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Come usare i contenuti emozionali per le tue campagne marketing

Negli ultimi anni, il marketing ha subito una notevole evoluzione. Gli annunci puramente informativi e razionali hanno ceduto il passo a una forma di comunicazione più umana e coinvolgente. L’obiettivo? Catturare l’attenzione del pubblico in modo profondo e duraturo. E il mezzo principale per raggiungere questo obiettivo è l’uso di contenuti emozionali nelle tue campagne di marketing.

Perché le emozioni contano?

Le emozioni sono parte integrante della nostra esperienza umana. I contenuti emozionali in grado di suscitare gioia, tristezza, empatia, o qualsiasi altra emozione, hanno il potere di connetterci con il pubblico a un livello personale. Ecco perché le emozioni sono un elemento cruciale in qualsiasi strategia di marketing di successo.

I brand adottano questa tipologia di contenuti al fine soprattutto di attrarre la nuova generazione di consumatori, considerando che i contenuti emozionali sono particolarmente apprezzati dalla Generazione Z. Un sondaggio condotto da Ipsos nel 2022 ha rivelato che la Generazione Z trova grande piacere nella visualizzazione di contenuti video che inducono relax, come video ASMR, live streaming di animali, o video dal sapore nostalgico in grado di distendere le persone. Inoltre, questo approccio si è dimostrato efficace nella promozione di prodotti più funzionali. 

Cosa sono i contenuti emozionali?

I contenuti emozionali sono quei messaggi, immagini o storie che evocano sentimenti specifici nei tuoi spettatori o lettori. Possono essere positivi, come la felicità e l’entusiasmo, o negativi, come la tristezza e l’indignazione. Tuttavia, l’obiettivo è sempre lo stesso: connettersi con il pubblico a un livello emotivo.

Come utilizzare contenuti emozionali nelle tue campagne di Marketing

  • Conosci il tuo pubblico: Il primo passo per utilizzare i contenuti emozionali in modo efficace è conoscere il tuo pubblico. Quali emozioni risuonano in loro? Cosa li preoccupa? Cosa li rende felici? Comprendere il tuo pubblico è fondamentale per creare contenuti emozionali rilevanti.
  • Racconta storie coinvolgenti: Le storie sono uno dei modi più potenti per trasmettere emozioni. Racconta storie che catturano l’attenzione e creano un legame emotivo con il pubblico. Puoi farlo attraverso video, articoli, post sui social media e altro ancora.
  • Utilizza elementi visivi efficaci: Le immagini e i video possono trasmettere emozioni in modo straordinario. Assicurati che gli elementi visivi utilizzati nelle tue campagne siano in linea con l’emozione che desideri evocare.
  • Sii autentico: La sincerità è essenziale. Il pubblico può rilevare la falsità da lontano. Assicurati che i tuoi contenuti siano autentici e riflettano la personalità del tuo marchio.
  • Misura e ottimizza: Monitora l’efficacia dei tuoi contenuti emozionali. Utilizza metriche come l’engagement, la condivisione e la conversione per valutare il successo delle tue campagne. In base ai risultati, ottimizza e migliora la tua strategia.

Molti marchi hanno sfruttato con successo i contenuti emozionali nelle loro campagne. Pensa agli annunci di Natale che commuovono il pubblico o alle storie di perseveranza che ispirano. Questi esempi dimostrano quanto possano essere potenti le emozioni quando sono integrate in modo intelligente nella tua strategia di marketing.

In conclusione l’uso di contenuti emozionali nelle tue campagne di marketing è una strategia potente per coinvolgere il pubblico e creare un legame duraturo con i tuoi clienti. Comprendere il tuo pubblico, raccontare storie coinvolgenti, utilizzare elementi visivi efficaci e rimanere autentico sono le chiavi per il successo. Sfrutta il potere delle emozioni nella tua prossima campagna di marketing e vedrai come possono trasformare i risultati in modo significativo.

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Shopify vs. altre piattaforme di Ecommerce

Quale scegliere per il tuo negozio?

Se stai pensando di lanciare un negozio online, hai fatto il primo passo verso un futuro promettente nel mondo dell’e-commerce. Tuttavia, una delle decisioni più cruciali che devi prendere è la scelta della piattaforma di e-commerce giusta per il tuo business. Tra le numerose opzioni disponibili, Shopify spicca come una delle piattaforme più popolari, ma come si confronta con le alternative?

La concorrenza è agguerrita

Nel vasto panorama delle piattaforme di e-commerce, Shopify non è l’unico giocatore in campo. Ci sono altre soluzioni degne di considerazione, tra cui WooCommerce, BigCommerce, Magento e molti altri. Ognuna di queste piattaforme ha i propri punti di forza e debolezze, quindi è essenziale effettuare una valutazione attenta per trovare quella che si adatta meglio alle tue esigenze.

Vantaggi di Shopify

Shopify è noto per la sua facilità d’uso e l’accessibilità. È una piattaforma basata su cloud che ti consente di avviare il tuo negozio online senza dover gestire l’hosting o la manutenzione del sito. Shopify offre un’app store ricca di estensioni e temi personalizzabili per personalizzare il tuo negozio. Uno dei punti di forza di Shopify è il servizio clienti e l’assistenza dedicata, che può essere un vantaggio significativo per i principianti nell’e-commerce. Inoltre offre una gestione dei pagamenti integrata che semplifica il processo di accettazione delle transazioni online. Gli utenti possono effettuare acquisti in modo sicuro e veloce utilizzando una varietà di metodi di pagamento, inclusi carte di credito, PayPal e altri.

Aggiornamenti Automatici: Shopify si occupa degli aggiornamenti e delle patch di sicurezza, il che significa che non dovrai preoccuparti di tenere il tuo sito aggiornato. Questo è un vantaggio significativo rispetto alle soluzioni self-hosted, dove spesso è necessario gestire manualmente gli aggiornamenti.

Quali sono le altre opzioni?

WooCommerce è un plugin per WordPress che offre una notevole flessibilità e personalizzazione. È ideale per chi vuole avere il controllo completo sul proprio sito web. Tuttavia, richiede una maggiore competenza tecnica.

BigCommerce è una piattaforma all-in-one che fornisce funzionalità di e-commerce avanzate. È una soluzione completa che include hosting, sicurezza e supporto tecnico. Tuttavia, potrebbe essere costosa per i piccoli business.

Magento è noto per la sua scalabilità e capacità di gestire negozi di grandi dimensioni con esigenze complesse. Tuttavia, richiede una curva di apprendimento ripida e potrebbe essere eccessivo per i negozi più piccoli.

