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Esperienza Interattiva Facebook: la guida

Cosa sono le esperienze interattive e quali aziende dovrebbero utilizzarle?

L’esperienza interattiva personalizzata è un formato pubblicitario Full Screen ottimizzato per mobile, che si apre quando gli utenti interagiscono con l’inserzione. Precedentemente erano chiamati Canvas Ads, ma nella sostanza le funzioni rimangono le stesse: si tratta di un formato pubblicitario verticale e a schermo intero che consente agli utenti di vivere un’esperienza più coinvolgente e dinamica.

Dopo aver cliccato sull’anteprima, l’utente visualizza l’esperienza interattiva, che ha come scopo principale quello far evidenziare i prodotti o i servizi del brand. La particolarità di questo formato è che invece di offrire agli utenti un annuncio statico, attira gli utenti con un formato coinvolgente. In altre parole, questa esperienza, per l’appunto interattiva, aiuta a dar vita ai prodotti.

Indice:

Come creare le esperienze interattive su Facebook?

Per la creazione di un’esperienza interattiva personalizzata è necessario accedere al tuo Business Manager e seguire questi passaggi:

  1. Accedi Gestione Inserzioni
  2. Clicca su Inserzioni
  3. Clicca su +Crea
  4. Scegli un obiettivo compatibile con l’inserzione: ad esempio Traffico o Conversioni. Assegna un nome alla tua campagna e clicca su Continua.
  5. Scegli pubblico, budget e programmazione dell’inserzione e clicca su Continua.
  6. Seleziona il formato pubblicitario: carosello, immagine singola, video singolo, slideshow o raccolta.

Selezionando il formato raccolta, selezioni automaticamente l’esperienza interattiva a schermo intero e potresti saltare il passaggio successivo.

Formato Raccolta

  • Seleziona la casella Aggiungi un’esperienza interattiva.
  • Clicca su Crea un’esperienza interattiva personalizzata.
  • Assegna un nome alla tua esperienza istantanea, seleziona i componenti che desideri aggiungere e come adattarli a uno schermo mobile e clicca su Salva.
  • Puoi vedere le tue esperienze interattive in anteprima sui tuoi dispositivi mobili. Ti basterà selezionare Anteprima su Facebook, Anteprima su Instagram o Condividi.
  • Clicca su Fine.

I formati disponibili per le esperienze interattive

A prima vista configurare questo formato può sembrare complicato. Un buon punto di partenza per chi si approccia per le prime volte alle esperienze interattive è l’utilizzo dei modelli: Facebook mette a disposizione dei modelli pre impostati e pronti per l’uso, a cui sarà necessario solo aggiungere i propri contenuti. A seconda dell’obiettivo è possibile scegliere tra diversi layout:

  • Vendi prodotti (senza catalogo). In questo modo, questo formato è ideale per i rivenditori di e-commerce in quanto crea una nuova esperienza di acquisto. L’impostazione di questo formato è infatti molto simile a quella di un catalogo: mostra le immagini in una griglia e consente alle persone di sfogliare più prodotti in un unico posto. È possibile aggiungere un video in anteprima, seguito da una raccolta di prodotti che l’utente può scorrere.
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Esperienza interattiva Facebook – Vendi Prodotti (Senza Catalogo)
  • Storia: offre gli utenti una visione più coinvolgente del brand, del prodotto o del servizio. È incentrato sui video, ma non solo, ed è ideale per una grande varietà di settori, o comunque per tutti i brand che hanno una storia da raccontare. Per dirlo con parole semplici, è il formato più idoneo per lo storytelling aziendale.
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Esperienza interattiva Facebook – Storia
  • Acquisizione clienti: è il formato progettato come una mini landing page, con una call to action chiara e precisa, sia essa un download o un click per ulteriori informazioni che rimanda al sito mobile dell’inserzionista.
Esperienza interattiva Facebook - Acquisizione clienti
Esperienza interattiva Facebook – Acquisizione clienti

L’unico inconveniente che riguarda questi modelli è la mancanza di versatilità. Ogni sezione è pre impostata ( per esempio l’immagine di copertina, il pulsante) il che significa che non p possibile spostarli o eliminarli. Pertanto, se i modelli non soddisfano le tue esigenze dovrai procedere con la creazione di un’esperienza interattiva personalizzata, che ti permetta di aggiungere i componenti che vuoi: pulsante, carosello, foto, blocco di testo, video, strumenti di localizzazione dei punti vendita, insieme di prodotti).

Esperienza interattiva Personalizzata

Gli obiettivi pubblicitari

Un altro aspetto interessante riguarda gli obiettivi di marketing della campagna che stai attuando. Quasi tutti gli obiettivi possono essere associati a questo formato. Nello specifico:

  • Traffico: per invitare l’utente a visualizzare il sito web, quindi molto utile per promuovere articoli o app.
  • Notorietà del brand: utile per i brand che vogliono farsi conoscere
  • Copertura: obiettivo che massimizza il numero di persone che visualizzano l’inserzione. Utile a chi è in cerca di visibilità.
  • Interazione: promuove Mi Piace, condivisioni, commenti dei follower 
  • Conversioni: utile a coloro che vogliono promuovere un’azione finale: download, iscrizione, acquisto
  • Visualizzazione del Video: ideale per promuovere tramite il coinvolgimento del video.
  • Traffico nel punto vendita: incoraggia gli utenti a visualizzare lo store fisico.
  • Installazioni dell’App: invia il traffico nell’app store.

