Influencer e
storytelling sono forse tra le parole più abusate del
digital marketing – qualunque sia il settore in cui si sta lavorando, che sia un Ecommerce di cosmetici, o che si stia facendo un’analisi di mercato arredamento, o si stia operando nel web marketing turistico.
Eppure, quando mettete a punto la vostra tattica con trigger, definite la “strategia definitiva”per gestire l’Ecommerce, o affinate tool (e coltelli) da draghi delle vendite online, probabilmente dimenticate una parte molto importante dell’intero sistema:
gli utenti.
Anche gli utenti hanno le loro tattiche, tecniche e strategie
Non useranno magari tool e strumenti, ma gli utenti sanno decisamente riconoscerli e sanno anche come proteggersi. Ormai è un fatto:
gli users hanno sviluppato i loro trust issues, cioè i loro metodi per verificare la veridicità di brand, prodotti e comportamenti online, e hanno sviluppato le proprie tecniche di difesa dall’online advertising.
D’altronde, fondamentalmente le persone non fanno ricerche online per essere attaccati da offerte di Ecommerce di abbigliamento o di prodotti cosmetici o farmaceutici, ma ci si collega al web per perseguire i propri scopi personali. Surfare tra contenuti brandizzati, ignorando tutte le proposte e offerte non richieste, è un consapevole meccanismo di selezione naturale e attenzione verso ciò che è rilevante ai propri fini.
Eppure anche in un panorama di pubblicità e call to action costanti, i brand e le aziende sopravvivono – anzi, fioriscono – intercettando il proprio target. La domanda quindi è:
come rendere i propri contenuti davvero interessanti? Come stabilire quella connessioni brand-cliente che supera la mera ADV? Come si costruisce una relazione di fiducia per entrambe le parti?
La risposta è semplice:
raccontare una storia – esatto, fare storytelling. Ogni brand ne ha bisogno.
Come fare storytelling in modo credibile e coerente
Ci sono dei motivi per cui
le storie funzionano.
In un mondo sempre più carico di competitor ad ogni livello, la comunicazione di nessun brand o di nessun Ecommerce può limitarsi a ricalcare i soliti refrain:
Noi siamo i migliori!/ Esistiamo dal lontano 19xx/ Compra da noi perché abbiamo i prezzi più bassi!. È tempo di cambiare musica.
Non solo: bisogna specificare che generare traffico non significa generare direttamente engagement e conversioni. Aumentare le visite al tuo sito web non produce un diretto aumento delle vendite o dei lead.
Gli utenti cercano
ragioni per comprare il tuo prodotto: l’esperienza che rende rimarcabile il tuo servizio rispetto a quello degli altri; gli utenti ricercano la filosofia di vita che sostiene la tua azienda, i tuoi prodotti e servizi, per capire se sono interessati o meno. Ogni brand, ogni marchio, ogni azienda che vuole sopravvivere al mercato online può solo fare una cosa:
raccontare la sua storia, trovare la sua idea distintiva, entrare in reale comunicazione con i propri utenti.
Impara a vendere attraverso la regola Show&Tell
L’
influencer marketing è un’arte sottile e gli influencer possono essere armi potenti da maneggiare con la dovuta attenzione.
I
casi di storytelling di successo insegnano che, per avere una narrativa convincente e creare un legame brand-customer avvincente, bisogna puntare e risvegliare i valori profondi cui il brand si ispira. Questo è uno di motivi per cui molte agenzie di comunicazione e marketing delineano una personalità basata sui valori fondanti del proprio brand.
Lo
storytelling del brand non deve riguardare esclusivamente la promozione del brand, ma abbracciare la conoscenza e l’informazione dei suoi prodotti, valori, mission e vision. Delineare la comunicazione aziendale fondandosi sui principi ispiratori è molto più saggio che basare la strategia di comunicazione basata sulle specifiche caratteristiche del prodotto.
In questa cornice,
individuare influencer che siano di reale supporto alla filosofia aziendale, che la rappresentino naturalmente o che sappiano reinterpretarla portandola ad un livello più ampio (o ad un nuovo target) significa fare jackpot.
La regola dello
Show&tell è proprio questa: mostrare e parlare del proprio prodotto, dei propri valori, della propria filosofia aziendale nel day by day, nel suo semplice svolgimento, meglio ancora se supportata da qualcuno che incarni quegli stessi valori e idee – e abbia numerosi follower sui social.
Il must è quindi
sell through show and tell ed è in quest’ottica che entra in gioco l’influencer marketing. L’influencer può essere il mezzo fisico che mostra e amplifica il tuo spettacolo.
Non dimenticarti mai di scrivere per i tuoi lettori
Questa che sembra una regola di un corso di scrittura creativa, è in realtà una validissima regola di
digital marketing.
Facciamo un passo indietro. Siamo sempre nella selva di internet. Gli utenti cercano informazioni all’interno di un bosco ricco di fiere acuminate assetate di clic. Il sito aziendale deve diventare il sito di riferimento per uno specifico topic o argomento di elezione.Questa regola vale per ogni tipo di strategia di marketing: vale per gli Ecommerce di elettronica, per il marketing farmaceutico, persino per il marketing degli agriturismi.

