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Facebook marketing: è efficace la pubblicità su Facebook?

Il social media marketing è ormai una parte fondamentale nelle strategie di visibilità online delle aziende. Facebook oggi oltre ad essere una piattaforma di contatto e di svago, è entrato a tutti gli effetti nel business del web marketing. Chi gestisce un sito di Ecommerce ad esempio sa bene quanto sia fondamentale avvicinarsi agli utenti attraverso i social media e instaurare con loro un rapporto di “amicizia”. Ed è inevitabile, per fare attività di branding e promuoversi sul Social media, che ci si avvicini alle famose Ads di Facebook, ovvero l’equivalente delle campagne di Google Adwords. La domanda è quindi scontata:

le campagne Facebook Ads funzionano?

Conviene investirci soldi o è meglio concentrarsi sulle già rodate campagne di Pay per click su Google? Nonostante le critiche che ultimamente stanno accompagnando il social network (dalla sua entrata in borsa che sembra non avere mostrato grande stabilità alle varie defezioni che negli ultimi mesi sembrano abbiano preferito abbandonarlo), la pubblicità su questa piattaforma ha sempre richiamato grande attenzione da parte dei grandi investitori, che la ritengono un must per la visibilità online, soprattutto grazie al bacino di utenza del social network

Ma è altrettanto importante, saper targettizzare al meglio queste campagne e inquadrare alla perfezione il pubblico di riferimento, per evitare di fare investimenti a vuoto. Ecco allora che diventa importante avvalersi di una consulenza di web marketing per Facebook. Infatti, ormai è ben noto a tutti, che i dati forniti o le preferenze generali che vengono indicati sul proprio profilo, fungono da mirino per le aziende che focalizzano, in tal modo, i propri messaggi verso le persone che preferiscono.

Quanto costa una campagna Facebook Ads?

Vi sono due modi di potere comprare la pubblicità su questo social network: Pay per Click (pagamento per ogni Click ricevuto) e Pay per Impression (pagamento per visualizzazioni dell’annuncio). Il costo si basa, quindi, sulle visualizzazioni o sui click, effettuato durante la giornata, potendo inserire però un budget massimo (da non superare) per mantenere sotto controllo i costi.

Solo visibilità online o c’è altro?

Si potrebbe definire un marketing a consumo, ma le visualizzazione o i click non sono vendite. Infatti nonostante rappresenti una vetrina incredibile, la pubblicità e il marketing su facebook, comincia a raccogliere qualche sospetto. Molti affermano che la visualizzazione non porta ad un effettivo guadagno e altri cominciano a vedere che l’unico vantaggio della pubblicità su Facebook è la visibilità, mentre alcuni giurano di aver riscontrano un aumento nelle loro vendite.

Meglio Google Adwords o Facebook Ads?

A differenza delle campagne Sem di pay per click su Google Adwords, i cui risultati sono ampiamente dimostrati e dimostrabili, le campagne su Facebook hanno maggiori riscontri da un punto di vista di branding online, quindi legate ad un ritorno “indiretto” sulle vendite. Il consiglio personale quindi è che conviene fare pubblicità su Facebook, ma in modo cauto. All’interno di una strategia di Web marketing, soprattutto per i siti di ecommerce, è consigliabile dedicare solo una piccola parte del budget destinato al pay per click alla pubblicità su Facebook e concentrarsi meglio su Google Adwords. Infine, la pubblicità su questo social network deve essere finalizzata al engagement con gli utenti e al rafforzamento del brand, senza avere come fine ultimo quello della vendita online

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Facebook marketing e PMI: 8 consigli per gestire una fanpage

Oggi, in fatto di social media marketing e facebook marketing, esistono diversi casi di eccellenza come quello di Red Bull o Coca Cola, che grazie ad ingenti investimenti e ad un impegno costante riescono a diventare punti di riferimento nell’ambito delle moderne dinamiche social e digital.

Ma in comparazione con le (poche) grandi aziende e multinazionali, esistono una miriade di PMI, caratterizzate da una struttura organizzativa piccola, pochi investimenti e, soprattutto, una quota di tempo minima da dedicare all’aggiornamento sulle evoluzioni dei social network.
Questo è vero in particolare sui continui aggiornamenti cui Facebook ci sta abituando negli ultimi tempi per la gestione delle fanpage.

Ecco allora 8 consigli per le PMI per migliorare la gestione delle pagine Facebook.