Best Practice per perfezionare l’esperienza interattiva

A chi è rivolto questo formato pubblicitario? Sicuramente all’Ecommerce, ma non solo. Trattandosi di un formato altamente visivo consente una fruizione più coinvolgente del contenuto social si presta molto bene alla vendita e in generale alla presentazione del brand in quanto permette di approfondire le informazioni sui prodotti o i servizi promossi. La chiave, come sempre è trovare un modo per coinvolgere il target a cui si è rivolti.

A tal proposito, ecco alcune Best Practice per migliorare questo formato pubblicitario:

  • Scegli saggiamente la creatività iniziale dell’annuncio (quella visibile nel newsfeed) Per essere invogliati a curiosare nella versione espansa dell’annuncio è necessario che gli utenti siano attratti da una grafica, un video interessanti.
  • Utilizza immagini o video di alta qualità
  • Racconta una storia: non caricare foto e video casuali. Al contrario fai emergere i valori fondamentali della tua attività, del tuo prodotto e rendilo semplice da comprendere per i tuoi clienti.
  • Progetta un percorso chiaro per gli utenti: inserisci Call to Action per indirizzarli.

Conclusioni: questo formato fa per te?

Come già detto, il formato si presta perfettamente allo storytelling e alla presentazione del catalogo. Qualora il tuo obiettivo sia presentare un servizio, far conoscere il tuo brand, o i prodotti del tuo E-commerce, la risposta è decisamente positiva. Chiaramente, a determinare il successo di questo formato vi è la qualità delle immagini o del video, a cui dovrai prestare attenzione. Sono inoltre completamente personalizzabili, possono contenere contemporaneamente video, foto, testi, cataloghi di prodotti e per questo motivo riescono ad avere un notevole impatto sugli utenti e risultare più efficaci di un formato statico.

Hai già iniziato ad usare le esperienze interattive? La ritieni una strategia vincente per far conoscere il tuo brand o i tuoi prodotti? condividi la tua opinione sulle nei commenti!

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Come implementare la tua campagna Advertising su Facebook in 6 step

Come implementare la tua campagna Advertising su Facebook in 6 step

Impostare una campagna di Facebook Advertising seguendo pochi passaggi, semplici ma efficaci

Facebook ha convinto ormai anche i più scettici. Sempre più utenti che vedono Facebook come un mercato sociale (1,8 Miliardi di interazioni l’ora) a cui dedicare (gran)parte del budget aziendale con l’obiettivo di promuovere il proprio Brand e per produrre vendite. La crescita delle attività legate a Facebook Advertising, e dunque a pagamento, parallela al calo registrato dalla ricerca organica si spiega in pochi dati:
  • Le Ads di Facebook portano alle Fan Page circa il 77% di fans in più rispetto alle Fan Page che non le utilizzano;
  • Le Ads di Facebook generano circa il 96% di click in più alla voce Engagement;
  • Le Ads di Facebook generano circa il 126% di impressions in più alle fan Page e ben il 225% in più ai singoli Post.
Questo spiega perché sempre più aziende e professionisti scelgono di diversificare il budget utilizzando anche le inserzioni di Facebook.

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6  Step da considerare per la creazione di inserzioni Facebook efficaci

1. Non utilizziamo Facebook Pixel? Forse ci stiamo perdendo gran parte del divertimento

Dopo aver preso un minimo di dimestichezza con Facebook Business Manager, lo step più importante da compiere è quello di installare e utilizzare Facebook Pixel. Grazie a Google Tag Manager implementare Facebook Pixel sul nostro sito web e tracciare le conversioni provenienti dal social network è oggi più semplice. Tracciare ed analizzare le conversioni operate dal traffico proveniente da Facebook rende il ‘gioco’ più divertente. Ciò non solo ci consente di avere il polso reale del nostro operato su Facebook, ma ci fornisce anche dati utili ad ottimizzare le inserzioni future rifinite sul comportamento degli utenti.

2. Come creare i nostri Pubblici Target per le campagne di Advertising

Crearci dei pubblici Target prima di avviare campagne di advertising ci consente di fare Remarketing con coloro che già ci conoscono, hanno già contatti con noi o hanno già acquistato un nostro prodotto. Le Custom Audience ci permettono infatti di mostrare i nostri annunci a 3 gruppi di persone:
    • Coloro che hanno visitato il sito web
    • La nostra lista clienti
    • Coloro che utilizzano o hanno scaricato la nostra app
Ottenere risultati da un pubblico che già ci conosce o, meglio, che è già fidelizzato, sarà di sicuro un’operazione che porterà più risultati. E in questo Facebook Pixel ci aiuta moltissimo.

3. Creare campagne con macro-obiettivo “Conversione”

Le campagne impostate sulla “Conversione” hanno come obiettivo quello comunicare con gli utenti di Facebook più propensi a rispondere positivamente alle azioni richieste all’interno del nostro sito web. Le conversioni da impostare, e dunque gli obiettivi, possono essere di varie tipologie. Possiamo porci come obiettivo quello di richiamare l’utente ad effettuare un acquisto, a compilare un modulo, a rilasciarci dei dati utili, ad iscriversi ad un determinato servizio o a scaricare un determinato contenuto. Inoltre, gli obiettivi raggiunti possono anche svelarci degli elementi comportamentali determinanti per la creazione di futuri pubblici di remarketing: sapendo il termine più ricercato sul nostro sito potremmo ad esempio creare pubblici di interesse ad hoc, a cui poi poter inviare determinate informazioni.