Come scegliere la piattaforma più adatta

La scelta tra Shopify e altre piattaforme di e-commerce dipende dalle tue esigenze specifiche. Ecco alcuni criteri chiave da considerare:

  • Budget: Shopify ha un costo mensile, mentre alcune soluzioni open-source come WooCommerce sono gratuite. Valuta il tuo budget disponibile.
  • Facilità d’Uso: Se sei nuovo nell’e-commerce, la facilità d’uso di Shopify può essere un vantaggio significativo.
  • Scalabilità: Considera le dimensioni attuali e future del tuo business. Alcune piattaforme sono più scalabili di altre.
  • Personalizzazione: Quanto hai bisogno di personalizzare il tuo negozio? Alcune piattaforme consentono una maggiore flessibilità di design.

Conclusioni

La scelta tra Shopify e altre piattaforme di e-commerce non è una decisione da prendere alla leggera. Deve essere basata sulle esigenze specifiche del tuo business e sulle tue capacità tecniche. Analizza attentamente i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione e, se necessario, cerca il parere di professionisti dell’e-commerce. La piattaforma giusta può fare la differenza nel successo del tuo negozio online. In ultima analisi, non esiste una risposta universale. Quello che conta è trovare la soluzione che meglio si adatta alla tua visione e ai tuoi obiettivi imprenditoriali.

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guida interfaccia utente

L’importanza di un’interfaccia intuitiva per migliorare l’esperienza di acquisto online

Guida definitiva per migliorare l’usabilità del tuo sito e-commerce

Quando si tratta di un negozio online di successo, l’usabilità del sito web svolge un ruolo fondamentale nell’esperienza complessiva dei clienti. Un’interfaccia utente intuitiva e facile da navigare può fare la differenza tra una transazione completata e un potenziale cliente che abbandona il carrello. In questo articolo, esploreremo diverse strategie che puoi implementare per migliorare l’usabilità del tuo sito e-commerce e garantire un’esperienza di acquisto senza problemi per i tuoi clienti.

Progettazione intuitiva dell’interfaccia: 

L’usabilità del tuo sito web inizia con una progettazione intuitiva dell’interfaccia. Assicurati che i pulsanti di navigazione siano chiari e facilmente identificabili. Utilizza un linguaggio semplice e diretto per le etichette dei menu e delle categorie di prodotti. Organizza i prodotti in modo logico e coerente, facilitando la ricerca e la navigazione per i visitatori. Mantieni l’interfaccia pulita e priva di elementi superflui che potrebbero distrarre l’attenzione del cliente.

Ottimizzazione per dispositivi mobili: 

Con sempre più persone che effettuano acquisti tramite smartphone e tablet, è essenziale che il tuo sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili. Assicurati che la versione mobile del tuo sito offra un’esperienza di navigazione fluida, con pulsanti e menu ben dimensionati per gli schermi più piccoli. Riduci al minimo lo scroll laterale e adatta il contenuto in modo che sia facilmente leggibile su schermi di diverse dimensioni. Un sito ottimizzato per dispositivi mobili non solo migliorerà l’esperienza dei clienti, ma avrà anche un impatto positivo sul posizionamento nei motori di ricerca.

Ricerca efficace dei prodotti: 

La funzione di ricerca è uno strumento fondamentale per aiutare i clienti a trovare rapidamente ciò che stanno cercando. Assicurati che la barra di ricerca sia ben visibile e facilmente accessibile su tutte le pagine del tuo sito. Implementa anche la funzionalità di ricerca predittiva, in modo che quando i clienti iniziano a digitare una parola chiave, vengano suggeriti prodotti pertinenti. Inoltre, considera l’implementazione di filtri di ricerca avanzati, come categorie, prezzo e marche, per consentire ai clienti di restringere rapidamente i risultati in base alle loro preferenze.

Caricamento veloce delle pagine: 

La velocità di caricamento delle pagine è fondamentale per mantenere i visitatori impegnati e ridurre il tasso di abbandono. Gli utenti sono diventati sempre più impazienti, quindi assicurati che le tue pagine si caricano rapidamente. Riduci al minimo le immagini di grandi dimensioni o ottimizzale per il web utilizzando compressione senza perdita di qualità. Riduci al minimo l’utilizzo di script o plugin che possono rallentare il caricamento delle pagine. Considera l’utilizzo della tecnologia di caching per archiviare temporaneamente i file statici del tuo sito e ridurre i tempi di risposta del server.

Checkout semplificato: 

Un checkout complicato è un fattore che spesso porta all’abbandono del carrello. Semplifica il processo di checkout riducendo al minimo il numero di passaggi necessari per completare l’acquisto. Chiedi solo le informazioni essenziali, come l’indirizzo di spedizione, l’opzione di pagamento e le informazioni di contatto. Offri anche l’opzione di checkout come ospite, in modo che i clienti non siano costretti a creare un account se non lo desiderano. Assicurati che il processo di pagamento sia chiaro e che i clienti ricevano conferme immediatamente dopo aver completato l’acquisto.

Testare e ottimizzare: 

Il testing è un aspetto fondamentale per migliorare costantemente l’usabilità del tuo sito web. Effettua test di usabilità con utenti reali per identificare eventuali punti deboli o difficoltà che i clienti potrebbero incontrare durante la navigazione o il processo di acquisto. Raccogli feedback dai tuoi clienti attraverso sondaggi o interazioni dirette per ottenere una visione chiara delle loro esperienze. Utilizza questi dati per apportare miglioramenti continui al tuo sito web, risolvendo eventuali problemi di usabilità e offrendo un’esperienza di acquisto sempre migliore.

Migliorare l’usabilità del tuo sito e-commerce è un processo continuo che richiede attenzione e impegno costante. Una progettazione intuitiva dell’interfaccia, l’ottimizzazione per dispositivi mobili, una ricerca efficace dei prodotti, un caricamento veloce delle pagine, un checkout semplificato e il testing regolare sono tutti elementi cruciali per fornire un’esperienza di acquisto senza problemi e soddisfare le aspettative dei clienti. Investire nella creazione di un’esperienza utente impeccabile ti aiuterà a guadagnare la fiducia dei clienti, a incrementare le conversioni e a costruire una base solida per il tuo successo nel mondo dell’e-commerce.

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Perché dovresti fare pubblicità su LinkedIn?

Non molto tempo fa, molti pensavano che LinkedIn fosse solo un altro sito di lavoro. Il modo in cui le persone usano LinkedIn oggi è molto diverso. Se accedi ora al tuo feed di LinkedIn, vedi a malapena gli altri che pubblicano annunci di lavoro. Molti utenti ora utilizzano LinkedIn come luogo per imparare da leader/esperti e migliorare la propria carriera.

