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Lo sviluppatore Firefox che vive e lavora in mare aperto: la storia straordinaria di Andrea

Vive in mare aperto da 4 anni e lavora da remoto per Firefox: la storia straordinaria di un giovane sviluppatore

Di origini Torinesi, a soli 35 anni ha già girato mezzo mondo ed è uno dei più giovani e promettenti sviluppatori del browser web di Mozilla

Si chiama Andrea, ha 35 anni ed è uno sviluppatore di Firefox, il browser web sviluppato da Mozilla. Amante dei viaggi e poco stimolato della monotonia della vita quotidiana, è un ragazzo alla ricerca di continue sensazioni che lo riportino al contatto con il mondo, con la natura, con il mare, con la vera essenza dell’uomo.
Così 4 anni fa con la sua barca a vela, di nome “Thembi“, che in italiano vuol dire “Andrà tutto bene” decide di fare delle valige, di portare con sé il suo computer, qualche vestito, tanti libri e due amici speciali, due gattini di nome Miciuli e Vili, e di girare il mondo.
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Un navigante per i naviganti, a tutti gli effetti. Si sposta di nazione in nazione, di continente in continente, fermandosi nelle tappe che desidera visitare e durante le quali continua a fare il suo lavoro da “remoto” e a farlo molto bene, tanto da riuscire ad ottimizzare il suo tempo da dedicare a Firefox, uno dei colossi dell’era di internet. Quando racconta la sua vita i commensali restano a bocca aperta, affascinati da quello che potrebbe sembrare un paradosso insormontabile : lavorare per migliorare il mondo delle connessioni virtuali e trascorrere la maggior parte del proprio tempo senza quelle stesse connessioni. Un navigante reale, lo ha definito qualcuno.
Quando resto troppo tempo in un posto sento il bisogno di partire. Non saprei spiegare bene cosa si prova. La cosa che però ho imparato è che in mare hai la possibilità di sperimentare davvero l’importanza delle cose davvero essenziali della vita : quando sei nell’oceano, da solo, di notte sotto le stelle ti rendi conto di quanto tu possa essere piccolo e di quanto ogni istante del tuo destino possa dipendere esclusivamente da te, dalle scelte che compirai, dalla direzione che deciderai di prendere . Di quanto possiamo essere piccoli rispetto all’universo, nel tempo che ci è concesso”.
Andrea è fidanzato da tanti anni, e tra una rotta e l’altra, riesce a coniugare il suo modo di vivere con l’amore, un amore in cui la qualità del tempo supera e prende il posto della quantità. In un modo digitale, in cui spesso si pensa che lavorare per il digitale possa significare necessariamente doverci vivere dentro 24 ore al giorno, Andrea sembra rappresentare una luce diversa: lavorare per un mondo sempre più connesso senza dimenticare la connessione forse più importante della nostra breve e intensa esistenza: quella con noi stessi.
 [Fonte foto http://thembi.me]
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Concorsi a premi su Facebook: come farli correttamente ed evitare le sanzioni

Concorsi a premi su Facebook: le regole da conoscere per fare i contest evitando le multe

Spesso i social media strategist si dilettano nel creare contest ad hoc per i propri clienti, con lo scopo di incrementare l’engagement e la brand awareness. Tuttavia non tutti sono a conoscenza delle norme specifiche che regolamentano i concorsi a premi e che, se non rispettate, possono portare a sanzioni salatissime.

Concorsi a premi: perché farli

I concorsi a premi sono un ottimo strumento per coinvolgere gli utenti in maniera semplice e diretta, se strutturati bene e con modalità creative e accattivanti.
I più comuni tra quelli utilizzati su Facebook sono sicuramente i contest fotografici, ma in rete è possibile rintracciare modalità molto diversificate tra di loro.

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Sempre più brand decidono infatti di investire in questa “call to action” con lo scopo di fidelizzare i propri clienti attraverso il meccanismo premiante. Tale meccanismo nell’ottica del marketing e del local marketing va a costituirsi come “valore aggiunto”: premiare gli utenti senza ottenere un benefit monetario diretto e immediato ma che nella maggior parte dei casi porterà, nel breve e nel lungo periodo, ad un ritorno in termini di acquisition. I brand che si “umanizzano”, diventando parlanti, è come se dicessero “per me sei importante anche quando non compri un prodotto”.

La normativa dei concorsi a premi

I contest seguono un doppio livello di normativa:

  • Quello dettato dalle norme generali di Facebook stesso (valido quindi in tutti gli stati del mondo)
  • Quello dettato dalla normativa legislativa di riferimento del proprio Paese

Non seguire questi dettami comporta il rischio di sanzioni, anche molto elevate.
Vediamoli insieme.

