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Marketing Automation per l'Ecommerce

Marketing Automation: definizione, vantaggi e opportunità

Perché adottare strategie di Marketing Automation e da dove partire

Parlare oggi di Marketing Automation vuol dire affrontare uno dei temi più discussi del momento. C’è chi lo ha definito un trend topic dell’anno, c’è chi invece ne parla sottovalutandone ancora le reali potenzialità. Ciò che di sicuro possiamo affermare con certezza è che i tempi sono abbastanza maturi per intraprendere un percorso molto interessante. Partendo dai risultati acquisiti negli ultimi anni, il sentiero che possiamo seguire oggi ci porta fino alle vette più alte del digital marketing da dove osservare cosa c’è all’orizzonte e quali saranno i cambiamenti con i quali ci misureremo nel prossimo futuro. Ma per arrivare sin lassù, il tragitto è meno lineare di quanto si possa immaginare, oltre a nascondere pericolose trappole. Perciò andiamo con ordine e di sicuro raggiungeremo la vetta. INDICE
  1. Cos’è la Marketing Automation
  2. Perché è importante automatizzare i processi
  3. Marketing Automation: da dove partire
  4. Qual è il tool migliore di Marketing Automation
  5. Conclusioni

Cos’è la Marketing Automation?

Come spesso accade, quando ci troviamo a dover definire una novità, a cercarne i confini e ad inquadrarla in un contesto, ci accorgiamo subito che un’innovazione quasi sempre si regge su radici ben ancorate al passato. Un passato del quale oggi raccogliamo i frutti, osservandone la sua continua evoluzione. Parlare di Marketing Automation vuol dire partire dal concetto più ampio di “automazione”, termine usato per la prima volta nel 1952 da John Diebold che in un suo studio condotto all’Università di Harvard presentava dei casi d’uso di sistemi programmabili in ambito economico. Marketing Automation - storia Da allora il termine ha attraversato numerosi settori legati all’ingegneria meccanica, passando dal controllo di sistemi industriali e produttivi, fino ad arrivare all’era dello sviluppo in ambito informatico. Una storia lunga caratterizzata dalla costante ricerca da parte dell’uomo di semplificare processi complessi o faticosi affidandosi alla forza e alla “lucidità” delle macchine. Fatto questo breve viaggio nel passato possiamo quindi evitare la prima trappola. Per la definizione di Marketing Automation è importante non commettere l’errore di confondere gli strumenti con l’ambito, gli attrezzi del mestiere con il metodo. Quella che sembra una precisazione banale ci permetterà più avanti di capire come scegliere un tool di Marketing Automation e per quale obiettivo. Dunque, possiamo affermare che la Marketing Automation è un approccio strategico e operativo in ambito digital grazie al quale abbiamo la possibilità di pianificare, gestire e monitorare flussi automatici di contenuti pubblicati o inviati al verificarsi di determinate condizioni o eventi. Si tratta di una modalità di gestione della digital strategy che ha i suoi strumenti di lavoro più o meno potenti per innescare in modo automatico attività che sarebbe impossibile implementare manualmente. Ridurre la Marketing Automation all’utilizzo di un tool rispetto ad un altro o alla sola email del carrello abbandonato, vuol dire semplificare un ambito con infinite possibilità che vanno a ridefinire l’operatività e il rapporto con gli utenti. Marketing Automation

Perché è importante automatizzare i processi

Adottare strumenti e tecniche di Marketing Automation significa passare ad un livello successivo da diversi punti di vista. Il primo è quello operativo e anche il più semplice da intuire. Automatizzare i processi amplifica in modo esponenziale le possibilità delle tue azioni. Si passa ad esempio da un messaggio per una lista di utenti ad un messaggio per ogni utente. In parole semplici quello che è oggettivamente impossibile, ovvero produrre un contenuto personalizzato per ogni utente che compie un’azione sul tuo sito, diventa possibile. Seconda trappola da evitare: automatizzare non vuol dire lavorare meno. Per quanto l’innovazione tecnologica abbia raggiunto risultati stupefacenti, un cervello artificiale che sostituisce quello umano non esiste ancora. Dobbiamo quindi intendere la Marketing Automation come un upgrade delle nostre possibilità, un livello successivo che va progettato, monitorato e ottimizzato proprio come tutte le attività svolte quotidianamente fino ad oggi. Nessun superpotere o interruttore magico. Un altro aspetto molto importante sul quale la Marketing Automation ha un impatto significativo è legato alla qualità del rapporto con gli utenti. È qui che avviene un importante paradosso. Grazie ad attività automatizzate infatti è possibile costruire un rapporto più “umano” con gli utenti. Quello che può sembrare un metodo che sostituisce l’attività umana, porta proprio al risultato contrario, superando finalmente tutti quei limiti che rendono ancora troppo poco efficaci le comunicazioni di massa inviate ad utenti mai abbastanza profilati. Marketing Automation Terza trappola nella quale è opportuno non cadere: la Marketing Automation non è uno strumento più potente per perseguitare gli utenti in ogni momento della giornata fino allo sfinimento. Come ogni attività e strategia, è fondamentale predisporre un corretto sistema di profilazione che permetta di raccogliere i dati utili a costruire e ad assecondare il profilo dell’utente. Una grande quantità di informazioni molto importanti per interpretare e rispettare in modo sempre più efficace le sue reali manifestazioni di interesse.