Basta dare un’occhiata a questa statistica di LinkedIn:

  • Coinvolgimento 15 volte maggiore sui post di contenuto rispetto ai lavori,
  • 9 miliardi di impression di contenuto a settimana,
  • Aumento del 48% del tempo trascorso su LinkedIn.

LinkedIn si è trasformato da semplice “portale di lavoro” in una destinazione di notizie quotidiane. Anche la loro base di utenti è impressionante. Ecco una ripartizione delle dimensioni del pubblico in ciascuna nazione:

  • Dei 690 milioni di membri, il 70% degli utenti è al di fuori degli Stati Uniti.
  • Anche LinkedIn sta crescendo a più di 2 membri al secondo.

Sebbene la loro base di membri sia più piccola di Facebook, c’è un’enorme differenza nella mentalità degli utenti. Uno studio sugli utenti di LinkedIn ha dimostrato che gli utenti si rivolgono a questa piattaforma per fare rete, imparare dai leader, migliorare la propria carriera e cercare nuove opportunità. Questo è diverso rispetto a Facebook, Twitter o Instagram, dove la maggior parte delle persone va per divertirsi.

Uno studio di Millward Brown ha mostrato che gli utenti di LinkedIn sono 1,7 volte più ricettivi alla pubblicità. Questa non è una sorpresa perché il pubblico cerca di imparare e cerca consigli. Vale anche la pena ricordare che LinkedIn è ora la piattaforma più affidabile e sicura per il marchio. Con tutte le fake news e gli abusi su Facebook e Instagram, questo è sicuramente un fattore importante per le aziende B2B. Inoltre uno studio di Business insider ha mostrato che gli utenti credono che i contenuti e gli annunci di LinkedIn siano i meno fastidiosi.

Tuttavia, ci sono altri motivi convincenti per cui dovresti fare pubblicità su LinkedIn:

Pubblico altamente qualificato

LinkedIn è noto per essere una piattaforma orientata al mondo professionale, con utenti che si collegano per stabilire connessioni professionali, condividere esperienze lavorative e trovare opportunità di carriera. Questo significa che il pubblico su LinkedIn è composto principalmente da professionisti e decision-maker, rendendolo un ambiente ideale per promuovere i tuoi prodotti o servizi agli utenti più influenti e interessati.

Targeting preciso

Una delle caratteristiche più potenti della pubblicità su LinkedIn è la possibilità di effettuare un targeting preciso. Puoi definire il tuo pubblico in base a criteri come la posizione geografica, il settore, la funzione lavorativa, il titolo di lavoro e molto altro ancora. Questo ti consente di raggiungere esattamente le persone che sono più inclini a essere interessate alla tua offerta, aumentando le probabilità di ottenere risultati significativi dalle tue campagne pubblicitarie.

Ampia gamma di formati pubblicitari

Offre una vasta gamma di formati pubblicitari che ti consentono di presentare la tua offerta in modi diversi e coinvolgenti. Puoi utilizzare annunci testuali, annunci con immagini, annunci video, annunci sponsorizzati nel feed e molto altro ancora. Questa varietà di formati ti dà la flessibilità di scegliere l’approccio più adatto alla tua campagna pubblicitaria e al tuo pubblico target.

Opportunità di networking e generazione di lead

LinkedIn è un luogo dove le connessioni professionali sono al centro dell’esperienza degli utenti. Fare pubblicità su LinkedIn non solo ti consente di aumentare la visibilità della tua azienda, ma ti offre anche l’opportunità di creare connessioni con professionisti del tuo settore e di generare lead di qualità. Puoi utilizzare gli annunci per inviare gli utenti a una pagina di destinazione specifica, dove potranno fornire informazioni di contatto o effettuare un’azione desiderata, consentendoti di creare un elenco di potenziali clienti interessati al tuo business.

Analisi dettagliate delle prestazioni

Fornisce un’ampia gamma di strumenti di analisi che ti permettono di valutare le prestazioni delle tue campagne pubblicitarie. Puoi monitorare il numero di visualizzazioni, i clic, le conversioni e altre metriche chiave per comprendere l’efficacia dei tuoi annunci e apportare eventuali ottimizzazioni. Questi dati dettagliati ti consentono di prendere decisioni informate e di massimizzare il rendimento del tuo investimento pubblicitario su LinkedIn.

Quindi non perdere l’opportunità di metterti in contatto con un pubblico qualificato e influente su LinkedIn. Contatta Socialware oggi stesso per ricevere una consulenza personalizzata sulla pubblicità su LinkedIn e avvia una campagna di successo per far crescere il tuo business.

PrestaShop: Quali sono i moduli migliori e gratuiti

Quali sono i moduli gratuiti migliori per PrestaShop

Grazie a questi moduli, hai la possibilità di implementare funzionalità avanzate che possono migliorare la tua posizione sui motori di ricerca, aumentare il traffico al tuo sito, offrirti statistiche dettagliate sui visitatori e sulle vendite, semplificare il processo di checkout e migliorare la soddisfazione del cliente. In questo articolo, vedremo i 10 moduli fondamentali per il tuo e-commerce in Prestashop.

PrestaShop, gestisci con semplicità il tuo e-commerce

Abbiamo selezionato per ogni Obiettivo un modulo gratuito perfetto per il tuo ecommerce, direttamente dal marketplace di Prestashop Addons:

Aumenta il Traffico attraverso il marketplace Google Shopping con il Modulo PrestaShop Marketing with Google e collega tutti i tuoi prodotti ad Amazon ed Ebay con il modulo Magnalister

Facilita il percorso di navigazione con il Motore di ricerca interno di Doofinder, con questo modulo puoi offrire risultati di ricerca interna dinamici e predittivi. I tuoi clienti troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno in pochi secondi.

Eleva il tasso di Conversione con i metodi di pagamento più apprezzati dal tuo pubblico:

Il modulo di pagamento è essenziale per il tuo e-commerce. Senza di esso, non potrai accettare pagamenti online. Prestashop ha integrato diversi moduli di pagamento, tra cui Paypal, Stripe e molti altri. Assicurati di scegliere un modulo di pagamento che sia sicuro e affidabile.

Ottimizza l’intero processo di spedizione con SendCloud e diminuisci i costi di gestione delle spedizioni con iSendu

Se dai tuoi report noti un alto tasso di abbandono del carrello allora questo modulo di PrestaShop è l’ideale per recuperare i carrelli abbandonati e aumentare il tasso di conversione: Banner Carrello. I clienti riceveranno una notifica nel carrello e riceveranno uno sconto dedicato per completare l’ordine, attraverso numerosi format come promemoria pop-up, promemoria barra highlight o notifica push web.

