Quando si avvia un progetto di ottimizzazione di un sito Ecommerce è fondamentale avere una fotografia esatta sullo stato di salute del sito.
L’errore più grave che in molti fanno, infatti, è proprio creare una strategia di Web marketing senza aver fatto un Audit Seo e aver ben chiaro dove concentrare le risorse. In particolare modo per siti Ecommerce già avviati e online da diversi anni, ciò che può davvero far la differenza sono i piccoli dettagli.
Questo post vi aiuterà a scoprire come impostare un Audit Seo per il vostro sito web e prepararvi per la creazione della migliore strategia di Web Marketing possibile per gestire un Ecommerce.
Iniziamo col dire che per poter realizzare un Audit Seo professionale è imprescindibile avere delle competenze Seo avanzate e disporre di alcuni strumenti di monitoraggio e analisi come Google Webmaster tools e Google Analytics o gli utilissimi tools di Moz.com.
Il risultato di un Audit Seo è di solito composto da 2 file: un file excel dove si elencano tutte le voci analizzate e si attribuisce un valore/risultato all’analisi, e un documento di testo dove si sintetizzano le parti fondamentali che saranno la base di partenza per la creazione di una strategia di Marketing online.
Ricordate, l’obiettivo di un audit è fare una fotografia sulla situazione di un sito Ecommerce, non anche dare indicazioni sulle possibili attività da svolgere.
Ecco le aree più importanti su cui impostare un Audit Seo:
#1- Motori di ricerca
L’analisi dei motori di ricerca è l’elemento di partenza. Da qui si capirà quante pagine sono state indicizzate o il numero delle pagine monitorate da Google analytics (quelle che hanno ricevuto delle visite organiche).
Suggeriamo di analizzare la presenza di termini di brand e no brand perché oggi una corretta attività Seo o di Local Seo, non può prescindere dallo sviluppo del proprio branding.
Altri due elementi da analizzare sono la cache di Google e se il sito la sfrutta a proprio vantaggio per ridurre il tempo di caricamento delle pagine e lo stato di indicizzazione si dispositivi mobile. L’etichetta Mobile friendly sta acquisendo sempre maggior importanza e vale la pena impiegare risorse nell’ottimizzazione mobile di un sito.
#2- Contenuti
L’analisi dei contenuti può essere molto laboriosa in assenza di un supporto tecnico. Oggi esistono diversi tool in rete di supporto a questa attività. In alternativa un sapiente utilizzo di Excel può tornarvi di grandissimo aiuto (contattaci per saperne di più).
Quando parliamo di Content analysis ci riferiamo alla presenza dei meta tag title e description: sono presenti su tutte le pagine? Sono ottimizzati? Hanno lunghezza massima di 60 caratteri (title) e 155 (description)? Il nome del brand è incluso almeno in uno dei due campi? Le keyword principali sono presenti in entrambi i campi?
La seconda parte dell’analisi deve essere dedicata poi alle Seo url. Una Seo url per essere ben ottimizzata deve essere lunga non oltre i 115 caratteri (nome dominio incluso) e deve contenere una frase chiave.
Le immagini poi devono contenere delle keyword sia nel titolo che nel tag alt.
Infine un aspetto molto spesso sottovalutato riguarda i contenuti duplicati. Google sta dando sempre maggior importanza all’unicità dei contenuti all’interno di un sito. Ecco perché è necessario organizzare al meglio la struttura delle url ed impostare correttamente le Canonical Url e le sitemaps
#3- Accessibilità e indicizzazione
In questa parte dell’analisi dobbiamo assicurarci che il nostro sito sia accessibile ai motori di ricerca e che l’indicizzazione sia facilitata. A questo proposito gli elementi fondamentali da analizzare sono i robots.txt, le sitemaps ed eventuali contenuti No index. E si perché non tutte le pagine di un sito devono essere inviate a Google, ed è quindi importante che i contenuti da non indicizzare vengano ugualmente segnalati agli spider di Google.
Due strumenti utili in questa fase sono Google Webmaster tools (gratuito) e Moz Pro (a pagamento).