Marketing Automation: ecco da dove partire

La possibilità di automatizzare processi operativi e attività di marketing digitale ci permette oggi di distinguere un digital marketing “tradizionale” da quello proiettato verso il futuro. Se solo qualche anno fa i promotori della pubblicità profilata online definivano tradizionali e superate le pubblicità sui cartelloni offline, oggi accade quasi lo stesso. Per quanto sia ancora utile, non è più sufficiente inviare un’email alla lista di chi ti ha fornito un’informazione che è ferma lì da quasi un anno. Il nostro comportamento digitale non è quasi mai perfettamente coerente con le risposte che forniamo nei moduli di iscrizione ad una newsletter. Ed è qui che viene il bello. Predisponendo gli strumenti di Marketing Automation per la raccolta strutturata di dati personali, comportamentali e transazionali sarà il singolo utente a dirci chi è superando ogni ipotesi iniziale. Occorre partire quindi da un cambio di prospettiva della fase di costruzione di una strategia nella quale i dati diventano delle risposte puntuali che generano nuove azioni, come spiega Patrick Singer nei suoi 4 step dell’approccio data-driven. Partire dai dati e dalla loro organizzazione è quindi il primo passo, ponendo la giusta attenzione sulla crescente importanza delle informazioni comportamentali. Attraverso la corretta aggregazione di questi dati sarà possibile costruire percorsi differenti e di gran lunga più efficaci.

Qual è il tool migliore di Marketing Automation

Siamo arrivati dunque alla scelta del tool ideale. Come dicevamo la Marketing Automation è prima di tutto un approccio strategico. Partendo da questa sottile precisazione è possibile valutare gli obiettivi scegliendo gli strumenti più adeguati per raggiungerli. Le caratteristiche che rendono un tool di Marketing Automation più efficace rispetto ad altri sul mercato sono diverse ma ce ne sono due che meritano particolare attenzione. La prima è la capacità di tracciare il comportamento e le azioni degli utenti che visitano il sito. Grazie a questa possibilità non sarà più necessario porre continue domande all’utente per registrare il suo livello di interesse. Sarà lui con la sua attività a darci le indicazioni corrette a partire dalle quali possiamo impostare la nostra attività di marketing strettamente legata alle sue azioni e alle sue “non-azioni”. Una fase che richiede da parte nostra la massima attenzione nell’interpretazione di particolari azioni (es. visita di una determinata pagina con contenuti informativi rispetto ad una pagina di prodotto). La seconda riguarda la possibilità di costruire un processo omnicanale, cioè che permetta di sviluppare una strategia capace di comprendere, interpretare e pianificare customer journey complessi. Poter immaginare e costruire percorsi basati sull’integrazione di più canali che svolgono un’attività coordinata è uno dei vantaggi più importanti che un tool di Marketing Automation efficace. Marketing Automation Tra tutti quelli disponibili sul mercato SALESmanago è sicuramente uno dei tool più affidabili utilizzato da grandi brand come Vodafone, Yves Rocher, DeLonghi, Starbucks Coffee, New Balance, Orange. Uno strumento di lavoro che con un’interfaccia intuitiva permette un livello anche molto complesso di progettazione e di automazione. Un tool con il quale portare l’abituale approccio strategico ad un livello successivo.