Fidelizza i tuoi clienti con i moduli dedicati all’email marketing, con l’addon di MailChimp o SendinBlue puoi gestire dal tuo negozio PrestaShop i software di newsletter ed email marketing, inviare newsletter e recuperare i carrelli abbandonati, consigliare nuovi prodotti o correlati all’ultimo acquisto e importare nuovi clienti facendo campagne di Social Media Marketing e attraverso Google Ads.

Sei ancora indeciso se aprire il tuo nuovo e-commerce con Prestashop? Contattaci per una consulenza gratuita e ti aiuteremo a trovare il CMS (Content Management System) perfetto per le tue esigenze.

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il tuo sito non vende cause

Il tuo sito e-commerce non vende? Le cause e i consigli per aumentare le vendite e il fatturato del tuo negozio

Se hai un sito ecommerce e le tue vendite non sono abbastanza elevate come vorresti, può essere molto frustrante. Ma non preoccuparti, ci sono molte ragioni per cui questo potrebbe accadere e ci sono anche molte soluzioni che puoi provare. In questo articolo, esploreremo alcune delle ragioni più comuni per cui un sito ecommerce potrebbe non vendere abbastanza e ti sveleremo cosa puoi fare per migliorare la situazione.

Il tuo sito non è user-friendly

Il primo ma non banale motivo per cui il tuo shop online potrebbe non vendere come desideri, potrebbe essere che non è facile da usare per i visitatori. Assicurati che il tuo sito sia ben strutturato per garantire che i visitatori possano trovare facilmente ciò che cercano. Un sito con un’alberatura semplice e con prodotti facilmente accessibili potrebbe aumentare le probabilità di vendita e migliorare l’esperienza del cliente.

Consiglio degli esperti:

Pensa al tuo sito web preferito, dove la navigazione ti è così semplice che ti senti “a casa”.

Ora replica la stessa struttura all’interno del tuo negozio online e assicurarti di creare un percorso fluido anche per gli utenti che verranno a visitarti.

I tuoi prezzi sono troppo alti

Un altro motivo per cui il tuo sito ecommerce potrebbe non vendere abbastanza potrebbe essere che i tuoi prezzi sono troppo alti. Fai un’analisi di mercato e scopri cosa stanno offrendo i tuoi concorrenti. Se i tuoi prezzi sono significativamente più alti, potrebbe essere il momento di rivedere le tue politiche di prezzi, o contattare i tuoi fornitori per rivedere alcuni accordi.

Consiglio degli esperti:

Esistono differenti tool e software in grado di attuare il repricing dinamico, in base ai prezzi selezionati dai concorrenti. Grazie all’algoritmo avanzato Priceflow ti garantisce il prezzo giusto al momento giusto, senza l’intervento manuale. Non perdere altro tempo e scopri con il nostro servizio può aiutare il tuo business.

Non stai offrendo abbastanza opzioni di pagamento

La proposta limitata delle modalità di pagamento in un ecommerce spesso influenza negativamente i consumatori nella fase in cui scelgono di acquistare un prodotto. Questa rappresenta la fase più delicata per i potenziali clienti poiché hanno bisogno di fidarsi del venditore nel lasciare alcuni dati sensibili. Per questo è consigliabile appoggiarsi a piattaforme terze come Paypal, nonostante le provvigioni siano abbastanza alte. 

Consiglio degli esperti:

Assicurati di offrire una vasta gamma di opzioni di pagamento oltre a PayPal e la carta di credito. Ad esempio negli ultimi trend vediamo una continua crescita dei pagamenti online tramite i wallet digitali, come Amazon Pay, GooglePay ma soprattutto Apple Pay.

Le tue immagini non sono di alta qualità

I tuoi clienti online non possono vedere né toccare i prodotti fisicamente, quindi devono affidarsi alle immagini che pubblichi sul tuo sito. Assicurati che le tue immagini siano di alta qualità e che mostrino il prodotto sotto diversi punti di vista.

Consiglio degli esperti:

Le immagini oltre ad avere un peso in fase di decisione di acquisto hanno anche un peso reale e questo incide sulla velocità del sito. In sintesi assicurati che tutte le foto presenti all’interno del tuo ecommerce non abbiano dimensioni oltre i 100Kb. 

Non stai facendo abbastanza social marketing

Se tutti gli step elencati sino ad ora pensi che non siano le cause che penalizzano il tuo ecommerce allora non stai facendo abbastanza marketing, e questo non ti permette di raggiungere il tuo target di riferimento. 

I consumatori, oggigiorno, utilizzano tutti i social disponibili per apprendere quante più informazioni possibili in merito al prodotto e alla marca, cercano recensioni, video tutorial e influencer che li abbiano testati e solo quando avranno trovato tutti i dettagli necessari saranno pronti ad effettuare l’acquisto.

Consiglio degli esperti:

La strategia perfetta in questo caso non esiste. Bisogna studiare attentamente il proprio mercato e il proprio target e capire quali sono le piattaforme più utilizzate da loro, quali sono gli influencer più seguiti e quale storytelling adottare. I social network più comuni sono Facebook per le persone con un’età che varia dai 35 ai 65 anni, Instagram dai 25 ai 35 anni e Tik Tok per le fasce più giovani, ma questo ovviamente è un indice statistico relativo e da prendere in considerazione solo dopo alcuni test.

Ricordati di Google e lui si ricorderà di te

La visibilità sui motori di ricerca è diventata fondamentale per raggiungere il proprio pubblico di riferimento e incrementare la propria presenza online. In questo contesto, le due strategie principali per ottenere visibilità sui motori di ricerca sono SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing).

Consiglio degli esperti:

Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, e per questo motivo è importante seguire le sue linee guida per ottenere un buon posizionamento nei risultati di ricerca. Google predilige i siti web con contenuti di alta qualità, una buona esperienza utente e un’architettura tecnica solida. Pertanto, la creazione di contenuti di alta qualità e l’ottimizzazione tecnica del sito web devono essere la base di qualsiasi strategia.

Solo in questo modo Google si ricorderà di voi, garantendo una maggiore visibilità sui motori di ricerca e, di conseguenza, un maggiore successo per il vostro business online.