1. Pianificate il vostro messaggio

Come già sottolineato, quello che spesso manca alle PMI impegnate a creare gestire una fanpage su Facebook è il tempo. Spesso, infatti, tutte le risorse sono impegnate sul core business aziendale, e può accadere che in determinati periodi la fanpage venga lasciata a sè tradendo una delle regole d’oro dei social media: “mai trascurare i vostri fan“. Questo succede, in alcuni casi, perché le PMI non considerano il social media marketing come un’attività fondamentale per la gestione aziendale.

Proprio per evitare questo errore fatale ci viene incontro Facebook con una feature abbastanza recente che ci consente di pianificare la pubblicazione del nostro aggiornamento. E’ una possibilità molto importante, perché a differenza del classico Hootsuite, è estendibile anche a deal, eventi e altri contenuti non programmabili dal fidato “gufo”.

Mai dimenticare, però, di controllare ogni tanto la fanpage per rispondere ai fan. L’interazione resta fondamentale ed imprescindibile.

2. Evitate i concorsi

Per questo consiglio va fatta una premessa fondamentale: per regolamento, siglato all’atto della registrazione, Facebook vieta di utilizzare i suoi strumenti nativi (commenti, like e condivisioni) per realizzare concorsi a premi di qualsiasi natura.

Per poter realizzare un concorso rispettando le regole bisogna allora realizzare un’app (o ottenerne una già realizzata da terze parti).

Inoltre i concorsi Facebook sono assoggettati alla legislazione sui concorsi a premi, regolamentata dal Dpr 430/2001 – Concorsi a premi. L’iter burocratico per creare un concorso facebook regolare è lungo, complesso e costoso, e nella maggior parte dei casi non vale la pena cimentarsi in questa trafila.

Il concorso in sé è uno strumento che può risultare utile ai grandi brand, con molte preferenze e premi sostanziosi da offrire. Una piccola azienda che mira a crescere nel numero di like e nella qualità delle interazioni dovrebbe pensare a soluzioni differenti, che stimolino interazione, curiosità ma soprattutto condivisione e spirito di community.

3. Invitate i vostri amici

Questa è probabilmente l’azione più antica del mondo, ma rappresenta sempre un ottimo inizio. Gli amici sono, infatti, persone di cui ci fidiamo, di cui conosciamo gusti ed inclinazioni e che quindi potenzialmente rappresentano i fan perfetti.  Però attenzione: un amico va invitato a diventare fan solo se si ritiene che il contenuto sia incline ai suoi gusti, altrimenti un’azione indiscriminata può essere percepita come fastidiosa e creare una cattiva brand reputation per la pagina verso alcune persone.

4. Promuovete gli aggiornamenti

In premessa abbiamo detto che spesso le PMI non hanno risorse da investire nelle attività social. Ma è importante, soprattutto in una fase di crescita, effettuare investimenti anche se minimi ma fortemente efficaci in termini di risultati.

Non dobbiamo pensare, infatti, che essere riusciti ad ottenere un buon numero di fan sia condizione sufficiente per avere un buon audience. Facebook, infatti, utilizza un algoritmo chiamato “Edgerank” che determina chi visualizzerà i contenuti di una fan page sulla base delle interazioni passate.
Quindi, chi regolarmente commenterà o interagirà con la pagina visualizzerà sempre nel suo feed i nuovi aggiornamenti, mentre chi non ha un’interazione regolare molto probabilmente no. Si stima che circa il 10-15 % dei fan visualizzi effettivamente i nuovi aggiornamenti nei propri feed.

Per ovviare a questo problema c’è un utile strumento di promozione creato da Facebook, che con un budget anche minimo aumenta il target a cui quel messaggio sarà rivolto.

5. Individuate un target specifico per i vostri messaggi

Non tutti gli aggiornamenti possono interessare tutti i fan. Anche in questo senso Facebook ci aiuta, consentendoci di targhettizzare il nostro post rivolgendolo solo a chi ne è potenzialmente interessato, evitando così la dispersione del messaggio e l’”effetto spam” per coloro che a quel messaggio sicuramente non saranno interessati.

6. Sfruttate la Timeline

Grazie alla Timeline di Facebook estesa anche alle fanpage è possibile condividere con i vostri fan i momenti principali della ‘vita’ della vostra azienda. In questo modo non solo si genera curiosità nell’utente, ma si da un tocco umano all’attività svolta negli anni. Aggiornate sui vostri successi i vostri fan e rendeteli partecipi degli stessi: vi resteranno fedeli!