La normativa di Facebook

Facebook regolamenta le promozioni in maniera chiara, dettando pochi ma importanti avvertimenti

In prima istanza viene comunicato che il responsabile del rispetto delle normative nel corso della promozione è il gestore della Pagina in questione. Di particolare importanza risultano essere le seguenti specificazioni:

  •  I concorsi a premi su Facebook devono necessariamente includere una dichiarazione che solleva Facebook da ogni responsabilità
  •  Non è consentito utilizzare diciture come “condividi sul tuo diario per partecipare”, “metti il like e tagga i tuoi amici per partecipare”, etc.
  •  Il gestore della Pagina accetta di usare il nostro servizio per gestire la promozione a suo rischio esclusivo.

È importante ricordare che il regolamento di Facebook non tiene in considerazione la legislazione vigente nei singoli Stati. Pertanto occorre conoscere e rispettare le norme territoriali.

La normativa italiana sui concorsi a premi

In Italia a regolamentare i concorsi a premi è la legge DPR 430/2001, ben dettagliata e severa anche nel caso dei concorsi online.

Tra le avvertenze più significative ricordiamo:

Art.1 comma 3: […] I premi messi in palio sono consegnati agli aventi diritto entro il termine di sei mesi dalla conclusione della manifestazione o dalla data di richiesta dei premi stessi. Se il regolamento della manifestazione prevede termini di consegna inferiori a sei mesi, in caso di ritardo è data comunicazione agli interessati, mediante lettera raccomandata, dei motivi ostativi al sollecito adempimento dell’obbligazione […]

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Art.1 comma 5 […] La partecipazione ai concorsi e alle operazioni a premio è gratuita, salvo le ordinarie spese di spedizione o telefoniche necessarie ai fini della partecipazione stessa. È vietata la diretta maggiorazione del prezzo del prodotto o servizio promozionato […]

Normativa italiana e concorsi a premi: i casi senza obbligo di comunicazione

L’articolo 6 invece comunica le esclusioni, ossia i casi non considerati concorsi a premi, senza obbligo di comunicazione al ministero: […]a) i concorsi indetti per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche, nonché per la presentazione di progetti o studi in ambito commerciale o industriale, nei quali il conferimento del premio all’autore dell’opera prescelta ha carattere di corrispettivo di prestazione d’opera o rappresenta il riconoscimento del merito personale o un titolo d’incoraggiamento nell’interesse della collettività; b) le manifestazioni nelle quali è prevista l’assegnazione di premi da parte di emittenti radiotelevisive a spettatori presenti esclusivamente nei luoghi ove si svolgono le manifestazioni stesse, sempreché l’iniziativa non sia svolta per promozionare prodotti o servizi di altre imprese; per le emittenti radiofoniche si considerano presenti alle manifestazioni anche gli ascoltatori che intervengono alle stesse attraverso collegamento radiofonico, ovvero qualsivoglia altro collegamento a distanza; […] c) le operazioni a premio con offerta di premi o regali costituiti da sconti sul prezzo dei prodotti e dei servizi dello stesso genere di quelli acquistati o da sconti su un prodotto o servizio di genere diverso rispetto a quello acquistato, a condizione che gli sconti non siano offerti al fine di promozionare quest’ultimo, o da quantità aggiuntive di prodotti dello stesso genere; d) le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore, sempreché la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall’entità delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate; e) le manifestazioni nelle quali i premi sono destinati a favore di enti od istituzioni di carattere pubblico o che abbiano finalità eminentemente sociali o benefiche.

concorsi a premio regole

Fatto salvo per i casi indicati dall’art. 6, ogni concorso deve essere comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico. Le sanzioni per un concorso a premi irregolare varia da una a tre volte l’ammontare dell’imposta sul valore aggiunto dovuta sul montepremi e comunque non inferiore a € 2.582,28

Concorsi a premi: contatti utili per inoltrare le comunicazioni

È possibile inoltrare il modulo di richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico collegandosi alla piattaforma  entro 15 giorni antecedenti la data di inizio del concorso, allegando i documenti richiesti. La comunicazione va trasmessa al Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale mercato, concorrenza, consumatore, vigilanza e normativa tecnica Divisione XIX – Manifestazioni a premio. L’inoltro può essere effettuato esclusivamente tramite il servizio telematico Prema on-line, attivo sul dominio www.impresa.gov.it  

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere una email all’indirizzo m.premioinfo@mise.gov.it

Infine sul sito del ministero è anche disponibile un elenco con i contatti telefonici utili