Attiva una live chat per migliorare la Customer Care sull’ecommerce

In un mercato privo di barriere e sempre più competitivo, la soddisfazione del cliente è diventata una priorità per qualsiasi business online. Tra le varie strategie per migliorare il customer care su un e-commerce, l’attivazione di una live chat può rappresentare una soluzione efficace e innovativa, per acquisire e fidelizzare i nuovi clienti.

Consiglio degli esperti:

Le due live chat più apprezzate sono Messenger e Whatsapp di proprietà Meta. Questi due strumenti hanno diversi vantaggi: consentono di offrire un servizio di assistenza personalizzato e immediato ai clienti; grazie alla possibilità di inviare messaggi con allegati, i clienti possono inviare foto e documenti utili per concludere l’acquisto; e infine l’azienda ha dei dati importanti dell’utente, come nome e/o cognome, e numero di telefono, per fare azioni di remarketing.

Email Marketing e Automation 

Assicurati di offrire abbastanza valore aggiunto ai tuoi clienti. Come? Inviando offerte speciali, sconti dedicati, spedizione gratuita e altro ancora. Offrire valore aggiunto può aiutarti a differenziarti dai tuoi concorrenti e a incentivare i tuoi clienti a preferire il tuo sito web.

Consiglio degli esperti:

Le piattaforme di email marketing che noi consigliamo sono essenzialmente due: Mailchimp e Sendinblue. Entrambe permettono di creare messaggi di marketing personalizzati basati sui dati dei clienti, come il loro comportamento di acquisto, le loro preferenze e gli interessi. Ciò aumenta l’efficacia del marketing e migliora l’esperienza del cliente.

Con l’aiuto delle nostre strategie di marketing personalizzate potrai migliorare la visibilità del tuo e-commerce e aumentare le vendite. Non sai da dove partire per attuare questi consigli? Allora, contattaci per ottenere una consulenza gratuita e scoprire come possiamo aiutarti e far crescere il tuo business online!

Consiglio Bonus per la lettura di tutto l’articolo

Posizionati sui comparatori di Prezzi

Ecco 5 motivi per cui dovresti considerare l’utilizzo di Trova Prezzi: motore di ricerca di prodotti, che consente ai consumatori di confrontare i prezzi di diversi venditori online. 

  1. Incrementare la visibilità: Aggiungere i propri prodotti a Trovaprezzi.it può aumentare la visibilità del brand dell’ecommerce e portare un maggior traffico sul sito.
  2. Confrontare i prezzi: Trovaprezzi.it consente di confrontare i prezzi dei propri prodotti con quelli dei concorrenti in modo rapido e facile. Ciò può aiutare l’ecommerce a mantenere i propri prezzi competitivi e a prendere decisioni di pricing più performanti.
  3. Aumentare le vendite: I clienti che cercano su Trovaprezzi.it sono più intenzionati ad acquistare il prodotto, il che significa che l’e-commerce ha maggiori probabilità di convertire questi visitatori in clienti effettivi. 
  4. Sfruttare il remarketing: Il comparatore utilizza la tecnologia del remarketing per mostrare ai clienti gli annunci pubblicitari dei prodotti che hanno visualizzato. Ciò significa che i visitatori di Trovaprezzi, possono essere invogliati a tornare sul sito per completare l’acquisto.
  5. Migliorare la reputazione dell’azienda: Avere i propri prodotti presenti su Trovaprezzi.it può aumentare la fiducia dei clienti nell’ecommerce, poiché indica che l’azienda è disposta a confrontarsi con i propri concorrenti e a mostrare trasparenza riguardo ai propri prezzi. Ciò può migliorare la reputazione dell’azienda e la fedeltà dei clienti.

Hai bisogno di analizzare grazie a un supporto tecnico cosa non va nel tuo ecommerce? Clicca sul pulsante

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prepararsi a Google Analytics 4

Tre consigli indispensabili per il passaggio a GA4

Google ci pone di fronte a un nuovo modello di raccolta dati, una novità rispetto a Google Analytics Universal. Con Google Analytics 4, ora, si aprono nuove opportunità di analisi, con sistemi di monitoraggio e tracciamento differenti.

Ma quali sono i passi fondamentali per addentrarsi nel mondo di GA4? Cosa è necessario sapere e quali strumenti sono fondamentali prima di occuparsi del passaggio definitivo al nuovo strumento?

1) Effettuare il passaggio a GA4 il prima possibile

La data di termine per le funzionalità di raccolta dati di GA Universal è fissata per il momento al 1 Luglio 2023, salvo modifiche: dopodiché, sarà possibile solo consultare i dati elaborati in precedenza per un periodo di circa 6 mesi. Questo comporta la necessità di accumulare su Google Analytics 4 il maggior numero di dati, creando uno storico adeguato.

2) Individuare gli eventi che si ha intenzione di tracciare

GA4 ha un sistema di misurazione completamente diverso rispetto a GA Universal: tutto è identificato come un evento, a partire dalla visualizzazione di una pagina, concludendo con l’acquisto. 

Non tutti gli eventi hanno la stessa valenza. Esistono, infatti, diverse tipologie:

  • Eventi Standard: dopo aver installato GA4 , questi eventi verranno tracciati automaticamente, come click, file_download, session_start;
  • Eventi Avanzati: dopo averli abilitati dalle impostazioni di configurazione, verranno tracciati in automatico, come page_view, scroll, first_visit;
  • Eventi Consigliati: sono implementabili tramite codice o Google Tag Manager, ma hanno una struttura, una nomenclatura e una serie di parametri definiti da Google. In caso di ecommerce, oltre all’evento purchase, che quantifica le conversione avvenute, sono fondamentali anche altri eventi, precedenti a quest’ultimo, come add_to_cart (aggiunta di un prodotto al carrello) o begin_checkout (inizio del processo di pagamento di un acquisto);
  • Eventi Personalizzati: sono eventi che potrai definire e creare senza far riferimento a linee guida predefinite da Google.

Che il proprio sito web sia un ecommerce o rivolto alla lead generation, è fondamentale comprendere quali sono i passaggi di cui si vuole tener traccia: questi consentiranno di creare report personalizzati su GA4, utili per creare strategie ottimali. Inoltre, essere a conoscenza delle tipologie di eventi disponibili e comprendere quali aggiungere attraverso la personalizzazione consente di ottenere, in fase successiva, un monitoraggio più accurato e senza errori.

3) Affidati a Google Tag Manager

Tra i vari passaggi da effettuare, la configurazione di GA4 e degli eventi da tracciare può essere effettuata tramite lo strumento Google Tag Manager. Ciò generalmente non richiede l’intervento di uno sviluppatore, semplificando i settaggi della piattaforma di analisi: nonostante questo, però, è necessario che il proprio sito web possieda un Data Layer, che consente di gestire dati e condividere variabili con Tag Manager. Questo deve essere configurato seguendo le linee guida di Google, con la nomenclatura corretta. Per evitare errori di alcun tipo, è indispensabile affidarsi a un team specializzato. Successivamente, attraverso lo GTM, è possibile inserire tag per tracciare eventi, in base alle proprie necessità.