7. Scegliete un’immagine di copertina adatta

La Copertina è la presentazione immediata della tua pagina. Un elemento fondamentale per il vostro facebook marketing. E’ un messaggio fotografico immediato, con il quale l’utente (soprattutto i potenziali fan) si fa un’idea immediata del tipo di contenuti che troverà. Mai sottovalutare la potenza evocativa di una foto o di un’immagine ben studiata. Le dimensioni ideali per un’immagine di copertina di qualità sono di 851 x 315 pixel, con un minimo di 399 pixel di larghezza.

Scegliete un’immagine simpatica, curata, in alta definizione che trasmetta chi siete e come comunicate. E’ il miglior modo di presentarsi!

8. Siate precursori e innovatori

Facebook offre sempre nuove funzioni e possibilità. Anche se non si ha tempo, è importante avere un’idea delle immediate novità disponibili e provarle subito, sfruttando il vantaggio di conoscenza come leva per attirare nuovi utenti e generare like. In questo senso un esempio lampante è Facebook Offers, il nuovo servizio di social shopping realizzato da Facebook ed ancora in fase sperimentale, con il quale si possono offrire ai propri fan sconti esclusivi.

Ci vuole davvero poco per fare un importante salto di qualità: un pizzico di informazione, un po’ di costanza e tanta, tanta fantasia. Sfruttate le armi a vostra disposizione e non avrete nulla da invidiare neanche ai grandi colossi social!

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Linkedin

Niente più bugie: Linkedin lancia Endorsements

LinkedIn ha annunciaito il lancio di Endorsements. Si tratta di una nuova funzione che consentirà, a tutti gli utenti, di contribuire alle competenze di altri membri e viceversa.

Gli iscritti al social network dedicato al lavoro, quindi, potranno confermare le competenze di un profilo e allungarne l’elenco aggiungendo quelle ritenute più opportune per uno specifico iscritto.

Per ogni segnalazione ricevuta, LinkedIn inoltrerà una notifica all’utente interessato.

Per LinkedIn, Endorsements è il sistema ideale per mantenere aggiornati e veritieri i profili dei professionisti registrati sul social network. Per utenti è aziende può rappresentare un cambiamento nelle proprie strategie di social media marketing e personal branding.

Attualmente Endorsements è disponibile solo in ligua inglese e per gli abitanti degli Stati Uniti, India, Nuoza Zelanda ed Australia.

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Facebook: cose da sapere per proteggere la privacy

Chi utilizza Facebook per il social media marketing, già lo saprà, ma proviamo a capire meglio l’annosa questione legata alla privacy del social network di Zuckerberg.

“Dichiaro quanto segue: qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi governo, struttura governativa o privata, utilizzando o il monitoraggio di questo sito o qualsiasi dei suoi siti associati…”. Inizia così la “bufala” più recente che spopola in questi giorni in Italia. Inutile dire che per proteggere la privacy non può bastare uno status, soprattutto se questo fa riferimento alle leggi presenti nell’Ucc (Uniform Commercial Code) che non ha nulla a che vedere con la riservatezza e, vale la pena sottolinearlo, essendo un libro di leggi americane, è fuori luogo pensare che possa avere validità anche in Italia.

Ecco il testo completo:
“Dichiaro quanto segue: Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi governo, struttura governativa o privata, utilizzando o il monitoraggio di questo sito o qualsiasi dei suoi siti associati, non ha il mio permesso di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qualsiasi altra «immagine» pubblicata nel mio profilo o diario.

Sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso. Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato. La violazione della mia privacy è punita dalla legge. UCC – 1 – 308 – 1-103. Facebook è ora un’entità quotata in borsa.

Tutti sono incoraggiati a pubblicare un bando come questo, o se preferite, è possibile copiare e incollare questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, indirettamente permette l’uso di oggetti quali immagini e informazioni nei vostri aggiornamenti di stato pubblici”.

Il testo dello status fa riferimento ad un codice esistente, cosa che conferisce credibilità al messaggio “si sfrutta la paura della gente che terze parti o forze dell’ordine possano entrare nei profili, possibilità che viene data dalla magistratura a fronte di un reale pericolo o di fondato sospetto e che non può di certo essere lenita dalla presenza di un simile status sulla propria bacheca”.

In realtà, l’unico modo per proteggere la propria privacy è quello di fare un uso accorto delle impostazioni di Facebook”. Cosa peraltro ribadita al punto 2 delle dichiarazioni dei diritti e delle responsabilità di Facebook in cui si legge che il proprietario di ciò che viene postato è l’utente e che ne cede a Facebook una licenza non esclusiva.

