Le vendite nel settore dell’ecommerce sono frutto delle cosiddette “conversioni”, ovvero dei comportamenti di un utente che decide di far diventare il suo “click” sul link della landing page un acquisto. Quando decidiamo di promuovere prodotti e servizi, di fronte a noi si aprono fondamentalmente due strade:
1-Puntare prima di tutto all’aumento delle visite di qualità, sperando che proporzionalmente aumentino anche le conversioni;
2-Puntare prima di tutto all’aumento del tempo di permanenza sul sito sperando che proporzionalmente aumentino anche le conversioni.
Avendo tempo e risorse a disposizione, chiaramente le due strategie possono andare di pari passo. Ma se dovessimo scegliere, quale delle due ci converrebbe di più? Proviamo a dare una risposta motivata, cercando di illustrare pro e contro di ciascuna delle due opzioni.
Aumentare il numero delle visite: il SEO CONTENT classico
La prima strategia è quella utilizzata dalla maggior parte degli “addetti ai lavori”. Una volta creato un sito ecommerce di qualità, si punta a ottimizzare i contenuti scegliendo le migliori keywords, accorciando le SEO url, facendo link building ecc. Parte così la scalata alle SERP di Google anche grazie a campagne PPC, social network e così via. I visitatori che accedono al nostro sito possono diventare clienti oppure andarsene: ovviamente il numero di clienti sarà sempre inferiore rispetto al numero di visitatori. Questo concetto viene spesso espresso facendo riferimento all’immagine dell’imbuto, in inglese “funnel”. Questa strategia di Web Marketing è fondamentale da seguire nelle fasi iniziali, quando acquisire traffico è necessario per farsi conoscere. Le insidie sono molte e spesso la concorrenza è elevata ed agguerrita: per distinguersi è necessario lavorare costantemente sul mercato e sui prodotti, accostando oculate politiche di prezzo a un lavoro di ricerca incessante di nuovi canali di espansione. Per acquisire nuovi visitatori, si implementa una strategia di contenuti “flash and cheap”: articoli per il blog, post con link su facebook, article marketing finalizzati a ottenere i tanto sospirati click sulla pagina.
Aumentare il tempo di permanenza sul sito: il SEO CONTENT avanzato
Dopo qualche tempo (a volte anni), però, tutto questo può non bastare più. La crescita del tasso di conversione diventa un fattore sempre più pressante se il volume delle visite si fa considerevole, e se il tasso di stabilizza o addirittura decresce il segnale non è positivo. Quando arriva questo fatidico momento c’è chi continua “duro e puro” con la strategia adottata in precedenza facendo un ragionamento tipo: “Oggi ho 1000 visite e 100 acquisti al giorno, se domani riesco a fare 2000 visite gli acquisti diventeranno almeno 150!” e chi invece si ferma a riflettere e si chiede: “E se provassi a capire come ottenere 200 acquisti da 1000 visite, invece di fermarmi a 100 ogni 1000?”. L’idea alla base è di impadronirsi del processo che trasforma l’occasionale visitatore in un acquirente, “intercettando” i ragionamenti di chi atterra sul nostro sito. È allora che la diversificazione dei contenuti può diventare la chiave di volta per aumentare le vendite di un sito ecommerce. Il concetto di funnel, applicato questa volta al content marketing, ci viene di nuovo in aiuto.
Tofu, Mofu e Bofu, cosa sono e su quale puntare?
All’imboccatura dell’imbuto abbiamo tutti i contenuti creati per essere esperiti in pochi secondi o al massimo qualche minuto (TOFU, Top of the funnel). Man mano che si scende, il tempo e le energie impiegate per usufruire dei contenuti aumenta, quindi proporzionalmente cresceranno gli utenti che lasceranno perdere e faranno altro. Il MOFU (Middle of the funnel) e il BOFU (Bottom of the funnel) contengono costruzioni complesse, dai tutorial agli ebook o alle brochure. D’altra parte, però, implementando questo tipo di testi avremo molte più chance di accendere nel visitatore un interesse verso l’acquisto dei prodotti in oggetto e faremo crescere la nostra impressione di autorevolezza sugli argomenti trattati. Quanto più questi contenuti saranno in grado di riprodurre o simulare l’esperienza reale con il prodotto, tante più alte saranno le probabilità di successo.
La scelta di questa seconda strada richiede un maggiore impegno per il confezionamento di contenuti di qualità, per il lavoro di ricerca, di studio, e un cliente che ha fretta potrebbe trovarla dispendiosa. Non è affatto detto che dia risultati sul breve termine. Tuttavia, l’aumento delle conversioni di un Ecommerce è tutto ciò che dovrebbe contare per chi possiede un sito di vendita online: lavorarci direttamente potrebbe essere la carta vincente quando si compete in un mercato maturo.
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