Per effettuare il passaggio a Google Analytics 4 puoi affidarti a un’agenzia specializzata in Web Analytics, capace di settare, leggere e interpretare i dati del tuo sito web in modo corretto e strategico.

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Black Friday 2021: potenziali strategie vincenti e difficoltà in vista

Questo non è sicuramente un Black Friday come tutti gli altri perché anticipa un Natale tra i più costosi di sempre per i consumatori. Ciò è confermato da Codacons che afferma la probabilità di un aumento di circa 1,4 miliardi di euro. Secondo una ricerca effettuata da Oracle Retail, il 39% dei connazionali ha già iniziato la corsa ai regali da mettere sotto l’albero. Un dato sicuramente importante riguarda il 13% degli stessi, che si dice disposto a pagare qualcosa in più per assicurarsi una consegna garantita.
Le piattaforme di vendita online di ogni settore, dalla più gettonata tecnologia al make up e homedecor, hanno attivato strategie di web marketing volte a rispondere a questa domanda natalizia in anticipo.
Il Black Friday diventa la prima opportunità utile per dare inizio all’acquisto dei regali natalizi risparmiando notevolmente.

Giocare d’anticipo

In questo periodo molto frenetico è essenziale per gli ecommerce costruire una strategia efficace e ben organizzata. La mossa vincente, e quasi scontata ormai, è un inizio anticipato del Black Friday, ormai conosciuto come Black Week. È frequente sentir parlare anche di Early Black Friday. A battere tutti gli ecommerce sul tempo è stato Amazon, che già dall’8 novembre ha avviato una politica di sconti anticipati.
Oltre alle offerte su tutte le categorie presenti sulla piattaforma, anche la sezione Warehouse è inclusa in questo Black Friday: Amazon ha scelto un 20% di ribasso per questa particolare tipologia di prodotti, usati, di seconda mano o con confezione aperta, che prevedono già prezzi più bassi rispetto alla media. Un mercato ancora poco conosciuto e sfruttato in Italia, ma con del grande potenziale, soprattutto per il fattore sostenibilità.
Ogni ecommerce che mira a raggiungere picchi di conversioni si organizza: la veste grafica del sito si adatta ai colori della settimana nera, con elementi aggiuntivi che mirano a spingere gli utenti verso la conclusione dei loro acquisti. Un esempio sono i banner di persuasione, che visualizzano messaggi come “il prodotto è in esaurimento” o “solo -numero articoli- disponibili, affrettati!”, o countdown per lo scadere della scontistica applicata al prodotto. Anche l’utilizzo di codici sconto a scadenza può aiutare l’ecommerce a convincere l’utente, soprattutto se la percentuale stabilita è molto alta.
Le strategie per il Black Friday, però, non si basano solo sulla costruzione del sito web per l’evento, ma anche su altre attività satelliti, con la stessa importanza. Tra le varie citabili spiccano le newsletter e le promozioni sui social network, i contatti più immediati con gli utenti.

Newsletter a tema

La newsletter spesso si adatta all’assetto grafico del sito web. Si opta per colori scuri, a richiamo del titolo Black Friday, scegliendo i prodotti su cui puntare per quella settimana. Le iniziative proposte sull’ecommerce si riflettono nei messaggi creati per gli utenti: vengono illustrate promozioni e scontistiche speciali in modo semplice, dedicate a categorie o singoli prodotti, rimandando a landing page più esplicative. L’obiettivo è il click sull’immagine o il messaggio di testo, che porterà il potenziale cliente sul sito, dove sono disposte una serie di azioni mirate a incentivare una sua conversione.

Il lavoro sui social

Facebook, Instagram, Tiktok e Pinterest, giocano un ruolo decisivo nella strategia commerciale attuata per il Black Friday. Sono piattaforme che, grazie all’attività di advertising mirata e di remarketing, riescono a raggiungere un bacino di utenti ampio garantendo molto spesso un numero notevole di conversioni e quindi un ritorno della spesa investita (ROI).
Escluderli dalla comunicazione è impensabile, sceglierli per il settore e soprattutto in base al target è un dovere che spetta ai social media manager, sempre pronti a guidare il cliente in un mercato saturo e inflazionato. Per tutti i settori, dalla tecnologia al food, arrivando al magico mondo della moda o dell’arredamento e design, le regole da seguire sono semplici:

  • immagini accattivanti;
  • poche parole (copy e grafiche intuitive);
  • scontistica chiara e definita;
  • codici sconto promozionali esclusivi per l’occasione;
  • scelta accurata delle CTA (call to action) dal “ricevi l’offerta” al “guarda di più”.

A fare da tres d’union un’unica parola Black Friday o Black Week. La stessa dicitura grafica deve condurre per mano l’utente che, cliccando sull’inserzione social viene dirottato nella landing del prodotto o pacchetto in promozione. Qui dovrà ritrovare banner o indicazioni stilisticamente in linea con quelle visualizzate sui social, e continuare così il suo processo d’acquisto.

La difficoltà nelle consegne

Una parte di coloro che sceglie di fare acquisti in questo periodo anticipa i regali di Natale, in modo tale da arrivare preparati. Si predilige l’acquisto di più regali in un’unica soluzione, o di carte regalo per ovviare ogni tipo di problema. Tutto ciò nasce dall’esigenza da parte dei consumatori di non doversi preoccupare per le tempistiche di consegna ed eventuali ritardi.
Dal Black Friday in poi diventa sempre più difficile riuscire a ricevere i propri acquisti per tempo. Ciò è dato da un sovraccarico di ordini da consegnare in primis, ma sicuramente anche dai vari scioperi nel settore logistico. Per i dipendenti delle aziende associate ai vari ecommerce, piccoli o grandi che siano, è un periodo che comporta una mole di lavoro enorme.
Proprio per questo le manifestazioni in momenti strategici, come quella del 26 novembre (giorno ufficiale del Black Friday) organizzata dai dipendenti delle aziende associate ad Assoespressi, colpiscono in modo significativo tutto il processo di consegna degli ordini effettuati negli ultimi giorni.
Anche la scarsità dei prodotti influisce molto sui vari ritardi, soprattutto per il settore tech che sta risentendo molto della mancanza di chip per i dispositivi e per il settore dell’editoria con la crisi della carta che peggiora di giorno in giorno.
Tutti gli utenti quindi puntano al Black Friday come opportunità per iniziare, se non concludere, la corsa ai regali natalizi, sfruttando le scontistiche eccezionali proposte. In questo modo, si spera di riuscire a giocare d’anticipo sui possibili ritardi. Diventa di vitale importanza la consegna puntuale, pagando anche più del prezzo standard, cercando di ovviare ogni tipo di problema.

