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Digital pr: individua gli influencer giusti per la moda

Digital pr: individua gli influencer giusti per la moda

Come costruire una strategia di digital pr e quali influencer coinvolgere

L’influenza e il passaparola in qualsiasi epoca storica hanno rappresentato delle vere e proprie valute nell’economia. Sembra quasi banale quindi che oggi l’influenza detti le regole dell’economia digitale, soprattutto se la sfera di appartenenza è la moda.
Il mercato e qui interpelliamo anche l’offline, si aspetta che i brand parlino tramite blogger e influencer, creando così un canale diretto tra consumatori e venditori.
I dati dimostrano che ricorrere alle Digital PR incrementa di circa 5,2 volte l’efficacia della propria campagna marketing e, quindi, influenza concretamente anche le scelte d’acquisto dei consumatori.
Il numero di follower sommato alla capacità di creare engagement e all’autorevolezza, rappresenta una leva di immenso valore all’interno di una strategia di digital marketing. Grazie a contenuti di qualità creati dal brand insieme a blogger e influencer, si amplifica non solo la reputazione ma anche l’audience e soprattutto il fatturato dei negozi di abbigliamento e accessori.
I brand possono e devono servirsi degli influencer per coinvolgere le community, creare conversazioni, orientare le scelte e migliorare la reputazione digitale di un business.
Gli influencer si concentrano ormai in tutte le piazze del web: Instagram, Facebook, Youtube, 21button, Twitter, Blog. Ma esattamente qual è il loro ruolo in una campagna di digital marketing?
A metà strada tra brand ambassador e consumatori, gli influencer sono delle web celebrities che grazie alla loro capacità di raccontare la normalità, diventano depositari di consigli, saperi e ispirazione.
Ma vediamo passo passo come strutturare una strategia di Influencer Marketing customizzata.

La strategia vincente per una campagna di Digital PR

Quando si pianifica una campagna di Influencer marketing si parte da una scrematura iniziale fondata sul numero di follower che deve corrispondere a un valore commerciale.
Tuttavia la fama, se così vogliamo definirla, è solo una delle tante armi vincenti degli influencer. La verità che sotterra ogni altra analisi e dato numerico è che la forza trainante degli influencer deriva dal fatto che sono percepiti come persone normali. Pertanto viene facile, se non addirittura naturale per i consumatori immedesimarsi in loro e seguire i loro consigli di tendenza.
Oggi infatti possiamo distinguere tre tipi di influencer, in base al loro seguito: ci sono i megainfluencer, che hanno più di 500 mila followers; i normali influencer che hanno tra i 100mila e i 500mila; i microinfluencer, che ne hanno tra i 10mila e i 100mila. Negli ultimi anni, però, si sta sviluppando una nuova categoria, molto diversa da quelle sopra citate, ovvero i nanoinfluencer, con meno di 10mila followers ma in grado nella loro piccola community di trasformare il modo in cui le aziende fanno marketing sui social network.
Non a caso, infatti i più addentrati nel settore selezionano all’interno di una studiata campagna di digital PR anche un buon numero di nanoinfluencer, praticamente a costo zero.
Oggi per pianificare una campagna di Digital PR bisogna prevedere un budget come quello che si decide di spendere per le campagne advertising su Google o su FB e IG.
Una volta stimato il budget da destinare a questa attività devi procedere per gradi.
Poniamo che il budget stanziato dal cliente sia di 2000 euro e capiamo passo dopo passo cosa fare. L’ideale con un budget del genere, sarebbe ingaggiare 5 influencer da pagare e 7/10 con i quali intraprendere una collaborazione basata sullo “scambio merce”.
Analizziamo ora le diverse fasi:
L’ideale sarebbe ingaggiare influencer che abbiano un seguito sia sui loro canali social ma anche sui loro blog. La potenza della link building seppur passa in secondo piano, in certi settori merceologici, come quello dell’abbigliamento, ha sempre un valore fondamentale per Google.