In quanto grossa entità di richiamo per la Rete, gli infonauti e per tutte le aziende che lavorano nel settore del social media marketing, Facebook è piuttosto soggetta a bufale tra quelle nuove e quelle meno nuove che si ripresentano però con una certa ciclicità: su tutte quella che prevedeva l’introduzione di un fee di  4 dollari e 99 cents per l’uso del social network; è apparsa con buona regolarità dal 2009 al mese di settembre del 2011 e si è ripresentata ad inizio 2012 cambiando soggetto, non più Facebook ma Instagram, tanto per restare in famiglia.
Ha tenuto banco per mesi la convinzione (anche in questo caso falsa) che alcuni hackers fossero in grado di pubblicare, a nostro nome, insulti e video a sfondo sessuale sulle bacheche dei nostri contatti. Se ne è parlato da novembre 2011 a maggio 2012, poi il silenzio. Ma restiamo in attesa di nuovi sviluppi.
Non da ultimo, ma in questo caso siamo tutti certi si trattasse di un clamoroso fake, la notizia secondo cui Zuckerberg, stressato dal troppo lavoro, avrebbe deciso di chiudere per sempre Facebook il 12 marzo scorso.
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Pinterest per il Social media marketing. Piccola guida per i brand

Sono sem­pre di più le aziende che iniziano ad uti­liz­zare Pinterest all’interno della propria strategia di Social media marketing e per ali­men­tare la pro­pria web reputation. Pinterest è un social media imme­diato e sem­plice, che però neces­sita di atten­zione e stra­te­gia.

Un’info­gra­fica spiega in modo signi­fi­ca­tivo come un brand deve com­por­tarsi all’interno di que­sta piat­ta­forma. Vedia­mone assieme alcuni punti fon­da­men­tali e cer­chiamo di svi­lup­parli attra­verso l’analisi di sei domande fre­quenti che le aziende pon­gono ai consulenti.

Cosa pin­nare?

Pin­te­rest è una vetrina gra­fica che serve in pri­mis ad orga­niz­zare con­te­nuti visuali (cura­tion) per con­di­vi­derli con gli utenti (Share). Per que­sto è fon­da­men­tale par­lare di voi, del vostro lavoro, dei vostri inte­ressi e di tema­ti­che con­nesse al vostro set­tore. Foto d’ufficio, dei pro­dotti e dell’azienda, magari creando una car­tella appo­sita per un evento spe­ciale: una cena azien­dale, la rea­liz­za­zione di un nuovo pro­dotto, una serata a tema. Con­di­vi­dete le imma­gini pro­ve­nienti dal vostro sito ed in par­ti­co­lare dal vostro blog, orga­niz­zando i con­te­nuti in macro aree in base alla tema­tica trat­tata. Un pic­colo sug­ge­ri­mento può essere con­di­vi­dere buone recen­sioni che par­lano di voi, imma­gini pro­ve­nienti da quell’articolo oppure uno screen­shot dello stesso.

Quando pin­nare?

Potete con­di­vi­dere quando volete. A detta di molti ci sono però dei momenti in cui il popolo del web dovrebbe essere più ricet­tivo, soli­ta­mente dopo pranzo e dopo cena, ma su que­sto non ci met­te­rei la mano sul fuoco. E’ molto impor­tante con­di­vi­dere auto­ma­ti­ca­mente anche su Twit­ter il vostro aggior­na­mento (attenti ai 140 carat­teri), col­le­gare la fan page al pro­filo Pin­te­rest, postando foto pro­ve­nienti da quest’ultimo anche su Face­book con chiaro rife­ri­mento ad esso (link board, o link imma­gine Pinterest).

Come otti­miz­zare le immagini?

Le imma­gini che inse­rite nelle car­telle (board), è meglio che siano vostre o che non abbiano copy­right, soprat­tutto se siete un’azienda. Pre­zioso il con­tri­buto sul tema dei ragazzi di Pin­te­re­sti­taly. Atten­zione a non cari­care imma­gini troppo pesanti, cer­cate di ridi­men­sio­narle. Se cari­cate una foto con lar­ghezza 600 px, ricor­da­tevi che l’anteprima (thumb­nail) avrà una dimen­sione di 190 px. E’ utile uti­liz­zare #hash­tags (in linea con twit­ter) per ren­dere la ricerca del con­te­nuto più sem­plice, crean­done uno appo­sito se volete lan­ciare un con­test.

