Automatizzare processi e attività può essere la chiave più semplice per organizzare al meglio gli obiettivi del proprio sito web: nei diversi settori del marketing, munirsi di flussi basati sull’automation consente di pianificare, gestire e ottimizzare flussi di lavoro per un’ampia gamma di attività. In questo modo potenziali clienti potrebbero trasformarsi in utenti che generano una o più conversioni (nel caso di azioni di remarketing). Una delle branche del marketing per cui il concetto di automazione è maggiormente utilizzato è certamente l’email marketing.
Come funziona l’automation marketing per l’invio di mail
Tramite software predisposti, si ha la possibilità di generare, monitorare utenti “di passaggio” e convertirli in clienti con almeno una conversione: le pratiche utilizzabili sono molteplici, a partire da semplici flussi di carrello abbandonato sino a mail di cross selling in base ad acquisti precedenti. L’obiettivo è puntare a utenti che hanno già dimostrato un interesse per i prodotti venduti dal proprio ecommerce e spingerli a interagire nuovamente con il contenuto o consigliare l’acquisto di prodotti correlati: è comune offrire coupon per ottenere sconti, servizi abbinati agli ordini, o solo ricordando che quell’articolo su cui si erano soffermati in precedenza potrebbe fare al loro caso.
Incentivare l’utente al primo acquisto
Grazie al tracciamento delle visualizzazioni di pagine web e all’identificazione della categoria di appartenenza del contenuto, è possibile strutturare mail ad hoc da inviare agli utenti che non hanno ancora convertito dopo la prima interazione. I vari software di automation marketing offrono strutture di flussi per l’invio di mail anche in questi casi: si mira direttamente a un interesse già manifestato dal potenziale acquirente, che necessita di un promemoria ed essere spinto verso il completamento dell’acquisto.
Creazione di un flusso
Individuata la categoria o il prodotto di riferimento, il flusso ha inizio con l’impostazione di un target come “trigger”: si tratta di una serie di fattori che se rispettati danno il via al percorso dell’utente (presupposto fondamentale è che quest’ultimo abbia effettuato il log in all’ecommerce). Il target del trigger può consistere nella visualizzazione di una categoria, di un brand o di una parte specifica di url o titolo prodotto: verificata questa condizione il potenziale acquirente si avvia al passo successivo.
È raccomandabile inserire un periodo di attesa dopo l’ingresso nel flusso: nel caso di mail dedicate al carrello abbandonato, qualche ora è sufficiente, mentre se si tratta di utenti che hanno visualizzato una pagina web, è il caso di attendere più tempo per non risultare troppo invadenti. L’invio della mail avverrà dopo il decorso di questo lasso di tempo. Una volta ricevuta la mail, il contatto potrà aprirla subito o successivamente: dopo l’invio è necessario attendere nuovamente, affinché il contatto abbia il giusto tempo per poter aprire la comunicazione: impostata anche questa attesa, si può procedere con la verifica della conversione. Se l’utente ha effettuato un acquisto dopo la ricezione della mail, l’obiettivo della conversione risulterà raggiunto e il contatto potrà uscire dal flusso. Nel caso in cui questo non si verifichi, è possibile impostare l’automazione in modo tale che l’utente, se visualizzerà nuovamente il contenuto impostato per il trigger, potrà ricevere nuovamente la mail impostata.