Conclusioni

Parlare di Marketing Automation in pochi paragrafi non è affatto sufficiente. Torneremo presto ad affrontare altri temi molto interessanti che offrono importanti spunti di riflessione. Uno fra tutti riguarda l’incontro tra digital marketing e ambiti come l’intelligenza artificiale (AI) e il Machine Learning. Cos’è il marketing predittivo e quali sono le opportunità e le criticità di un approccio così evoluto. Materiale di discussione ce n’è. Alla prossima 😉
E-commerce. Shopping cart with cardboard boxes on laptop. 3d

Come rendere unico il vostro sito ecommerce?

Al giorno d’oggi esistono siti di ecommerce per ogni mercato e per ogni prodotto. Se credete che gli utenti sceglieranno di acquistare sul vostro sito solo in base al prodotto che vendete, molto probabilmente andrete incontro ad un fallimento. Oggi per convertire un utente in cliente, dovete offrirgli qualcosa in più, un elemento di valore che vi aiuti a differenziarvi dal resto della concorrenza.
Fate quindi un passo indietro e cercate di investire del tempo per capire cosa l’utente stia realmente acquistando da voi e, solo allora, progettate il vostro sito di ecommerce per comunicare in modo chiaro questo elemento di valore ai visitatori.
Ecco alcuni spunti che vi aiuteranno in questa riflessione:

1- Specializzatevi

Non tutti gli ecommerce possono diventare i futuri Amazon o eBay. Non solo perché posizionare sui motori di ricerca un sito web multi prodotto è molto complesso, ma anche perché si renderebbe necessaria una struttura più corposa per poter gestire e comunicare in maniera adeguata tutti i prodotti. Optate quindi per un ecommerce specializzato in una sola categoria di prodotti e create intorno a quella categoria una vera e propria strategia (che comprenda un blog specializzato e degli strumenti per offrire assistenza o dare consigli)

2- Create una community

Il semplice fatto di dovervi “occupare” solo di una categoria di prodotti renderà più facile la creazione di una community sul web. Fate rete con dei siti partner, e utilizzate i Social media per raggiungere gli utenti. Se riuscite nell’intento di creare una community (anche piccola), potete stare certi che i clienti torneranno spesso ad acquistare sul vostro ecommerce, e saranno il vostro principale strumento di marketing.

3- Offrite supporto ai clienti

Un’opinione negativa può ledere tantissimo alla web reputation di un sito di ecommerce, perchè a differenza di un feedback positivo, rimane molto più impressa agli utenti indecisi se affidare a voi i loro dati della carta di credito. Siate certi di essere presenti e puntuali su tutti i possibili canali che i clienti utilizzeranno per chiedervi aiuto.

4- Ok il prezzo è giusto

Non dimenticate però che potete avere gli strumenti più efficaci di post vendita o una delle community migliori del web, ma se il prezzo dei vostri prodotti non è competitivo difficilmente gli utenti del vostro ecommerce si convertiranno in clienti. Se non siete sicuri al 100% di avere dei prezzi competitivi evitate di cimentarvi in un business complesso come quello della vendita online e della gestione di un sito ecommerce. Se al contrario siete sicuri di poter competere, non esitate ad inserire i vostri prodotti sui principali comparatori di prezzo presenti sul web.

5- Realizzate un sito perfetto

Curate ogni singolo aspetto del vostro sito e ottimizzate anche la più remota pagina web. L’attività Seo per un sito di ecommerce è fondamentale, grande o piccolo che sia. Crate titoli e descrizioni personalizzate per ogni prodotto e per ogni categoria, organizzate la vostra struttura di link (interni ed esterni), ottimizzate le immagini (anch’esse con titoli e descrizioni), e impostate la comunicazione dei prodotti in base al vostro target di utenti.

6- Utilizzate Google Webmaster tool

Lo strumento per i webmaster di Google vi sarà di grandissimo aiuto per verificare se il vostro sito di ecommerce guadagna visibilità sui motori di ricerca, se la sitemap sta funzionando a dovere, o semplicemente per verificare come google visualizza le pagine del vostro sito.
Lasciatemi il vostro feedback su Twitter!
 

The question What's Your Online Marketing Strategy with words on a website screen stressing the importance of an effective plan to run your business online and achieve growth and success

Ottimizzare siti di Ecommerce con osCommerce

L’ottimizzazione di un sito è un’attività fondamentale per dare maggiore visibilità online alla vostra azienda e migliorare così la vostra presenza sul web. Tutto ciò diventa ancor più importante se siete un E-commerce e se quindi, il posizionamento sui motori di ricerca è il fattore chiave per il successo nelle vendite del vostro sito.
Parlando di osCommerce, Iniziamo dicendo che gli strumenti necessari per realizzare un’attività di ottimizzazione efficace sono:

  1. Un Web Master
  2. Qualcuno che vi fornisca Consulenza Seo per siti di ecommerce

Os Commerce infatti, nonostante sia un sitema abbastanza aperto necessita di alcuni interventi a livello di programmazione che presuppongono un minimo di conoscenza di php.