4. Creare campagne con macro-obiettivo “Considerazione”

Le campagne impostate sull’obiettivo “Considerazione” sono in genere le campagne più utilizzate per 2 semplici motivi. Il può banale dei motivi, ma non certo da trascurare, consiste nel fatto che gli utenti sui social network sono più propensi all’interazione. Di sicuro è interessante sapere anche che i micro-obiettivi associati a questa tipologia di campagna risultano essere i più trasversali:
    • Possiamo porci come obiettivo quello di avere maggior Traffico sui nostri canali;
    • Possiamo ambire a creare più viralità attraverso l’Interazione e coinvolgendo un pubblico più propenso a farlo;
    • Ambire ad un pubblico più propenso a Scaricare una nostra App o a visualizzare un nostro video;
    • Entrare in contatto con utenti più propensi a contattarci e chiederci informazioni via Facebook Messenger;
    • Possiamo porci come obiettivo quello di fare Lead Generation, e dunque acquisire contatti e nuovi Lead.
Quest’ultima, la campagne di acquisizione contatti, è tra quelle che sicuramente desta maggior interesse per la sua efficacia. Di facile impostazione, grazie alla Lead generation campaign possiamo proporre un vero contact form agli utenti di Facebook in cambio di un e-book, un coupon sconto o ingresso omaggio da scaricare.

5.Pubblici Target per comportamento, interessi, dati demografici

Impostato l’obiettivo a livello di campagna, l’impostazione del gruppo di inserzioni ci permette di definire con precisione il nostro Pubblico Target, il budget da dedicare all’intera campagna di inserzioni e il posizionamento delle nostre inserzioni all’interno di Facebook, Instagram e altri network associati al ‘Mondo Zuckerberg’. Settare al meglio i gruppi di inserzioni sulle caratteristiche dei pubblici target è la fase più importante tra tutte le operazioni di impostazione. Facebook lo sa bene e ci mette a disposizione una serie di tools e parametri per restringere al meglio l’audience di nostro interesse. Possiamo restringere il campo d’azione delle nostre inserzioni in base al Comportamento degli Utenti. Infatti grazie al Behavior Targeting di Facebook le nostre campagne raggiungeranno le persone in base agli acquisti fatti in passato, le intenzioni d’acquisto, l’utilizzo dei devices, i loro gusti e le loro caratteristiche comportamentali. “Ci rivolgiamo a coloro che guidano un auto o una moto?“ “Viaggiano spesso o una volta all’anno?” “Sono propensi agli acquisti online o preferiscono la cara vecchia bottega di quartiere?” La selezione della nostra audience può avvenire anche in base agli Interessi degli Utenti presenti su Facebook. L’Interest Targeting infatti, ci consente di raggiungere un pubblico sulla base dei loro interessi che Facebook è in grado di carpire, come ad esempio le attività svolte, gli hobby, le pagine di interesse e gli argomenti di interesse degli utenti. “Amano il mondo del business o l’arte?” “A questa ragazza piace fare shopping per sé stessa o per suo figlio?” “Amano il fitness o l’arte culinaria?” Selezionare il nostro pubblico anche in base ai Dati demografici è basilare per qualsiasi tipo di campagna digitale. Non possiamo proporre ricambi per auto di alta gamma ad un 17enne che si trova a Berlino per motivi studenteschi. In questo ambito, Facebook ci fornisce una serie di opzioni veramente interessanti. Possiamo restringere il nostro raggio d’azione individuando audience in base all’età, location di residenza o di permanenza, lingua parlata, relazioni personali, tipologia di lavoro, origine etnica ecc. “Possiamo proporre un pacco di orecchiette pugliesi da acquistare online ad un adulto single che vive a Milano per lavoro ma che è nato e ha sempre vissuto in Puglia?” Incrociando dati demografici, interessi e caratteristiche comportamentali abbiamo la possibilità di definire al meglio il nostro pubblico.

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6. Creatività e caroselli

L’ultimo step prima di lanciare la nostra campagna consiste nella creazione dell’inserzione, definendo il formato, il Copy, le immagini e guarnendo tutto con una buona dose di creatività. Soffermandoci sulla scelta del formato, il Carosello di Facebook è uno dei formati che racchiude in se quasi tutto ciò che un inserzionista può chiedere. I contenuti visuali impreziositi da un buon storytelling sono i due ingredienti che ogni annuncio dovrebbe avere, ebbene le Carousel Ads riescono a combinare questi due elementi in maniera davvero efficace Attraverso un’inserzione in formato Carosello possiamo
  • Dettagliare le caratteristiche principali del nostro prodotto (o un’intera linea di prodotti)
  • Dare visibilità al nostro Brand
  • Mettere in risalto la promozione in atto
  • Possiamo comporre un’inserzione completa di copy, immagini ‘scrollabili’ e molto mobile-friendly (fino a 10), Titolo e didascalie per ogni immagine o video, link per ogni immagine o video (c’è da sbizzarrirsi!), Call to action in evidenza.
Serve altro?

Hai qualche domanda? Scrivici!

Desideri approfondire qualche argomento relativo all’utilizzo delle Facebook Ads e i vari strumenti messi a disposizione per le aziende? Commenta pure.
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Promuovi la tua attività su Facebook? Ecco 4 buoni motivi per cui dovresti utilizzare Facebook Business Manager

Promuovi la tua attività su Facebook?