Come adat­tarlo alla vostra azienda?

Se la vostra azienda pro­duce (e vende) un pro­dotto fisico a mio modo di vedere siete nel posto giu­sto. Pin­te­rest è per­fetto per mostrare i pro­pri pro­dotti, magari nella diverse fasi della rea­liz­za­zione, creando board dedi­cate, oppure un col­lage tra le board di sicuro impatto visivo. Se invece for­nite ser­vizi, Pin­te­rest deve tra­smet­tere la vostra vision e il vostro lavoro con foto d’ufficio ed eventi. Atten­zione in entrambi i casi a non essere troppo auto­re­fe­ren­ziali, biso­gna variare molto i con­te­nuti (le board): cari­cate foto, video ma anche info­gra­fi­che che non vi riguar­dano ma rac­con­tano qual­cosa di signi­fi­ca­tivo, sfrut­tando i trend del momento per essere ori­gi­nali ed espri­mere la vostra opi­nione. Un’ottima stra­te­gia è creare car­telle per rac­con­tare una sto­ria (vostra o meno) oppure per pro­muo­vere un con­test.

Quali brand vanno forte su Pinterest?

Su Pin­te­rest sono molti i brand che hanno ini­ziato ad uti­liz­zare la piat­ta­forma in modo effi­cace e per­so­nale. Molti esempi arri­vano da oltre oceano come il Time Maga­zine, il Wall Street Jour­nal o il più di nic­chia Chro­ni­cle Books nel set­tore edi­to­riale. Altri brand molto attivi sono Nord­strom nell’abbigliamento e Whole Food Mar­ket nel food. Tor­nando in Ita­lia cito il mio pre­fe­rito, Einaudi Edi­tore, molto ori­gi­nale per le bache­che dedi­cate ai sin­goli libri e alle uscite settimanali.

Quale stra­te­gia fa per voi?

In base alla vostra atti­vità potete sce­gliere la stra­te­gia più adatta per la vostra azienda su Pin­te­rest. E’ oppor­tuno cono­scere la piat­ta­forma e, una volta adden­trati, fis­sare degli obiet­tivi in base al vostro busi­ness. Se volete pro­muo­vere una nuova cam­pa­gna o il lan­cio di un nuovo prodotto/servizio è utile creare una board attorno ad esso (cari­cando i con­te­nuti sul tema) e magari ren­derla pub­blica, lan­ciando un con­test e rega­lando qual­cosa (il nuovo pro­dotto, uno sconto, una sor­presa) agli utenti vin­ci­tori: più impe­gnati o più social­mente con­di­visi. Se lavorate alla gestione di un sito e-commerce create board con i pro­dotti magari sud­di­vi­den­doli per cate­go­rie, pin­nando l’immagine della pagina pro­dotto ed inse­rendo il “gift” sul pin, creando così un col­le­ga­mento diretto. Atten­zione però a non pin­nare tutto il cata­logo, i vostri fol­lo­wers vogliono vedere cosa vi ispira e non una replica del vostro shop. Impa­rate a con­di­vi­dere i vostri aggior­na­menti anche sugli altri social, diver­si­fi­cando il mes­sag­gio. Per aumen­tare l’engagement sti­mo­late il dia­logo, lan­ciate pin con domande tema­ti­che e aprite le board ai i vostri fol­lo­wer, magari ini­zial­mente un gruppo ristretto di fol­lo­wer par­ti­co­lar­mente coin­volto e fer­rato sul tema.

Un ultimo con­si­glio è quello di con­trol­lare e gestire la web analytics e valu­tare l’impatto di Pin­te­rest sul vostro sito

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Twitter for Small Business: guida alla pubblicità su Twitter

La piattaforma di Advertising di Twitter è realtà già da tempo, ma soltanto da poche settimane le sue porte della pubblicità si sono aperte ai piccoli inserzionisti.

Twitter ha lanciato il servizio Twitter for Small Business: se fino a poco tempo fa la pubblicità su Twitter era “privilegio” per pochi, in futuro la piattaforma proporrà un servizio al pari di Google Adwords o Facebook Ads che consentirà di gestire autonomamente i budget pubblicitari, anche se di entità ridotta.

Secondo quanto affermato da Dick Costolo, Ceo di Twitter, al recente Festival di Cannes, la piattaforma sta pianificando l’estensione della propria offerta pubblicitaria verso nuovi mercati; ecco quindi che dopo USAUK e Giappone sarà la volta di GermaniaItaliaSpagnaBrasile eAmerica Latina.