Per iniziare suggerisco di installare alcune estensioni fondamentali, la base per poter avviare un’attività seo sul vostro sito.
Partiamo dal presupposto che abbiate già la vostra bella Google Sitemap caricata sul sito. Evito di dilungarmi sull’importanza in ottica Seo di una Sitemap sempre aggiornata.
La seconda estensione è Ultimate Seo url che ci permetterà di rendere “umana” la stringa url dei prodotti e ci darà la possibilità di utilizzarla per l’attività di ottimizzazione inserendo le keyword più importanti.

La terza estensione che vi suggerisco è volta ad evitare i contenuti duplicati che i motori di ricerca vedranno come pagine uguali, e, di conseguenza ne sceglieranno solo uno (a discrezione). Il risultato è che potremmo ritrovarci a spingere alcune pagine e alcuni contenuti importanti che al contrario gli spider non rileveranno.

Entrando più nel merito della questione, il lavoro più importante quando parliamo di siti di Ecommerce, è quello di intervenire sulle singole inserzioni, cercando di offrire contenuti di valore, realmente descrittivi e sempre diversi tra loro. Quindi il primo passo che dobbiamo considerare, e sicuramente il più rilevante, è quello della redazione dei contenuti. Ogni articolo deve avere una descrizione ad hoc.

Per quanto riguarda invece i <tag> consideriamo in ordine d’importanza i seguenti tag:

  1. 1- Title: è sicuramente il più importante di tutti. In ottica utente è il primo elemento che appare sui motori di ricerca, quindi quello che dovrebbe invogliare ad approfondire la lettura della Description e quindi cliccare sul nostro risultato. Deve contenere la Keyword più importante ma non deve essere un copia e incolla. Rendiamola più creativa. In OsCommerce, il title viene definito dalla variabile “TITLE” nei file di lingua (includes/languages/*.php). Questo non è, però, quel di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo personalizzare il title in modo che ogni pagina abbia il suo, e quindi modificare i file php sulla root della nostra installazione. Per questo dovrete necessariamente ricorrere al vostro web master di fiducia.
  2. 2- Description: è meno importante di Title ma sicuramente non va tralasciato. È l’elemento che deve invogliare l’utente a cliccare sul nostro risultato. È quindi essenziale che sia una frase di senso compiuto e che in qualche modo inviti all’azione. Come nel precedente step, anche per la description è importante che ogni prodotto abbia la sua descrizione personale. Il nostro web master dovrà quindi apportare una semplice modifica al file “product_info.php”.
  3. 3- IMG Alt: ottimizzare le immagini delle inserzioni è importante ma non fondamentale, soprattutto se si considera che Os commerce permette la pubblicazione di una sola foto per inserzione e quindi spesso si fa ricorso ad alcuni flash piuttosto che ad immagini in jpeg o simili.

Un altro elemento importante, spesso sottovalutato è rappresentato dalla sezione Faq e dal glossario. Una sezione del genere infatti è “User friendly” cioè viene incontro alle esigenze degli utenti che sono spesso alla ricerca di informazioni pratiche per i propri acquisti sul sito (es. metodi di pagamento; tempi di spedizione; gestione dei cambi; ecc), o semplicemente informazioni su alcuni prodotti specifici. Inoltre è “Robot friendly”, cioè agevola il lavoro degli spider di ricerca. Come sappiamo, infatti, un sito con contenuti sempre aggiornati è visto di buon occhio dai motori di ricerca, quindi una sezione faq aggiornata, oltre a migliorare l’esperienza degli utenti sul sito, favorirà il lavoro dei principali motori di ricerca.

Seguendo questi piccoli passi potrete iniziare ad ottenere dei risultati di visibilità del vostro sito web e sarete pronti per passare al livello successivo! Ma ricordate sempre, il mantra di tutti i Seo del mondo: Content is the King. Pensate innanzitutto a realizzare un sito con dei contenuti creati per gli utenti, non per i motori di ricerca. Il resto verrà da sé!