Un esempio calzante in merito è dato dal
case study di Wilton, il brand diventato punto di riferimento per il baking su misura.
Il motivo è semplice: sul blog di Wilton troverete centinaia di contenuti interessanti e utili per il target tipo di Wilton.
Ogni volta che l’appassionato di torte decorate ha un dubbio o ha bisogno di una ricetta stimolante va sul sito di Wilton per trovare ciò che gli serve – e lo trova.
«
Content is the king» è la regola aurea che mai bisogna dimenticarsi nel mondo digital. Il modo migliore per guadagnare credibilità e autorevolezza, oltre che per posizionarsi degnamente su internet, è pubblicare contenuti che rispondono ai bisogni dei tuoi lettori.
Individuare precisamente i bisogni del target, suddividendolo in tante buyer personas con differenti necessità e problemi, aiuta a centrare l’obiettivo riuscendo a soddisfare davvero le attese del pubblico.
In un’era in cui i customers sono sempre più distratti e bombardati da pubblicità e contenuti di ogni tipo e forma, è chiaro che costruirsi la propria autorevolezza diventa strategico. Ma non basta solo cucire il proprio
piano editoriale social sui desideri dei customers: bisogna anche scovare colui o colei che sappia dar forza e credibilità a quei contenuti.
Amplifica la storia del tuo marchio attraverso influencer
Esattamente come in ogni sistema sociale, ci sono persone che hanno più carisma e influenzano di più e meglio il giudizio, il comportamento e l’idee degli altri. Sui social e online, questo compito è svolto dagli influencer.
In fondo,
gli influencer sono degli storyteller: ognuno ha la propria storia, il proprio ruolo, il proprio personaggio. I buoni storyteller sono da sempre degli efficaci leader, che influenzano tramite le proprie storie e contenuti.
Un brand dev’essere in grado di scovarli –
ci sono vari tool atti a trovare l’influencer giusto per il brand – e di utilizzarli a proprio vantaggio. E scovare i creatori di contenuti di alta qualità che fanno già uso degli hashtag aziendali e magari sono già utilizzatori dei prodotti è il massimo.
Storytelling e influencer: binomio perfetto
Lo storytelling del marchio ha bisogno di uno storyteller e alcuni storyteller sono lo strumento più efficace di tutti. Gli
influencer che adorano già il marchio, che ne sono già innamorati e sostenitori
sono preziosissimi. Arruolarli per incrementare il successo del brand è importante per la propria strategia di influencer marketing.
Innanzitutto, bisogna rintracciare gli influencer che già usano i prodotti o menzionano il brand e i suoi hashtag. Il passo successivo è analizzare le metriche di engagement. Inutile coinvolgere influencer-bot con migliaia di follower ma nessun commento: per raccontare una storia ci vuole un essere umano, capace di creare, condividere e commentare contenuti.
Fondamentale è assicurarsi che il/ gli influencer selezionati condividano e rispecchino pienamente
i valori del marchio e anche che usi un
tone of voice simile o integrabile a quelli del brand. Importante è che anche la linea estetica e i contenuti visivi degli influencer corrispondano all’estetica generale del marchio.
Se i contenuti prodotti dall’influencer stonano con il feed del brand, meglio pensarci due volte a coinvolgere quello specifico influencer. Allo stesso modo,
ogni influncer dev’essere libero di interpretare e valorizzare il brand e i suoi prodotti nel modo che più gli è consono. Per questo individuare le “affinità elettive” tra brand e influencer adatti è un’operazione delicata e profonda.
Influencer Marketing per un Ecommerce di arredamento
Un esempio fortunato nel campo arredamento casa è l’attività di influencer marketing che Socialware sta svolgendo da
Settembre 2019 con l’
Ecommerce di arredamento ABITAREArreda con il progetto
“Una stanza al Mese”.

In questo caso, sono state selezionate 4 igers differenti, ognuna con il suo stile, legate al mondo del design e arredamento casa. Si è chiesto loro di fare un acquisto dall’Ecommerce,
scegliendo tra mobili e prodotti per arredare una stanza della propria casa. Attraverso la scelta del mobile, l’influencer può esprimere la propria personalità, declinandola in una serie di contenuti – post e stories – legati al brand, che viene chiamato in gioco attraverso questi contenuti ingaggianti.
Ogni influencer racconta la propria storia,
che diventa anche la storia del brand, reinterpretata e rielaborata, pane per gli utenti che possono ritrovarsi in queste dimensioni narrative.
(Per chi volesse seguire le vicissitudini di questo progetto di influencer marketing, consigliamo di seguire l’hashtag #UnaStanzaAlMese)
In conclusione…
Lo scopo finale è quello di
creare una storia il più possibile autentica e reale, vicina al proprio target, in cui ci si possa immedesimare o immaginare, che faccia sognare o pensare, e che sia amplificata e sostenuta dai più
interessanti creatori di contenuti dell’epoca moderna: gli
influencer.