Ecco le differenti tipologie di Advertising:

1) Promoted tweets

Lo strumento pubblicitario migliore per divulgare un messaggio su Twitter: i promoted tweets garantiscono una grande visibilità ad un determinato tweet mostrandolo nella parte superiore della timeline dell’utente. Il messaggio può raggiungere una determinata audience targettizzata su base geografica o per interessi.

I tweet in questione, caratterizzati da un’icona ”promoted by” o “sponsorizzato da“, possono inoltre essere diretti esclusivamente ai propri followers, possono esser mostrati solo dopo determinate queries di ricerca o nei risultati di ricerca dei specifici trend topics (Tendenze).

2) Promoted Accounts

I Promoted (o Sponsored) Accounts sono i profili “suggeriti” da Twitter agli utenti e vengono mostrati in un apposito box visibile nella parte sinistra dello schermo. Non tutti gli account suggeriti sono “a pagamento”, ma soltanto quelli evidenziati dall’icona “Promoted Account“.

Questo mezzo è ovviamente efficace per accrescere notevolmente e rapidamente la propria follower base.

3) Promoted Trends

I Promoted Trends offrono la possibilità di inserire a pagamento un tema di tendenza nella classifica nazionale dei Trend Topics. Questo ovviamente crea un buzz immediato intorno ad un tema anche se si vocifera di costi enormi per questa modalità di adv.

4) Brand pages

La possibilità di creare una pagina personalizzata e brandizzata per il proprio profilo (e.g Pepsi).

Se avete a disposizione un budget “limitato” (il cui significato è ancora da quantificare precisamente) rientrate negli “small business” e potrete sfruttare soltanto “promoted tweets” e “promoted accounts”, diversamente con ingenti budget avrete la possibilità di scegliere qualsiasi soluzione… entrando direttamente in contatto con i commerciali di Twitter.

See on Scoop.it – Tecniche per la visibilità online

Fonte www.nowmedia.it

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Social media marketing: strategie per ottimizzare il budget

Ottenere visibilità e una presenza efficace sui social network è un obiettivo difficile da raggiungere. Ormai la concorrenza è spietata e sempre più aziende investono rilevanti budget nella gestione del social media marketing. Gli utenti sono connessi sempre e ovunque e sembra non esserci altra scelta che adeguarsi.

Se per una grande azienda adeguarsi può essere una soluzione semplice (questione di budget), per le piccole aziende questo è più complesso e la possibilità di errore si riduce notevolmente. Certo, l’ideale sarebbe avere nel proprio staff qualche esperto di social media marketing capace di traghettare l’azienda verso questo nuovo modo di fare comunicazione online, ma non sempre è così. Diventa quindi fondamentale muoversi di conseguenza e cercare soluzioni alternative.

Social network, si o no?

Non è detto che la vostra azienda debba necessariamente esserci sui social network. O meglio, non è detto che dobbiate essere presenti su tutti i social media del mondo. Valutate prima le risorse (tempo e denaro) che avete a disposizione e lanciatevi nell’avventura dei Social media solo se in una previsione di medio termine siete sicuri di poterli gestire.

Quanto conta l’esperienza?

Quello dei Social network è un settore ancora molto giovane. L’esperienza non è così determinante come può essere invece la capacità di aggiornarsi e studiare le evoluzioni, ormai costanti, di nuovi prodotti e strumenti. Premesso che ormai la maggior parte del popolo dei naviganti del web conosce bene i social network, la differenza tra un esperto di social media e voi sarà al massimo 1-2 anni in più di esperienza. Non credete sia un gap possibile da colmare?

Quali obiettivi?

Stabilite obiettivi reali e non pensate che la presenza su facebook o su twitter possa far schizzare d’improvviso il fatturato della vostra azienda. L’obiettivo di una corretta strategia di Social media marketing non è il fatturato (almeno non direttamente) ma la web reputation e l’awareness. Pensate ad acquisire credibilità agli occhi dei vostri utenti e potenziali clienti, siate pronti a rispondere alle critiche e ad offrire contenuti simpatici e sempre utili in modo gratuito e disinteressato. Se non siete pronti a tutto ciò fermatevi, e dedicate quel piccolo budget ad altre attività.

E se ho bisogno di aiuto?