Ecco almeno 4 buoni motivi per cui dovresti utilizzare Facebook Business Manager

Tra le varie opinioni che aleggiano sull’efficacia di promuovere la propria attività su Facebook ormai se ne sono sentite tante. Complici le nuove restrizioni in ambito news feed e il conseguente calo della reach organica, alcuni “esperti” sostengono che promuovere la propria attività attraverso una fan page di Facebook non abbia più tanto senso. Mi trovo personalmente in disaccordo con tale corrente di pensiero. Trovo, al contrario, che Facebook continui a rappresentare il miglior social network orientato alla promozione di attività commerciali, grazie anche a strumenti quali Facebook Business Manager, strumento utile a gestire le Fan Page aziendali in maniera più professionale. Che argomenti tratteremo all’interno di questo articolo:
  • Perché è così importante fare Business su Facebook
  • Perché è importante investire (anche) in Facebook Ads
  • Come rendere la propria Fan Page più efficace
  • Lo strumento di monitoraggio su Facebook

1. Più autorevolezza agli occhi di ormai 1,8 Miliardi di potenziali acquirenti

1,8 Miliardi di utenti. Questa cifra potrebbe bastare per spiegare le potenzialità di Facebook. E considerando che le opportunità di fare business aumentano in maniera direttamente proporzionale all’autorevolezza della nostra azienda, capiamo bene quanto possa essere determinante rendere il nostro brand ben visibile e con una buona reputazione agli occhi di un’utenza in target anche su Facebook. Facebook Business Manager è lo strumento di Facebook che ci aiuta a gestire la nostra Fan Page Aziendale in maniera professionale dandoci la possibilità di gestire campagne da un account pubblicitario verso un pubblico target ben delineato; ci dà la possibilità collegare le fatture e altra documentazione al nostro profilo aziendale; abbiamo la possibilità inoltre di gestire più fan page di varie aziende attraverso un unico account. Creare un account Business Manager per la propria azienda o per l’azienda per cui gestiamo gli annunci pubblicitari, è semplice e completamente gratuito.

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2. Ecco perché dovreste spendere almeno 1 euro al giorno in Annunci Facebook

Con l’evoluzione delle funzionalità e strumenti di Facebook, promuovere la propria attività utilizzando gli Annunci Facebook è un’attività fortemente raccomandata per accrescere la propria Business Awareness sia in ambito B2B che B2C. Ecco perché: • Le Ads sono in grado di raggiungere un audience più ampia rispetto alla radio e la TV, agendo in qualsiasi paese • L’audience raggiunto è inoltre più specifico e non generico • Utilizzando Business Manager, disponiamo di uno strumento altamente sofisticato per la creazione di pubblici target, quasi alla pari di Google AdWords • Possiamo spendere anche appena 1 euro al giorno • Il costo per 1000 impressions tra gli strumenti di comunicazione è il più basso di sempre. Ovvero poco più di 21 cent per 1000 impressions, solo l’1% della media costi tramite TV. • E’ la maniera più immediata per poter raggiungere degli obiettivi a medio-breve termine ed è utile come attività legata al Local Marketing Non è uno scherzo

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Sappiamo che è quasi impossibile vendere il proprio prodotto a chi non è neanche a conoscenza dell’esistenza del prodotto stesso. Con appena 1 euro giornaliero un’azienda è in grado di raggiunge mediamente 4000 utenti che non avrebbe mai comunque raggiunto. Rinuncereste a più Awareness rispetto ai competitors per un “risparmio” di 30 euro mensili? Non credo.

3. Non solo Likes, ma più leads e campagne intelligenti

La maggior parte delle aziende hanno “scoperto” solo di recente le enormi potenzialità di fare business attraverso Facebook: “Oggi basta essere presenti su Facebook” (cit.). E’ Vero, ma bisogna focalizzarsi sul modo più efficace per fare anche business sul social network. Oggi non è più sufficiente avere una Fan Page “caccia-like” e delle esperienze da raccontare bene, ormai Facebook offre anche degli strumenti utili ad od ottenere più Leads e traffico da veicolare sul proprio sito. Le attività fondamentali in tal senso diventano essenzialmente due: gestire una pagina capace di generare Lead e ottimizzare gli annunci pubblicitari su Facebook. Come anticipato in un altro nostro recente articolo, la Fan page diventa il nostro biglietto da visita (uno dei tanti di cui disporre online), la vetrina del nostro shop ricco di contenuti testuali, immagini, ma anche offerte, prodotti e promozioni. Avendo come riferimento il nostro SEO playbook, ottimizzare ogni pagina, link, immagine, tab ed informazione della nostra pagina aziendale ci permetterebbe non solo di ottenere Like (a nessuno piace avere meno like della concorrenza, sia chiaro) ma anche di gestire uno strumento efficace per la nostra Lead generation. Ancora più interessante (tanto da meritare un capitolo a parte) risulta essere l’ottimizzazione delle Ads attraverso Facebook Business Manager, utilizzando strumenti quali Power Editor o l’Account pubblicitario. Grazie a Facebook Business Manager avremo la possibilità di ottimizzare al massimo le nostre campagne di advertising su Facebook, indirizzando gli annunci verso pubblici ben definiti e focalizzandoci sugli obiettivi prioritari dell’azienda. Riguardo questi ultimi, la cosa fondamentale è sempre quella di avere ben a mente il reale obiettivo per cui si sta costruendo un annuncio. E’ il primo passo per iniziare a costruire Ads utili al nostro business. In questo gli strumenti presenti nel Business Manager ci semplificano la vita, indirizzandoci già verso tre macro obiettivi
  • Awareness, con l’obiettivo di promuovere il proprio brand e massimizzare le impressions sui contenuti pubblicati;
  • Consideration con diversi micro obiettivi orientati più all’interazione degli utenti sui contenuti pubblicati;
  • Conversion con l’obiettivo di portare l’utenza a completare delle azioni su sito/i web.