#4- Architettura del sito e link interni
L’architettura del sito è utile sia per i motori di ricerca sia per assicurare agli utenti una piacevole esperienza di navigazione. Dobbiamo quindi assicurarci che le categorie e sottocategorie siano suddivise secondo una logica chiara e precisa con una struttura verticale di link che renda immediate le dinamiche di navigazione.
Altrettanto importante però è creare una struttura di link orizzontale, ovvero che colleghi tra di loro categorie e sottocategorie affini.
Infine occorre analizzare la presenza di link interni nelle singole schede prodotto.
#5- Technical Seo
In questa sezione l’analisi fondamentale riguarda la presenza di pagine con errore (il modo migliore è visualizzare la metrica disponibile in Google Webmaster tools) e la corretta impostazione di eventuali redirect.
In seguito va analizzata più a fondo l’utilizzo delle Canonical url e della loro presenza nelle sitemap.
#6- Velocità del sito
La velocità di caricamento delle pagine di un sito è uno dei fattori più importanti che influisce sul posizionamento. Anche da un punto di vista di usabilità e user experience, avere delle pagine che impiegano diversi secondi nel caricamento non è una cosa positiva e portano ad alti tassi di abbandono.
E’ quindi molto importante diminuire al massimo gli elementi che possono causare rallentamenti: immagini pesanti, compressione delle pagine, utilizzo del caching dei browser. In genere consigliamo sempre di mantenere la velocità di caricamento di una pagina al di sotto dei 4 secondi.
Uno strumento utile a questo proposito è il Page speed insight di Google
#7- Mobile e Tablet
Si stima che circa il 50% del traffico del web arrivi da dispositivi mobile. Eppure nella stragrande maggioranza dei casi, le aziende non prevedono delle attività di ottimizzazione grafica, di usabilità e obiettivi su questi dispositivi. Un’analisi accurata porterà sicuramente dei risultati e delle prospettive di crescita sorprendenti.
E’ quindi fondamentale avere una versione mobile del sito (o un responsive che funzioni perfettamente) e assicurarsi che sia ben curata e che risponda agli obiettivi aziendali.
Infine bisogna assicurarsi che gli strumenti di monitoraggio come Google Analytics e Webmaster tools traccino correttamente i dati da mobile.
#8- Analytics
L’analisi dei dati è la base per poter creare una corretta strategia di web marketing. Dobbiamo assicurarci quindi che il codice di monitoraggio di Google Analytics funzioni perfettamente e che sia impostata la nuova versione. Per un sito Ecommerce è altrettanto importante aver impostato gli obiettivi e il monitoraggio degli eventi.
Google Webmaster tools e Google Adwords devono poi essere connessi tra di loro in modo da poter effettuare analisi trasversali e avvalersi degli elenchi di Remarketing di Google analyitcs.
Vi consigliamo di installare il Google tag assistant, un’estensione disponibile sia per Chrome che per Firefox.
#9- Internazionalizzazione
Un ultimo aspetto (facoltativo) da analizzare, riguarda la presenza di versioni del sito in lingua straniera. L’internazionalizzazione di un sito Ecommerce è un’operazione molto complessa e che richiede uno studio approfondito del mercato di destinazione. Da un punto di vista di analisi Seo occorre monitorare aspetti quali la struttura delle url: il prefisso del paese è mostrato? L’hreflang o il rel alternate sono impostati correttamente? Le seo url sono settate nella lingua desiderata?
Audit Seo, considerazioni conclusive:
Come detto in apertura, per realizzare un Audit Seo per un sito web è imprescindibile avere delle conoscenze tecniche avanzate e saper leggere i dati. In un mondo così concorrenziale, quale quello del Web, un’analisi Seo ben fatta può portare dei vantaggi strategici non indifferenti e permetterci di ottimizzare le risorse. Il consiglio quindi è di non lavorare ad alcuna strategia di Web Marketing né di avviare alcuna attività di ottimizzazione Seo senza prima aver ben chiare le attività da fare.