Soprattutto nel primo periodo può essere utile affidarsi ad un esperto di web marketing che possa fornirvi la consulenza necessaria per apprendere le dinamiche di comunicazione dettate dai social network. Affidatevi a consulenti esperti per periodi limitati e dedicatevi ad apprendere l’utilizzo dei tanti strumenti disponibili sul mercato per ottimizzare le vostre risorse.

Nuove risorse o risorse esistenti?

Se dopo il primo periodo di prova vi sentite soddisfatti dei risultati ottenuti, prima di pensare a destinare un nuovo budget all’attività di social media marketing, cercate il modo per ri-allocare e ottimizzare le risorse esistenti. Potreste scoprire che fino ad ora avevate dedicato risorse “poco utili” ad attività di comunicazione e marketing ormai desuete!

Ancora, nuove risorse o risorse esistenti?

Il social media marketing fatto insieme può essere anche divertente. Permettete a tutti i vostri collaboratori di accedere agli account dei social media aziendali. Rendete i vostri canali social una vetrina attraverso cui tutta l’azienda possa esprimersi. Certo, non adottate tattiche random, ma definite una modalità ed un linguaggio di comunicazione coerente.

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@thesocialware su twitter 5 consigli per ottenere visibilità ai tempi di Google Penguin @Franceant su twitter 5 consigli per ottenere visibilità ai tempi di Google Penguin

Social-media-marketing-key

4 suggerimenti per la vostra strategia di social media marketing

Fare marketing online è un’attività molto articolata. I social network non aprono infinite porte, semplicemente ci danno infinite chiavi per aprirle, ma per il resto sta a noi trovare quella giusta.

Mai come oggi è necessario avere competenze tecniche e una strategia di comunicazione online ben definita alle spalle. Il social media marketing è solo una branca (ormai imprescindibile) del web marketing che richiede di per sé sforzi e studi costanti per adeguarsi  alle continue evoluzioni, ma da solo non basta per fare del marketing e della comunicazione online, una vera arma per il successo di un’azienda. Fermarsi vuol dire rimanere indietro e perdere in competitività.

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Come creare una community di qualita' su Facebook

La metà delle Fanpage su facebook hanno meno di 256 fan. Questa è la dimostrazione di come la metà (e più) delle aziende presenti su facebook non abbiano una strategia di Facebook marketing e più in generale di social media marketing. In molti hanno scelto di aprire una fanpage perchè è la moda del momento, ma in realtà gestire una fanpage in modo professionale, richiede competenze, risorse e, appunto, una strategia di comunicazione online ben delineata.

Ottenere dei contatti, sui social network, non è un obiettivo unico e imprescindibile. Esistono delle banche dati, in alcune parti del mondo, che forniscono contatti fasulli, destinati a far numero. Non è di questo tipo di utenza che abbiamo bisogno. Gestire una fanpage facebook vuol dire stimolare la conversazione, fornire un reale valore aggiunto all’esperienza dell’utente, dare al Cliente la possibilità di chiedere consigli, ordinare prodotti, ricevere informazioni.

Spesso si parla di intercettare nuovi clienti ma i migliori venditori hanno già dei clienti contenti, soddisfatti, fedeli. I clienti soddisfatti parlano bene, danno consigli, generano passaparola ovunque: off-line e on-line. Le aziende possono innescare il passaparola positivo tra le persone offrendo prodotti e servizi degni di nota, diversificati, sorprendendo i propri clienti. Ecco, la parola giusta è sorprendere.

In ogni caso il primo passo da fare al fine di innescare la strategia di marketing su facebook è quello di invitare i clienti fedeli, iscritti a facebook, a connettersi con la nostra pagina. I clienti fedeli sono il nostro patrimonio. La domanda da porsi è:

  • Ho già clienti fedeli/acquisiti?
  • Sono iscritti a facebook?
  • Cosa posso fare per farli iscrivere affinché questo non sia solo un favore che mi fanno?

Creare valore significa invitare i clienti che hanno appena portato a termine un acquisto a connettersi alla nostra pagina magari in cambio di iniziative particolari o di un gadget (che potrebbe essere più importante se la connessione avviene direttamente da smartphone).

Tale fase deve entrare a far parte della procedura aziendale, come lo è per esempio l’invio di fatture o l’emissione di scontrini. In altre parole deve diventare un’abitudine acquisita a e non solo una “possibilità”.

Ecco il nostro consiglio: introducete nel vostro processo di vendita la fase dedicata all’invito dei clienti, che hanno appena effettuato un acquisto, a connettersi con voi su facebook. In questo modo innescherete un processo di crescita “quasi” automatico.