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4. Facebook insights, grafici accurati e semplici

Facebook Insights è uno degli tra i più interessanti tra quelli recentemente rinnovati dal social network fondato da Mark Zuckerberg. Ciò che trovo estremamente positivo di questo strumento è la semplicità con la quale chiunque, anche i meno avvezzi, possono leggere dati e performance della propria pagina aziendale. Già la schermata di Overview viene data una buona panoramica sulle performance dei post pubblicati in un intervallo temporale che va dagli ultimi 7 agli ultimi 28 giorni. Tra tutti i tab proposti in panoramica, quelli che trovo molto interessanti sono i tab relativi alle Azioni complessive sulla pagina, ai Likes, alle Interazioni coi post e quello relativo alle persone che seguono la pagina. Tutti riportano un grafico con i volumi e trend relativi all’engagement generato dai contenuti organici e a pagamento. Naturalmente ogni report completo può essere scaricato attraverso un semplice click. Subito dopo, la pagina di Overview propone una tabella molto pratica sulla Reach dei 5 post più recenti con i dati relativi alla copertura organica e a pagamento, le interazioni complessive e i click sul post.

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Naturalmente per avere il polso reale delle performance è sempre meglio approfondire andando fare “digging” all’interno delle sezioni principali di Facebook Insights, come quelle relative alle Visualizzazioni, ai Dati delle persone che hanno interagito con la pagina o col Negozio associato alla Pagina.

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Creare Facebook Canvas: il tutorial definitivo

Creare Facebook Canvas: il tutorial definitivo

Abbiamo creato una guida per capire come sfruttare il formato Facebook Canvas e le sue potenzialità, davvero uniche rispetto a tutti i tipi di contenuti disponibili per le fan page. Spiegheremo passo dopo passo come pubblicare un Canvas su una fan page e come usarli in una campagna pubblicitaria su Facebook, con alcuni esempi di Canvas dei brand che li hanno utilizzati in modo creativo. Per spiegare cos’è Facebook Canvas potremmo dire che sono come dei mini-siti creati dalla combinazione di tutti i formati disponibili in una sola pagina. Più un’esclusiva opzione sulle foto.

Originariamente sono stati definiti da Facebook come un’esperienza immersiva perché capace di allargarsi a schermo su smartphone e tablet. L’anteprima dei Facebook Canvas nella news feed ricalca il layout di un link con anteprima foto e titolo del link. Le persone che aprono un’inserzione o un post con un Canvas possono interagire con i contenuti toccando, inclinando e scorrendo lo schermo a una velocità maggiore della normale navigazione da mobile. Questo perché il Canvas conserva i dati dei contenuti in modo da caricarli e mostrarli più velocemente in una user experience guidata.
Ad esempio è possibile scorrere lateralmente con il dito per guardare un carosello di immagini o prodotti, oppure inclinare lo schermo per scoprire una foto panoramica. Possiamo dire nessun post cattura l’attenzione più di un Facebook Canvas.

Cerchiamo allora di capire come funziona un Canvas per iniziare subito ad usarlo su Facebook!



Come creare un Facebook Canvas da zero

In questo tutorial vedremo esclusivamente la procedura per creare un Facebook Canvas, quali sono le differenze e come inserire gli elementi di cui è composto con specifiche per testi, video e foto. Capiremo come ottimizzare gli elementi mostrati nell’anteprima e come salvare il Canvas per lavorarci in un secondo momento. Infine arriveremo fino alla pubblicazione del Facebook Canvas sia come post che come inserzione pubblicitaria

1 – Accedi allo Strumento per la creazione di Canvas

2 – Seleziona le impostazioni di base del Facebook Canvas

3 – Crea il Facebook Canvas 

4 – Ottimizza l’anteprima del Canvas su Facebook

5 – Salva o modifica il Facebook Canvas

6 – Pubblica il Canvas come post

1. Accedi allo Strumento di Facebook per la creazione di Canvas

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Si può accedere alla schermata di creazione dei Facebook Canvas in diversi modi, ma se vuoi pubblicarlo come post della pagina ti consiglio di seguire questi due

  • Accedi alla pagina Facebook > nello strumento per la creazione di post clicca sul menu a discesa Condividi foto o video > scegli Crea un’unità Canvas > Clicca su per aprire lo strumento per la creazione di Canvas.
  • Accedi al pannello Strumenti di pubblicazione della pagina Facebook > dal menù in basso a sinistra seleziona Canvas > clicca su Crea

Si può creare un nuovo Canvas direttamente per una campagna pubblicitaria con Gestione Inserzioni e Power Editor. Non tutti gli obiettivi supportano il formato Canvas ma solo : traffico, installazioni dell’app, notorietà della marca, copertura, interazione, conversioni e visualizzazioni del video.

