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Analisi dei Backlink ai tempi di Google Penguin 4.0

Google aggiorna l’algoritmo: cosa cambia e cosa monitorare

Penguin 4.0 è stato finalmente rilasciato da Google a fine settembre. Finalmente. Sì perchè era da tempo ormai che si parlava di un aggiornamento di Penguin che tardava ad arrivare. Nato nel 2012 per meglio colpire le tecniche di black-hat SEO legate alla manipolazione dei backlink, Penguin, ed ogni suo inevitabile aggiornamento, è sempre stato accolto con timore e incertezza dalla comunità SEO. In questo post fornirò alcune mie considerazioni sulle modifiche apportate da Penguin 4.0, sul perchè SEOs e Webmasters debbano esserne rincuorati ed infine introdurrò un fantastico tool di analisi backlink a noi molto a cuore e molto utile per evitare eventuali penalizzazioni e declassamenti.

Quali sono le innovazioni di Penguin 4.0?

Penguin 4.0 è stato rilasciato con due super innovazioni che decreteranno un momento storico dell’algoritmo di Big G:
  • Penguin è real-time: non stiamo più parlando di un filtro che penalizza i siti costruiti su castelli di spam e network a pagamento, ma di una modifica integrata nell’algoritmo principale che permette una valutazione continua dell’affidabilità dei link in ingresso. I dati saranno d’ora in poi aggiornati in tempo reale e i risultati verranno visualizzati molto più velocemente, come mai sino ad ora, praticamente in tempo reale.
Real-time significa dunque che man mano che Google striscia nella rete scovando link durante il suo crawling effettua già una valutazione aggregata degli stessi e restituisce indicazioni utili per il posizionamento delle pagine.
  • Penguin ha ora un effetto molto più granulare: con la versione 2.0 Google aveva già annunciato di aver aggiunto penalità a livello pagina e a livello keyword, rendendo il calcolo molto più granulare rispetto alla prima versione 1.0. Con l’ultimo aggiornamento questo aspetto è stato migliorato ulteriormente.
D’ora in poi Google individuando segnali di spam, piuttosto che colpire il ranking di un intero dominio potrebbe togliere valore a delle singole sezioni o a delle singole pagine.

Penguin 4.0 ci spinge ancora verso il real marketing

Sarà davvero interessante assistere a come queste due innovazioni interagiranno con gli altri 200 e oltre ranking factors o signals che Google cela all’interno del suo algoritmo. Ma una cosa è certa, questa è un’ulteriore spinta verso l’unicità e la spontaneità dei contenuti. C’era da aspettarselo da chi chiede da anni contenuti creativi, originali ed interessanti che possano generare popolarità e autorevolezza in maniera naturale. Era un passo prevedibile. Google non ha fatto altro che raccomandarcelo in ogni occasione, come fa una nonna ogni volta che esci di casa:

Fai attenzione a chi frequenti! Sii te stesso! Accendi il cervello quando parli!

Dunque nulla da temere? Direi di no, per chi ha la coscienza pulita, anzi. Questo per alcuni semplici motivi:
  • L’algoritmo devalorizza i link piuttosto che penalizzare i siti. Niente più terrore per penalità improvvise e difficili da scovare e recuperare. Sono ottimistico. Vedo un futuro in cui i link si faranno strada nel web più sinceramente e Google ci sarà più simpatico.
  • Risolvere eventuali penalizzazioni sarà più veloce. Niente più attese decennali per risollevare un sito penalizzato. Con Penguin integrato nel core dell’algoritmo di Google l’aggiornamento real-time dovrebbe accelerare le tempistiche.
  • Azioni manuali di negative SEO dovrebbero essere mitigate. La granularità degli interventi dovrebbe avere un effetto benefico contro eventuali azioni di SEO, ammesso esistano ancora.
  • Le buone pratiche saranno premiate. Le corrette tattiche di link building saranno favorite, e subito. Chi ha sempre adottato e continua ad adottare sane e genuine strategie di marketing vedrà i frutti del proprio lavoro in maniera più importante e repentina.