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iPhone 11 è morto, evviva iPhone 12: la strategia multicanale di Socialware

I numeri sono il faro della nostra strategia. I numeri dicono che negli ultimi 12 mesi non c’è stato smartphone più venduto di iPhone 11. Arrivato sul mercato a settembre 2019, non ha avuto rivali in grado di impensierirlo. Apple ne ha consegnati 37,7 milioni solo nella prima parte del 2020 e oggi il prezzo medio si è anche nettamente abbassato. Lo scenario peggiore per il lancio di iPhone 12.
Gli smartphone Apple si vendono praticamente da soli. L’azienda di Cupertino ha creato una sorta di credo religioso spinto da campagne di comunicazione al limite della perfezione. Ci sono state delle eccezioni però. Celebre il caso dei modelli presentati nel 2018: iPhone XS e XS Max hanno messo a segno numeri molto bassi.
Questo è storicamente accaduto quando la generazione precedente ha realizzato un exploit. I modelli del 2018 sono stati preceduti da iPhone X, lo smartphone del decennale Apple. Il primo caratterizzato dal design senza cornici diventato oggi un’icona. Ecco perché il successo di iPhone 12 è tutt’altro che scontato, perché è stato preceduto da un prodotto che ha messo d’accordo tutti, dagli utenti meno esperti agli addetti ai lavori.

L’abbraccio alla piazza digitale

Ci piace pensare al mercato on-line come a una piazza digitale. L’obiettivo è quello di stringere in un abbraccio questa piazza. Nel caso di iPhone 12 il gol lo si raggiunge con un approccio multicanale, cucito addosso ai nostri clienti. Nei prossimi mesi vivranno la sfida di dover vendere uno smartphone tra i più costosi in un contesto di evidente crisi economica. Poca liquidità nelle mani di privati e imprese, che dovranno essere spinti all’acquisto con modalità differenti.

Le campagne Facebook

Uno dei canali da sfruttare è certamente Facebook. Le campagne attraverso il social network di Zuckerberg mettono a disposizione diversi strumenti. Considerando il contesto in cui iPhone 12 si trova a dover esprimere il proprio potenziale commerciale, abbiamo individuato quattro strade differenti:

  • le campagne conversione, realizzate per ottenere una vendita diretta del prodotto. Creiamo grafiche personalizzate, le accompagniamo a copy studiati per l’occasione e scegliamo platee diverse. Intercettiamo il pubblico generalista, essendo gli smartphone Apple popolari in praticamente qualsiasi segmento. Ma è interessante colpire anche gli appassionati del settore, che conoscono ogni minimo dettaglio di iPhone 12, che potrebbero essere i primi a non acquistarlo, ma tra i quali è possibile pescare soggetti disposti ad accaparrarsi le versioni più costose;
  • le campagne interazione, mirate a ottenere la più classica delle dinamiche win-win. Sfruttiamo articoli che trattano appositamente i temi caldi legati ad iPhone 12 e li pubblichiamo sui blog aziendali dei nostri clienti. In questa maniera intercettiamo il volume di traffico lato SEO, animiamo le pagine Facebook con sane discussioni tra utenti e spingiamo questi ultimi a transitare sugli e-commerce in questione;
  • le campagne brand like, pensate per aumentare la community. In questo caso sfruttiamo soprattutto le prime settimane di vendita di iPhone 12, durante le quali sono pochi gli e-commerce che lo hanno già a catalogo. La disponibilità immediata di un prodotto del genere aumenta notevolmente la brand reputation di un e-commerce ed è importante comunicarlo.

I blog aziendali

Parole d’ordine “piano editoriale”. Non è importante quanto si pubblica ma ciò che si pubblica. La nostra strategia di marketing per spingere iPhone 12 attraverso gli e-commerce dei nostri clienti è iniziata settimane prima della stessa presentazione. Successivamente siamo stati tempestivi nel realizzare un contenuto che ne spiegasse le novità, la sera stessa della conferenza d’annuncio di Apple. In questa maniera abbiamo intercettato il volume di traffico delle prime ore.
L’obiettivo per le prossime settimane è quello di accompagnare l’utente nella scelta attraverso dei focus. Ci concentreremo su specifiche funzionalità dello smartphone, sulle nuove colorazioni disponibili, sul netto cambio di design rispetto ai modelli precedenti. Argomenti che saranno oggetti di articoli sui blog aziendali e che vengono accuratamente selezionati attraverso un attento lavoro su keyword, query di ricerca e analisi dei risultati su Google Analytics.
Tutti questi articoli alimentano poi le campagne Facebook. Se da una parte il social network penalizza la reach organica del link esterni, dall’altra questa dinamica viene in buona parte bypassata dall’investimento economico. In questa maniera proponiamo al pubblico contenuti originali, informativi, che contribuiscono a migliorare la brand identity degli e-commerce.

Le grafiche personalizzate

È importante che tutto ciò che produciamo per ogni singolo cliente sia caratterizzato da una propria identità. I nostri grafici, social media manager e copywriter lavorano spalla a spalla al fine di perseguire una precisa coerenza visiva. Ogni singolo contenuto è accompagnato da immagini studiate per garantire all’e-commerce di turno la coerenza grafica necessaria a guadagnare autorevolezza agli occhi dei clienti e dei motori di ricerca.
È il prodotto però a fare la differenza. Nel caso di iPhone 12 il nostro obiettivo è quello di uniformare la parte grafica a quella pensata appositamente da Apple. Ombre, tonalità, accostamenti cromatici, elementi dell’azienda di Cupertino ormai entrati nell’immaginario collettivo. Intervenire in questa combinazione significherebbe snaturare l’immagine di un prodotto talmente mainstream da essere ormai identificato con il concetto stesso di smartphone.

