Ho deciso, apro un Ecommerce!
Sembrerebbe la soluzione a tutti i problemi e forse lo può anche essere. In un mondo imprenditoriale sempre più orientato al digitale e al web, un passo quasi obbligato per la maggior parte degli imprenditori è la ricerca del giusto modo per cercare di vendere i propri prodotti e servizi online. Nei nostri precedenti articoli abbiamo provato a descrivervi quale può essere una corretta strategia per posizionare il proprio sito al meglio sui motori di ricerca attraverso le tecniche Seo o quale tipo di azioni compiere per avere una strategia di local marketing performante.
Oggi invece proviamo a descrivervi la fase che precede l’apertura di un negozio online, fornendovi una serie di informazioni utili che, provando a dare un ordine cronologico avranno questo schema: scegliere la forma giuridica e di conseguenza il regime fiscale, acquistare un dominio e pensare a che tipo di sito di Ecommerce mettere online, aprire partita iva, richiedere le autorizzazioni locali e iscriversi in camera di commercio, follow up.
Il regime fiscale è una conseguenza del tipo di forma giuridica che si è deciso di adottare. Ovviamente più possibilità di scelta è offerta a chi decide di aprire in forma individuale. In questa situazione infatti è possibile scegliere tra la classica tassazione Irpef e il cosiddetto Regime Forfettario che consente di usufruire di una tassazione agevolata (15%) e l’esenzione di adempimenti come iva, Irap e studi di settore.
Per questo tipo di scelta consigliamo comunque di rivolgersi ad un professionista che saprà indirizzarvi al meglio.
Il sito web sarà il vostro negozio digitale dove i vostri clienti si affacceranno quotidianamente (si spera!) per fare acquisti. Provando a sorvolare sulla parte grafica (che però resta comunque un aspetto importante), le cose essenziali da tenere in considerazione sono: la scelta della piattaforma, la velocità intesa come tempo di caricamento delle pagine e il fatto che debba essere un sito performante anche su mobile.
La scelta della piattaforma è forse l’aspetto più importante per un Ecommerce. Nella scelta tra piattaforme CMS proprietarie e piattaforme open source, pensiamo che nella maggior parte dei casi ci si debba orientare su piattaforme open source per una loro maggiore flessibilità.
Il budget diventa una discriminante importante nella scelta del CMS adatto, se da un lato WordPress e Woo Commerce plugin sono un compromesso accettabile per chi possiede budget limitati e esigenze circoscritte conservando però limiti in fase di gestione e in ottica SEO, piattaforme come Magento, Prestashop e OpenCart pensate per l’eCommerce Management sono senza dubbio tra le più performanti e le più indicate per un progetto importante.
Qual è il migliore? Noi di Socialware usiamo OpenCart come piattaforma di riferimento dopo varie analisi e diverse esperienze di progettazione, questa piattaforma ha una grande comunità di sviluppatori alle spalle e una notevole facilità di creazione ed inserimento di nuove funzionalità al sistema.
Per una maggiore informazioni sulle diverse piattaforme per l’Ecommerce e sugli strumenti e le strategie per vendere online ti consigliamo di leggere il libro di Francesco Antonacci “E-commerce Marketing & Vendite” edito da Hoepli (clicca qui per acquistare)
In fase di inizio attività occorre anche inserire il codice relativo alla vostra attività (codice ATECOFIN), che generalmente è 479110 corrispondente alla seguente attività: “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet”.
Ricordatevi inoltre che per operare con l’estero, nello specifico con altre nazioni dell’Unione Europea, dovete iscrivere la vostra partita iva nel registro VIES delle partite iva comunitarie.
1. Il tipo di forma giuridica e il regime fiscale di riferimento
Per chi è già imprenditore questo aspetto non dovrebbe interessare particolarmente ma per chi invece è alle prese con l’inizio di una nuova attività, il tipo di forma giuridica è un aspetto molto importante. Per questo tipo di scelta sicuramente l’aspetto da tenere in considerazione è il numero di persone che costituiranno la nuova impresa. Se si è soli si può pensare di intraprendere in forma individuale la nuova impresa (la forma quindi sarebbe quella della ditta individuale); se si decide di intraprendere la nuova attività in più persone, la forma ovvia sarà sicuramente quella della società. Che si tratti di Società di Persone o di Capitali (costo per la costituzione tra notaio, diritti e bolli variabile tra le 1000 e le 2000 euro a seconda del tipo di società) dipende da una serie di fattori e sarà il vostro commercialista ad aiutarvi in questa decisione. Non dimenticatevi che da qualche anno è possibile anche costituire una Società di Capitali Semplificata, più flessibile e soprattutto più economica poiché consente di non pagare l’onorario del notaio e di pagare solo i diritti alla camera di commercio di appartenenza (circa 300 euro).
2. Acquistare un dominio e realizzazione del sito internet
Non ci può essere Ecommerce senza un sito internet, ecco perché acquistare un dominio e farsi realizzare un sito di Ecommerce performante è uno step fondamentale. La scelta del dominio è un momento delicato poiché sarà il vostro bigliettino da visita sul web. Il nome del vostro sito deve attirare l’attenzione, far capire, se possibile, cosa si vuole vendere online.
3. Apertura della Partita Iva
La Partita Iva è l’inseparabile compagna di chi decide di mettersi in proprio. Il famoso numerino a 11 cifre vi servirà in molte fasi della vostra vita aziendale. Ma come si ottiene? Ottenere il numero di partita iva è abbastanza semplice, basterà infatti compilare il modello dell’Agenzia delle Entrate e inviarlo alla stessa o telematicamente tramite Fisconline o Intermediario Abilitato o anche recandosi in un qualsiasi ufficio delle Entrate. Ricordatevi che nel modello (AA 9/12 o AA 7/12 a seconda che si tratti di persona fisica o società), c’è un campo specifico dedicato all’Ecommerce in cui indicare sito web e il vostro internet service provider.
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