Ricordiamoci sempre che è molto più facile che un cliente si iscriva alla nostra pagina Facebook se motivato personalmente rispetto ad una frasetta su una pagina web. La parola chiave è: relazione.

Per coinvolgere i clienti bisogna far leva su emozioni e bisogni. Quindi porre domande che li riguardano direttamente, chiedere loro consigli per migliorare prodotti e servizi, trovare il modo di farli sentire importante (ringraziare tutti quelli che scrivono sulla bacheca), organizzare dei concorsi facebook, gestire eventuali critiche.

Lo sforzo “nuovo” che una fanpage deve fare è quello di intercettare potenziali clienti interessati ai nostri prodotti/servizi. Non sul modello dei mass media tradizionali ma su quello oriented dei social. Come già detto il processo, per essere efficace, deve autoalimentarsi e portare ad una crescita graduale nel tempo. Tutto questo è possibile solo se c’è una strategia di social media marketing e comunicazione online alle spalle. La crescita deve essere accompagnata da una strategia di coinvolgimento, interessamento e “conversione” degli utenti interessati in clienti.

Non preoccupiamoci di come favorire il passaparola: preoccupiamoci piuttosto di generare contenuti di qualità e una strategia reale. Facebook non è nostro, ma dei clienti. Perchè funzioni sul serio bisogna lasciarli liberi di vivere il loro spazio in autonomia.

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@thesocialware su twitter 6 consigli per integrare le immagini in una strategia di web marketing @Franceant su twitter 6 consigli per integrare le immagini in una strategia di web marketing

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Facebook marketing, come gestire una Fanpage con la nuova Timeline

Dal 17 Marzo 2012 (per alcuni) e dal 30 marzo (per tutti) Facebook incorporerà obligatoriamente la nuova Timeline a tutte le Pagine. In molti percepiscono la nuova timeline di Facebook per le aziende come un cambiamento non necessario o addirittura negativo. Noi siamo dell’idea opposta. In ottica di comunicazione online, la nuova timeline aiuterà (e molto) il Marketing su Facebook. Naturalmente, come sempre accade, ogni cambiamento per essere assimilato ha bisogno di un po’ di tempo. Il nostro consiglio è quindi quello di studiare ed informarsi con i tanti contenuti sparsi per il web e farsi trovare pronti al grande appuntamento.

Ma quali sono i principali cambiamenti che porterà la nuova timeline di Facebook e come influenzeranno la nostra strategia di Marketing su Facebook?

  • Potremo personalizzare la nostra Fanpage: l’immagine di copertina è uno strumento di comunicazione online molto importante. Trasmette ciò che siamo e ciò che vogliamo comunicare e bisogna sceglierla con accuratezza, è la prima cosa che i tuoi fan vedranno appena accederanno alla fanpage. L’immagine per essere ottimale deve essere di 850 x 315 pixel. Nell’icona più piccola apparirà invece la nostra immagine di profilo.
  • Per avere maggiore impatto sugli utenti abbiamo a disposizione degli spazi migliori. Possiamo comunicare come se stessimo raccontando una storia, infatti è possibile mettere in evidenza i post più popolari, le foto, e gli avvenimenti importanti. Proprio come un diario aperto a tutti. Non credete che da un punto di vista di comunicazione online questo sia fantastico?
  • Aumentano le applicazioni: è possibile mettere in evidenza le attività che preferisci e le pagine amiche. Inoltre è possibile gestire tutto con più semplicità perché Facebook ha creato un nuovo pannello di amministrazione che permette di gestire più facilmente il traffico sulla tua pagina.
  • È possibile inserire i dati di nostro interesse in ogni punto della timeline. Facebook tiene sempre in bella vista il riferimento temporale, infatti l’anno ed il mese sono sempre indicati sulla destra. Questo per permettere di dare differente priorità ai contenuti postati. Da adesso Facebook è l’unico social network con una memoria storica!
  • Insight e analytics: migliorano anche gli strumenti di monitoraggio del traffico e dell’interazione sulla nostra fanpage. Lo strumento Insight di Facebook sta diventando sempre più performante ed interessante da utilizzare. Dopo google anche Facebook inizia ad offrire una funzione che permette di monitorare in real time ciò che accade sulla Fanpage. Il nostro consiglio a questo proposito è quello di integrare questo strumento con gli altri di Web analytics per il monitoraggio del traffico sul proprio sito, perchè ricordate che l’analisi del traffico sul sito è alla base di ogni strategia di web marketing e social media marketing che si rispetti.