  1. Prima di tutto devi analizzare esattamente il target che vuoi colpire e dal quale con assoluta probabilità otterrai delle conversioni in termini di vendite. Dove si concentra principalmente? A che ora si connette sui social? che interessi ha? è principalmente maschile, femminile o eterogeneo? da dove proviene? segue i tuoi competitor?
  2. Una volta definito il target il consiglio che ti do è quello di farti guidare dai tool e procedere alla ricerca. Io ti suggerisco una serie di tool gratuiti dai quali iniziare, ma se vorrai fare un lavoro con i fiocchi dovrai anche pensare di fare degli abbonamenti annuali. Tra i tool gratuiti con i quali incominciare a prendere confidenza ti consiglio Influgramer, Influence.co ma anche i tuoi stessi canali social, Instagram e facebook e il massimo conoscitore di tutte le domande e le risposte, il signor Google. Sui primi tool potrai fare una ricerca mirata a seconda della categoria di appartenenza, in questo caso la moda, il numero di follower e likes, l’età, la geografia del territorio. Attraverso i tuoi canali invece potrai fare delle ricerche mirate tramite hashtag o digitando direttamente i nomi degli influencer e verificare il loro seguito, la qualità dei loro contenuti e il livello di engagement. Su Google potrai digitare delle parole chiave di riferimento e otterrai una serie di risultati interessanti dai quali partire e iniziare a fare delle valutazioni. Per un lavoro perfetto l’ideale sarebbe che tu potessi utilizzare strumenti come Klear per analizzare la qualità e la potenza degli influencer nei loro canali e Semrush per verificare quello che fanno i tuoi competitor, guardare i loro backlink e analizzare chi parla di loro.
  3. Una volta che hai raccolto le idee e i nomi bisogna mettersi all’opera. Il mio suggerimento è quello di creare un file excel e segnare le voci fondamentali: Nome e cognome, canale IG con numero di follower, FB con numero di mi piace, Youtube con numero di iscritti, Twitter con numero di follower, Blog, contatto email e numero di telefono. Questo file vedrai che col tempo diventerà il tuo pane quotidiano e la risorsa principale del tuo lavoro e col tempo capirai come migliorarlo e addomesticarlo a seconda delle tue esigenze.
  4. Adesso è arrivato il momento del contatto. Preparati un contenuto per email evergreen da modificare a seconda delle esigenze. Dedica qualche riga a presentarti e a presentare l’azienda per la quale lavori, senza mai essere remissivo, piuttosto decanta e dai valore al brand per il quale andrai a fare la proposta di collaborazione. A seconda poi che si tratti di un normale influencer o un nanoinfluencer, cambia i toni e la formula della proposta di collaborazione. Nel primo caso chiederai di conoscere le sue quotazioni, nel secondo caso proporrai lo scambio merce.
  5. Finalmente stai ricevendo le prime risposte! Ecco che capiterà sicuramente di incorrere in risposte negative oppure da parte di agenzie che gestiscono le comunicazioni con le web celebrities di riferimento. I prezzi potrebbero essere piuttosto alti, ma non è sempre così, non solo perché molti influencer si autogestiscono e quindi potrai interloquire direttamente con loro ma anche perché l’arma della contrattazione deve sempre essere tua complice. Bisogna solo capire in che momento preciso interpellarla. L’ideale sarebbe che tu colga l’occasione per intraprendere una relazione di fiducia e stima lavorativa, in modo tale da riconoscere in loro non solo il ruolo che hanno, ma fare anche in maniera tale che lo riconoscano in te. Per loro rappresenti lavoro e ben volentieri accetterebbero delle controproposte economiche se tu fossi in grado di prometterli altro lavoro futuro.
  6. E’ fatta! Sei riuscito ad ingaggiarne tanti/e quanti/e te ne eri prefissato. Adesso è il momento di dare loro il brief esatto del messaggio da comunicare. Non sottovalutare mai questo momento, devono essere guidati passo passo e dire e mostrare precisamente quello che tu vuoi che dicano e mostrino. Dovrai concordare il numero esatto di post/tweet/stories/articolo di blog/video e/o mentions su youtube e le date e ore di pubblicazione, in modo così da verificare che tutto venga effettuato entro le scadenze previste.
  7. Ora non ti resta che monitorare la campagna e tracciare attraverso Analytics da dove arrivano le principali vendite, nel caso in cui abbiate affidato agli influencer dei codici sconto, quanti ordini arrivano tramite loro, se aumentano il numero di iscritti e follower ai canali del brand per cui state lavorando, se migliora il livello di engagement.
  8. Alla fine della campagna i dati e i numeri ti serviranno a capire quanto è stato buono il lavoro che hai fatto. Se i risultati ottenuti saranno positivi, il cliente nella maggior parte dei casi sarà disposto per la successiva campagna ad affidarti altro budget!

Aggiornati sempre e non sottovalutare mai nulla, ogni forma di conoscenza è potere!
Lavora a stretto contatto con il Social media manager ammenoché non sei già tu e impara ad utilizzare strumenti come Search Console e Analytics per il monitoraggio dei dati. Un buon lavoro deve essere sempre testimoniato dai numeri.

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