L’importanza delle strategie volte a ottimizzare il tasso di conversione dei nostri canali di vendita online
Una strategia volta ad ottimizzare il Conversion Rate può aiutarci a rendere le nostre piattaforme web più performanti, tanto da poter ricevere più traffico, più leads, e dunque più vendite.
Purtroppo solo il 22% delle aziende sono soddisfatte del tasso di conversione che ottengono. Ciò è comprensibile se si pensa che il 40% dei consulenti di digital marketing riesce ad ottenere solo tassi di conversione pari a 0.5%.
Se il tasso di conversione registrato dalle nostre attività di digital marketing non ci soddisfano, le strategie volte all’ottimizzazione del Conversion Rate possono rappresentare una valida soluzione. E’ ormai noto che grazie al Conversion Rate Optimization si possa arrivare a risultati davvero esaltanti.
Una strategia di
Conversion Rate Optimization consente di ottimizzare ogni fase del nostro Funnel di Marketing. Con questo tipo di approccio è possibile individuare quei buchi e quelle fuoriuscite dalle quali disperdiamo traffico, lead e vendite. La CRO ci aiuterà nel tappare queste falle che ci ostacolano e che rallentano il nostro business online.
I benefici di una strategia ben delineata
Tra i tanti benefici derivanti da una strategia di Conversion Rate Optimization, possiamo focalizzarci su 5 tra i più noti:
Guadagnare più Leads – Creare un customer journey che massimizzi click, registrazioni, acquisti o chiamate telefoniche. Di sicuro non ogni lead si traduce automaticamente in vendita, ma è anche vero che mettere più lead nelle migliori condizioni di effettuare una conversione porterà sempre dei vantaggi.
Migliorare la qualità dei leads – Quando il gioco del marketing si fa duro ed inizieremo a far valere la nostra strategia di ottimizzazione, il nostro messaggio arriverà con molta più chiarezza e risulterà essere più in target con la nostra audience. Questo si tradurrà in maggiori opportunità di registrare più lead e vendite, questo perché soprattutto gli utenti fortemente interessati al nostro prodotto saranno più inclini proseguire lungo il nostro Marketing Funnel.
Più vendite – E’una questione matematica. Più traffico in target porterà il nostro database a ricevere più lead e grazie ad un offerta più accessibile avremo più possibilità di registrare più conversioni.
Migliorare il nostro ROI – Smettere di ricevere click irrilevanti e lead di bassa qualità porterà il nostro Costo per Lead a diminuire e automaticamente ad ottenerne di più con lo stesso investimento.
Migliorare la reputazione online – Di base sappiamo che a Google piace fornire contenuti di qualità ai propri utenti. Se le nostre azioni di ottimizzazione ci portano a guadagnare più traffico e conversioni, Google continuerà ad esserne felice e ci premierà con un Ranking SEO più alto.

Come creare un a Strategia CRO e cosa ci serve sapere
Prima di implementare le nostre azioni di ottimizzazione va come al solito analizzato il nostro Marketing Funnel, che è suddiviso in 3 fasi: Top, Medium e Bottom. Questo perché se siamo in grado di capire come e dove migliore la Customer Journey all’interno del nostro Funnel, riusciremo meglio a capire come arginare gli utenti fuoriusciti e come riportarli sulla retta via della conversione.
Ovviamente non parliamo solo del nostro sito web! Le ottimizzazioni possono riguardare il blog, le inserzioni PPC, le piattaforme social, l’e-mail marketing, le app mobile, i video, le landing page ecc.
Le vie dell’ottimizzazione sono veramente infinite, ma possiamo citare alcuni delle azioni esempio più utilizzate utili a migliorare alcuni aspetti del nostro
Customer Journey.
Analisi del comportamento degli utenti onsite – Quando si parla di
best practice relative all’ottimizzazione del Conversion Rate, non si può non parlare di analisi del comportamento degli utenti
onsite. Esistono strumenti molto performanti che ci aiutano a capire ed analizzare il comportamento di coloro che atterrano sul nostro sito web (pensiamo alle
heatmap per esempio).
Grazie a questi strumenti siamo in grado di analizzare dove gli utenti cliccano maggiormente, dove muovono il cursore, dove fanno tap, cosa leggono maggiormente, possiamo scoprire gli elementi che loro considerano inutili o inutili. Tutti dati preziosi utili all’implementazione di A/B test.
Segmentazioni di Pubblici Target – Sappiamo già quanto ogni
Prospect necessiti di un messaggio unico e personalizzato, cucito sulle proprie necessità. Un modus operandi molto diffuso ma che di solito delude le nostre aspettative è rappresentato dall’invio dello stesso medesimo messaggio ad ogni utente del proprio database, a prescindere dal suo “livello” o “importanza” all’interno del percorso alla conversione.
Il
direct marketing moderno richiede una segmentazione del nostro pubblico target e lo studio dettagliato del nostro
marketing-message in tutti i suoi punti chiave: titolo, descrizione e
call-to-action. Ogni messaggio deve parlare direttamente ai bisogni del singolo segmento di pubblico, proporre la risoluzione del problema, saper persuadere l’utente anche emozionalmente.
Grazie alla definizione dei nostri Buyer Personas, all’interno di ogni segmento di pubblico, riusciremo ad essere più specifici ed efficaci. Meglio conosceremo i bisogni del nostro singolo utente, più saremo in grado di dargli ciò che cerca.

Nuovi utenti vs. Utenti esistenti – Molto spesso la gran parte delle energie e strategie di marketing sono maggiormente focalizzate verso i
first-time consumer. Piuttosto bisognerebbe mantenere una strategia continuativa che si pone come obiettivo quello di riportare il singolo utente ad altri acquisti grazie a strategie di cross-selling e up-selling.
I mezzi a disposizione per riportare gli utenti che hanno già acquistato all’interno del funnel di conversione sono plurimi. Possiamo contare infatti su articoli blog, email, inserzioni a pagamento, landing pages, video tutorial, tutti strumenti utili non solo a convertire, ma anche ad informare e persuadere.
Possiamo toglierci parecchie soddisfazioni creando e offrendo sconti, promozioni costruite sui bisogni delle nostre Personas e attraverso il direct marketing. Inoltre, grazie all’ottimizzazione del Conversion Rate per migliorare la prima e le successive conversioni dello stesso utente saremo in grado di creare un loop vincente e proficuo.
Conclusioni
Ottimizzare gli enormi sforzi profusi in ambito digital marketing vuol dire massimizzare non solo il nostro lavoro di ricerca e di marketing, ma anche semplicemente il nostro denaro. Una volta che le strategie e le azioni di marketing sono state messe in moto, è difficile stabilire se ciò che stiamo facendo sta avendo efficacia o meno. In questa valutazione, una strategia di Ottimizzazione del Conversion Rate ci viene in soccorso.
Solo l’analisi dei dati e continui test possono rivelarci se i risultati che stiamo ottenendo nel nostro business sono il massimo che possiamo ottenere, oppure se possiamo fare ancora qualcosina in più.
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