Le campagne Google

Il percorso si chiude con i numeri, esattamente com’è iniziato. L’obiettivo finale è macinare vendite e dunque non si può prescindere dalle campagne Google. Il vantaggio, con questi strumenti, è di poter intercettare interessi oggettivi degli utenti sulla base delle loro ricerche. Le campagne ads vengono dunque costruite attorno ai singoli prodotti e, attraverso un’analisi SEO, ne abbiamo realizzate diverse nelle quali spingere iPhone 12:

  • le campagne shopping, in cui è cruciale essere sul pezzo in relazione alle nuove uscite sul mercato. Nelle settimane precedenti al lancio di iPhone 12, ci siamo concentrati soprattutto su iPhone 11, nella logica di spingere il più possibile le vendite delle unità a magazzino. Nel giorno stesso di disponibilità del nuovo modello, abbiamo orientato la strategia su di lui di concerto con il cliente, modulando i prezzi rispetto all’andamento generale del mercato e dei concorrenti;
  • le campagne remarketing, note anche come annunci di retargeting. L’obiettivo è raggiungere gli utenti che hanno già visitato gli e-commerce dei nostri clienti senza tuttavia aver completato una conversione, ovvero un’azione che può essere la compilazione di un modulo di contatto, il download di un file o, come nel caso di iPhone 12, l’acquisto di un prodotto. La logica è invitare all’acquisto i clienti che sono già fermi davanti alla nostra vetrina, incerti sul comprare o meno nel nostro negozio. Una comunicazione assolutamente sartoriale.

Lavoriamo infine a stretto contatto con i comparatori, strumenti che possono essere plasmati sulle specifiche esigenze dei clienti. Rimane fermo un punto: iPhone 12 è “veloce che è una meraviglia”, come recita l’Apple Store, ma occorre essere più veloci per intercettare le esigenze dei potenziali acquirenti.

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I consigli per un approccio formativo al digital marketing

Il mondo del digital marketing è notoriamente il “luogo” maggiormente soggetto ai mutamenti. Il motivo di queste evoluzioni, rapide e spesso inaspettate è dato da due fattori: la tecnologia e la società
Capire i processi che stanno alla base di queste due macro categorie vuol dire essere al passo, conoscere i bisogni e anticiparli, per creare strategie coerenti ed efficaci.

Partire dall’origine con Freud

Per tutti coloro che vogliono addentrarsi in questo mondo, che si parta da una formazione umanistica o scientifica, una prima doverosa lettura andrebbe sull’analisi della società. Approccio importante qualora non si abbia avuto modo di approfondire con sguardo analitico e storico, i processi sociali.
Il consiglio di lettura è “Psicologia delle masse e analisi dell’io” del 1921, il piccolo volume del padre della psicoanalisi. Il testo, una pietra miliare a livello sociologico, delinea gruppi sociali ampi e analizza i processi di massificazione di una società tardo-moderna, ma è essenzialmente profetico e di grande attualità.
Sigmund Freud ci permette oggi, di confrontare la sua società con la nostra, per capire come avvengono alcuni fenomeni di persuasione.
Resterete stupiti da quante analogie con la società contemporanea esistono, anche dopo quasi 100 anni!

Avere una storia da raccontare vuol dire avere un prodotto da vendere

Dalla televisione ai social, fino alla musica, siamo circondati da storie; tutti cercano una narrazione accattivante da mostrare al proprio pubblico, per emozionare e attivare leve persuasive che permetteranno di vendere un prodotto, veicolare un messaggio, presentare un servizio. Viviamo in uno storytelling perenne e nulla ci cattura se privo di un preciso intreccio e un’avvincente narrazione.
Nel web e offline, saper narrare è fondamentale, per questo una lettura interessante è il volume “Raccontare. Strategie e tecniche di storytelling” di Alessandro Perissinotto, docente all’Università di Torino e collaboratore di molti quotidiani nazionali. 
La parola storytelling è sicuramente diventata di dominio pubblico e come spesso avviene, l’abuso del termine può trovarsi dietro l’angolo. Questo volume infatti, mette un punto su cosa sia realmente il racconto, spiegando come la narrazione stia vivendo un nuovo rinascimento, grazie anche agli innumerevoli mezzi comunicativi a disposizione. 
Perissinotto scrive come lo storytelling, in forma audiovisiva, visiva o stampata, possa trasformarsi in uno strumento di “manipolazione” del pubblico a cui ci rivolgiamo. Quella che delinea lo scrittore, non è però una manipolazione negativa, ma è un modo di comunicare azionando le emozioni anche negli ambiti più inaspettati. 
Il fine reale di questo testo è fornire una visione oggettiva del fenomeno per poterlo applicare a diversi settori, non solo a quello della narrazione tradizionale. 
Tra i capitoli di “Raccontare” è possibile cogliere spunti interessanti su come descrivere un prodotto o un servizio anche se non esattamente emozionale; si tratta di una guida attenta per tutti coloro che si imbattono nel mondo della creazione di contenuti in un mare magnum di possibilità.

Una questione di marketing: gestire un Ecommerce

Arrivando al cuore del digital marketing, dopo aver analizzato gli aspetti trasversali, quali la complessità della società e le leve persuasive create con un racconto affascinante, siamo pronti ad addentrarci in un ambito più specifico e forse più concreto: come vendere un prodotto sul web e come gestire un Ecommerce?
Una domanda che di per sé porterebbe ad un fiume di risposte, per questo ci viene in aiuto l’Ecommerce manager Francesco Antonacci con la sua pubblicazione “Ecommerce marketing & vendite. Strumenti e strategie per vendere online” edito da Hoepli e già alla seconda edizione.
Grazie a questo testo, professionisti e non, possono comprendere come, anche in un mondo pieno di Ecommerce di ogni tipologia e dimensione, sia necessario (direi obbligatorio) creare una strategia adeguata con obiettivi misurabili e risultati tangibili
Con cura didascalica Francesco Antonacci risponde a molte domande: come creare un progetto di vendita online che funzioni realmente, scegliere gli interlocutori giusti e costruire un valido sistema di analisi volto ai risultati. 
Dall’analisi degli strumenti, alla gestione di contenuti, questo è un volume completo e adatto a tutti coloro che vogliono iniziare un percorso formativo, da freelance o in agenzia, nell’ambito della gestione Ecommerce, oppure per quella fetta di imprenditori che vogliono approcciarsi in modo consapevole alla vendita online dei loro prodotti. 

Formazione continua

Potremmo andare avanti ancora nell’elencare testi e professionalità che hanno reso il mondo del web un “luogo” più consapevole, ma la verità è che la formazione non si ferma mai, soprattutto nel digital marketing e le letture sono innumerevoli. Per questo consigliamo di frequentare i luoghi virtuali e fisici (pandemia permettendo) in cui nascono queste idee e dove si coltivano approcci nuovi. Infine il consiglio è di confrontarsi sempre, perché le evoluzioni, anche quelle digitali, partono da lì.