  • Accedi a Gestione inserzioni > Clicca su Crea inserzione > Assegna un nome alla tua campagna e clicca su Continua > Scegli pubblico, budget e programmazione per la tua inserzione > Nella sezione Formato, scegli Canvas > Nella sezione Pagina e link clicca su
  • Accedi a Power Editor > Al livello del gruppo di inserzioni, sotto “Crea un’inserzione”, scegli Inserzione con un’immagine o un video > Nella sezione “Destinazione”, scegli Canvas > Clicca su
    Comparirà la schermata dello strumento per la creazione di Canvas. Per creare un nuovo Canvas seleziona Apri un’unità Canvas vuota oppure esplora le altre opzioni prima di iniziare.

2. Seleziona le impostazioni di base del Facebook Canvas

Dai un nome al Facebook Canvas per differenziarlo dalle altre unità, come se fosse il nome di un file. Serve solo come riferimento per te e non sarà visibile alle persone che visualizzeranno l’inserzione o il post. Nelle impostazioni puoi scegliere un tema di sfondo personalizzato e anche la percentuale di l’opacità che intendi dargli. Sarà il background sui cui unire i diversi elementi a tua disposizione. Infine puoi selezione un’interessante opzione che consente alle persone che raggiungono la fine del Canvas di continuare a passare il dito per aprire il link finale, se decidi di metterlo.

Ricorda che puoi salvare o visualizzare il Facebook Canvas in ogni momento dalle opzioni in alto a destra nello strumento della creazione di Canvas. Ricorda di selezionare Salva se vuoi continuare a lavorare sul Canvas in seguito, non Fine. Selezionando le opzioni Anteprima e Condividi Facebook invierà una notifica al tuo profilo personale o a quello delle persone con cui vuoi condividerlo così da poter guardare il Canvas direttamente dai dispositivi.

3. Crea il Facebook Canvas con gli elementi disponibili

L’incredibile potere narrativo dei Facebook Canvas dipende dalla possibilità di combinare tutti i formati di post disponibili su Facebook. Vediamo insieme gli elementi disponibili nel dettaglio:

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    • Titolo: è l’intestazione del Canvas. Puoi caricare una foto o un logo con dimensione massima 882 x 66 pixel, preferibilmente in formato transparent .png. Se l’immagine non corrisponde alla larghezza dello schermo, puoi selezionare un colore di sfondo per riempire lo spazio vuoto
    • Blocco testo: 500 caratteri con inedite possibilità di editing applicabili all’intero blocco di testo del Canvas, non alle singole parole. Si può personalizzare la dimensione e lo stile del font, il colore, lo stile, e anche l’allineamento del testo.
    • Foto: ci possono essere fino a 20 foto in unico Canvas, e c’è davvero da divertirsi. Per caricare una semplice foto con link seleziona il layout Adatta alla larghezza selezionato per default. Per questa opzione è raccomandata una proporzione 1.9:1 e una dimensione di 1200 x 628 pixel.  Le vere chicche sono le opzioni Adatta alla larghezza e Adatta all’altezza, vediamole nel dettaglio:
        •  – Con Adatta alla larghezza o Tocca per espandere chi vede la foto può zoommare o ridimensionare l’immagine semplicemente aprendo o chiudendo le dita sullo schermo. Per ottenere questo effetto la foto dovrebbe avere una dimensione ottimale di 1080 pixel, ma se è più grande chi la vede potrà sia espanderla che inclinare il dispositivo per la visualizzazione panoramica (vedi di seguito).
        • – Con Adatta all’altezza o Inclina per la visualizzazione panoramica chi vede la foto può inclinare il dispositivo verso sinistra o destra per guardare quelle parti dell’immagine che vanno oltre la larghezza dello schermo, come nell’immagine qui sotto. Per permettere alla foto di occupare l’intera altezza dello schermo è consigliabile che siano grandi 1920 pixel.

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    • Carosello: massimo 10 foto, tutte della stessa dimensione preferibilmente 1080 x 1920 pixel. Anche le immagini in formato carosello hanno l’opzione Adatta all’altezza dello schermo, in questo caso però non puoi aggiungere un link.
    • Video: tutti i video all’interno di un unico Facebook Canvas non possono superare i due minuti in totale. Il video dovrebbe essere preferibilmente in formato orizzontale perché in formato verticale potrebbe presentare delle barre nere ai lati. In questo modo Facebook può mostrarlo nella stessa dimensione sia su tablet che su smartphone.
      Le specifiche per un video in un Canvas sono:
        • – lunghezza consigliata per il singolo video 15 secondi
        • – risoluzione minima 720p
        • – peso massimo 4GB
        • – proporzioni 16:9 or 1:1.

      Anche quando carichi un video puoi selezionare l’opzione Adatta all’altezza dello schermo come per le foto. In questo caso la proporzione ideale è 1.78:1.

  • Catalogo prodotti : si può inserire un insieme di 40 prodotti. Per poterli aggiungere a un Canvas è necessario caricare prima il catalogo prodotti nella pagina Facebook, con la possibilità di selezionare eventuali insieme di prodotti precedentemente creati. L’ordine di visualizzazione dei prodotti nella tua unità Canvas viene stabilito automaticamente in base alle prestazioni.
  • Pulsante : uno o più link a un sito esterno con una call to action massimo di 30 caratteri.
  • Localizzazione dei punti vendita: disponibile per quelle pagine che hanno attivato l’opzione sedi. È un elemento che fornisce alle persone indicazioni stradali per il tuo punto vendita in base alla loro posizione.

