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Facebook: 3 consigli per la prossima immagine di copertina

Il profilo facebook aziendale è senz’altro il cuore pulsante della strategia di Social Media Marketing. Spesso ci interroghiamo chiedendoci quanto e come postare, se pagare o meno per una campagna ads, a cosa possono essere utili le app che ci consentono di interagire con i nostri fan… e non ci soffermiamo abbastanza su un elemento cruciale, anche se all’apparenza meno dinamico ed interattivo: l’immagine di copertina. Le regole di facebook dal 2013 hanno eliminato il limite di testo al 20 % e hanno lasciato molta più libertà rispetto a prima: infatti adesso il regolamento Facebook dice che:
“Tutte le copertine sono pubbliche. Ciò significa che chiunque visiti la Pagina può vedere la copertina. Le copertine non possono essere false, ingannevoli o violare i diritti di copyright di terzi. Non è consentito invitare le persone a caricare la copertina sul proprio diario personale”.
Di fatto, a parte il divieto di incoraggiare l’uso della propria immagine di copertina su altre pagine e quello di utilizzo di immagini protette dal copyright, i limiti coincidono con quelli delle inserzioni: niente incitamento all’odio o al razzismo, niente pornografia ecc. Molta libertà d’azione, d’altro canto, può voler dire più errori. Ecco allora alcuni suggerimenti per avere un’immagine di copertina che assolva al suo ruolo: fare colpo sull’utente al primo sguardo.

1. Non eccedere con il testo, a meno che…

Sì, è vero, Facebook ha tolto il limite (lasciandolo solo alle inserzioni). Ma l’immagine di copertina, che – lo ricordiamo – non può essere nascosta, ha una funzione simbolica ed evocativa. Troppo testo può rendere l’utente addirittura ostile, facendolo sentire “investito” di discorsi strabordanti: un po’ come succede quando si conosce qualcuno che dopo cinque minuti inizia a raccontare tutta la sua vita. Meglio affascinare e lasciare all’utente la curiosità di scoprirci. La “pubblicità” facciamola sui canali predisposti. Ci sono però aziende che la pensano diversamente. Inserire un testo più lungo, se fatto in modo accorto, può essere comunicativo ed evocativo al pari di un’immagine. Ecco due esempi diametralmente opposti di immagini di copertina.

 


La verità è che immagini come quella delle Vans raramente funzionano al pari di quella Purakai, e sono molto più rischiose: quindi, a meno di non aver le capacità di rendere “bello” un testo lunghissimo, meglio evitare.

2. Non dimenticarsi mai di aggiornarla

Non c’è niente di peggio che atterrare su un profilo facebook e trovare un’immagine natalizia il 7 gennaio. Oltre a ricordare che le feste sono finite, dà un senso di sciatteria inequivocabile. Se proprio non riusciamo ad avere sottomano sempre un’immagine nuova e pertinente, esiste una soluzione elegante: inserire l’header del sito. Rende un senso di coerenza, oltre a rafforzare il ricordo del brand. Ecco un altro esempio di ottimo livello.

3. Coinvolgere gli utenti

Gli esempi classici di immagini vengono in mente a tutti: proporre con una grafica accattivante un’iniziativa particolare, i saldi di fine stagione, una call to action ecc. Se volessimo essere più originali potremmo, ad esempio, invogliare i nostri utenti a progettarla, offrendo un’interessante vetrina e/o organizzando un piccolo contest. Qui un esempio molto ben riuscito preso da un sito che si occupa di riunire designers.

L’idea alla base di un’immagine di copertina fb è dunque quella della freshness, declinabile in molti in sensi.

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