4. Ottimizza l’anteprima del Canvas su Facebook

anteprima-facebook-canvas La prima foto o il primo video dell’unità verrà mostrato come anteprima del Canvas sulla home    di Facebook. Per questo è importante assicurarsi che questo l’elemento di anteprima sia ottimizzato secondo queste specifiche:

– Anteprima foto: proporzioni 1.9:1, dimensioni 1200 x 628 pixel

  •  – Anteprima video: proporzioni: 16:9 o 1:1, risoluzione minima: 600 x 315 pixel

Se hai creato il Canvas da Gestione inserzioni o da Power Editor avrai la possibilità di poter scegliere anche uno slideshow come anteprima. Ora concentrati sul testo mostrato sotto la foto e video, la tua arma per una call to action di valore che spinga le persone ad aprire il Canvas. Farlo in 90 caratteri massimo ti assicura che il testo non verrà tagliato sugli schermi più stretti.

5. Salva o modifica il Facebook Canvas

Quando l’unità Canvas è pronta clicca su Fine, poi non potrai più modificarlo. Se in seguito avessi voglia di farlo, l’unica soluzione è duplicare l’unità Canvas completata come bozza e procedere con le modifiche. Ti basterà spuntare la casella accanto all’unità Canvas che desideri duplicare e selezionare Duplica nel menu a discesa Azioni. In questo modo, avrai a disposizione l’unità Canvas originale e quella aggiornata.

6. Pubblica il Canvas come post

Ora che hai creato il tuo primo Facebook Canvas puoi pubblicarlo come post della pagina o come inserzione. Puoi condividerlo sulla tua pagina Facebook in diversi modi:

  • Accedi alla pagina Facebook > nello strumento per la creazione di post clicca sul menu a discesa Condividi foto o video > scegli Crea un’unità Canvas > digita il nome del Canvas che hai creato > programma o pubblica il post
  • Accedi al pannello Strumenti di pubblicazione della pagina Facebook > dal menù in basso a sinistra seleziona Canvas> seleziona Visualizza in corrispondenza del Canvas che hai creato > all’interno dello strumento per la creazione di Canvas, in alto a destra, clicca Post della Pagina > programma o pubblica il post

Per pubblicarlo come post sponsorizzato invece basta scegliere il Canvas che hai creato nella sezione Formato, digitando il nome dell’unità desiderata.



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Facebook gonfia le metriche: come leggere la copertura organica

Alla fine Facebook l’ha ammesso: in un comunicato, la piattaforma social più importante del web ha dichiarato di aver fornito dati inesatti per quattro KPI a causa di un bug. Tra queste metriche la più importante è la copertura organica delle pagine, mentre le altre riguardano il numero di persone che guarda il 100% di un video, il tempo speso sugli instant article, e gli accessi referral per le app. Questo evento ha portato a una ridefinizione delle metriche più importanti per una pagina Facebook come le visualizzazioni e il numero delle persone raggiunte all’interno della copertura organica.

Cosa è successo alla copertura organica di Facebook nel 2016

Da maggio a novembre 2016, tutti i report mensili e settimanali relativi alla copertura organica riportano una dato sovrastimato, in quanto il bug ha calcolato la copertura settimanale o mensile come una semplice somma della copertura giornaliera invece di calcolare la media. Il risultato è che tutti i report da Maggio a Novembre vanno ridimensionati del 33% se realizzati su base settimanale, e addirittura del 55% se rilevano un periodo di 28 giorni. Il resto delle metriche presenti nella sezione dedicata alla portata organica invece non ha subito alcuna variazione. Oltre ad ammettere bug ed errori, sono state annunciate alcune iniziative per fornire metriche sempre più accurate, che comprendono il maggiore coinvolgimento di terze parti sulla validazione dei report, apertura verso i clienti per individuare le soluzioni più efficaci, e una migliore comunicazione sulle metriche. Ricordiamoci che la copertura organica si riferisce esclusivamente ai post, mentre per la pagina si parla di visualizzazioni ovvero il numero di volte in cui la pagina – o sezioni di essa – sono state viste, o in alternativa di una media della copertura dei post. L’iniziativa che coinvolge i gestori delle pagine Facebook in maniera più diretta è sicuramente la ridefinizione di alcune metriche importanti come le persone raggiunte.La copertura organica dei post può essere valutata attraverso due KPI che troviamo sulla home della nostra pagina, proprio sotto ciascun contenuto: persone raggiunte e visualizzazioni. Anche in questo caso le visualizzazioni indicano il numero di volte in cui viene visualizzato un post, mentre le persone raggiunte indicano gli utenti raggiunti. Un’altra importante anomalia, dovuta al bug, ha inoltre calcolato le visualizzazioni come persone raggiunte. Accedendo alla sezione “panoramica” degli insight, il dato della copertura non riporta realmente il numero di utenti unici. Volendo fare un esempio, se io vedo per cinque volte nel mio newsfeed una determinata pagina Facebook , queste cinque visualizzazioni vengono considerate come cinque persone raggiunte. metriche-facebook

 La differenza tra visualizzazioni e persone raggiunte

Facebook ha sempre definito la copertura organica come “il numero totale di persone a cui sono stati mostrati i post mediante distribuzione non a pagamento”. Qual è quindi la differenza tra copertura organica e persone raggiunte? Proprio grazie a questo bug finalmente sembra essere chiara: Facebook ha sempre considerato un utente raggiunto in maniera organica semplicemente quando il post veniva caricato nella news feed aggiornando la stessa. Capita spesso infatti di non scorrere fino in fondo al nostro feed, e non visualizzare i post caricati ma presenti più in basso. Anche se noi non li vediamo, questi post per il semplice fatto di essere disponibili nella nostro feed venivano caricati di una persona in più raggiunta. Per rendere sempre chiara questa differenza Facebook ha annunciato che introdurrà le “viewable impressions”.  Con questa metrica, disponibile per le inserzioni video, si calcola la reach solo quando il contenuto effettivamente appare o attraversa lo schermo. Facebook stesso calcola che questa novità porterà a un calo del 20% della portata organica nei mesi successivi a Novembre 2016. La ridefinizione delle metriche è una delle soluzioni annunciate da Facebook con l’obiettivo di comunicare in maniera sempre più chiara con i suoi inserzionisti. L’operazione porterà nei prossimi mesi a utilizzare nomi più specifici, mettere in chiaro il metodo di calcolo e arricchire le descrizione dei dati. Tutto questo sarà incluso e visualizzabile direttamente nei report, dove saranno mostrate anche link a risorse utili come si vede in questa immagine. novita-report-facebook

Come proteggo la mia reputazione mettendo in dubbio i dati

L’ annuncio è stato sicuramente diffuso in un momento strategico, dopo le critiche rivolte a Facebook per il suo ruolo determinante nella diffusione di bufale che potrebbero aver influenzato le intenzioni di voto durante le elezioni americane. Di fronte alla minaccia di una scarsa credibilità, Facebook ha deciso di puntare sulla trasparenza forse anche per prendere le distanze dalla sua responsabilità nella diffusione di notizie false. In fondo le inesattezze di queste metriche potevano essere risolti senza necessariamente renderle note, divulgando a posteriori la soluzione per un problema che nessuno poteva avere la certezza di avere. Certamente da quest’anno diventa legittimo mettere in dubbio i dati di Facebook, cercando di metterli a confronto il più possibile con altri sistemi di misurazione come SemRush o Google Analytics. Quali altri metriche dobbiamo mettere in dubbio? Hai notato qualche incongruenza? Dicci la tua!

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A smartphone user shows the Facebook application on his phone.

Facebook avrà una seconda News Feed con i post che vuoi tu

Facebook ha annunciato l’arrivo del Feed Quality Panel una nuova funzionalità che ci permetterà di valutare i contenuti più interessanti e quindi di arricchire l’algoritmo delle nostre news feed con un criterio di rilevanza. Il social network padrone del mercato ha già condotto uno studio su un campione di utenti chiedendo loro di votare da una a cinque stelle ogni storia comparsa sulla loro home di Facebook.
“Da questa ricerca siamo in grado di capire meglio quali storie le persone vorrebbero vedere in alto nella loro News Feed anche se decidono di non cliccare o commentare”
spiegano gli ingegneri di Facebook nella nota comparsa il 1 Febbraio. Nella stessa nota viene prospettato la possibilità in futuro di avere due news feed: una che premia i contenuti con cui la nostra rete sociale interagisce, e uno con una selezione in base alle preferenze espresse. Sull’effetto che avrà il Feed Quality Panel sulle pagine, Facebook non conferma né smentisce se ci saranno aumenti o diminuzioni della visibilità organica, ma una cosa è certa: se il numero di click sui post non corrisponde al numero di persone che hanno espresso preferenza per quelle stesse storie, in quel caso le pagine saranno penalizzate. Un ulteriore tentativo di annientare il clickbaiting dunque, ovvero contenuti – perlopiù link – con un titolo fatto per acchiappare click ma che poi al suo interno riportano ad esempio una notizia non vera o volutamente ingannevole. Facebook-avra-un-altra-News-Feed-con-i post-che-vuoi-tu L’introduzione della doppia News Feed è sicuramente un aspetto positivo per tutti gli editori e per gli utenti che vogliono utilizzare la piattaforma soprattutto per informarsi, mentre con la sola visualizzazione basata sull’engagement alcune notizie venivano riproposte anche dopo giorni solo perché le persone continuavano a commentarla. Allo stesso tempo è una mannaia per la pluralità delle opinioni e di conseguenza per la formazione dello spirito critico: già su Facebook vediamo agire elementari meccanismi di ascolto selettivo da parte degli utenti- come cancellare gli amici che hanno pubblicato post da noi giudicati inappropriati – e ora il Feed Quality Panel restringerà ulteriormente i messaggi a cui saremo esposti a quei solo che si trovano già in linea con le nostre idee. Il grande punto interrogativo restano sempre le pagine che sempre nella suddetta nota a parer di Facebook non dovrebbero incoraggiare gli utenti all’azione perché “questo potrebbe causare solo un temporaneo picco di visibilità che potrebbe essere ribilanciato nel tempo”. Insomma meno call to action e più sponsorizzazioni? Ovviamente Zuckerberg fa gli interessi dell’azienda ma non dimentichiamo che il dialogo con le persone è la base di una rete sociale, e siamo sicuri che il Feed Quality Control non potrà che darci una grande mano per conoscere sempre meglio la nostra audience. Tu che ne pensi? Scrivici la tua nei commenti!