Backlink Audit di SemRush: il nuovo tool per monitorare il tuo backlink profile

schermata-2016-10-28-alle-09-56-47 Con Penguin 4.0 integrato nel core dell’algoritmo di Google, avere un potente tool di analisi dei backlink nella cassetta degli attrezzi SEO fa la differenza. Io l’ho trovato nel Backlink Audit di SemRush. Il Backlink Audit è uno strumento di analisi completa di backlink. Offre funzioni come il disconoscimento dei link, una valutazione super intelligente dei link tossici e l’integrazione con Google Search Console. SemRush ha studiato un algoritmo che studia i backlink in base a più di 30 fattori denominati segnali di tossicità ordinati in più categorie:
  • Spam nelle Community
  • Fonti irrilevanti
  • Network
  • Link manipolativi
  • Ambienti pericolosi
L’algoritmo assegna un punteggio ad una metrica denominata Toxic Score che misura la probabilità che ogni link sia pericoloso per l’autorità ed affidabilità della pagina e del dominio. Il risultato dell’audit è una lista completa dei backlink ordinata per livello di tossicità con svariate indicazioni di dettaglio per meglio valutare le azioni da intraprendere. Prima fra tutte la creazione della lista da inviare al Google Disavow Tool. Il tool è attualmente in beta. A San Pietroburgo continuano a divertirsi ad inserire nuove funzionalità per far impazzire (di gioia) noi analyzers. Come il pannello Lost & Found che mette in tabella link nuovi, rotti e persi. O il collegamento con Google Search Console che permette un crawling e relativa analisi più approfondita. Attendiamo la versione completa per poterne gioire apertamente.

Penalizzazioni e Spam Link: come verificare

SemRush è una manna dal cielo per monitorare costantemente i cambiamenti nei risultati di ricerca e verificare eventuali penalizzazioni. Tra le varie funzionalità di analisi performance trovo molto utili schermata-2016-10-28-alle-09-58-12

#Ricerca Organica

Osservando i grafici di Traffico e Keyword il tool ci permette di individuare velocemente eventuali picchi o crolli nella stima del traffico organico e relativo posizionamento, potenziale sintomo di una penalizzazione sul ranking. Il dettaglio a cui si può arrivare è notevole monitorando le keyword per le quali si è posizionati nelle prime 10 pagine. Personalmente estrapolo i dati mensilmente e li paragono su Excel coi dati dei mesi precedenti per individuare eventuali minacce e opportunità. Si potrebbe fare anche senza passare da Excel, ma non riesco ancora a sganciarmi del tutto. Lo strumento è inoltre utilissimo per analisi competitor e keyword research.

#Position Tracking

Il position tracking del Report Progetti permette di selezionare un numero di keyword da monitorare in dettaglio sul tuo dominio e sui tuoi competitor fornendoti dei dati aggregati senza eguali. Il cambiamento di posizioni per keyword e per pagina che il tool offre permette di essere aggiornati costantemente sulle perfomance di ranking tue e dei tuoi competitor consentendo di andare a fondo su eventuali crolli, sintomo di penalizzazioni. Personalmente uso molto il pannello Rankings Distribution, sebbene ancora in versione beta. Fornisce ottimi insights aggregando alcuni indicatori come l’indice di visibilità ed il traffico stimato utili per la costruzione di un KPI Report. Attendiamo con ansia la versione completa anche di questo tool. Nel frattempo, buona analisi a tutti e non esitare a scriverci le tue domande!
The question What's Your Online Marketing Strategy with words on a website screen stressing the importance of an effective plan to run your business online and achieve growth and success

10 novità Seo che cambieranno il modo di fare web Marketing

Le novità a cui Google ci sta abituando in questi ultimi tempi rendono imprescindibile per chiunque lavori nel mondo del Web marketing o della Seo, informarsi e interpretare ogni singolo aggiornamento, perché solo in questo modo si potranno ottenere risultati validi e duraturi nella propria strategia Seo. Per questa ragione consiglio sempre di “investire” un po’ di tempo ogni giorno nella lettura di siti web e fonti attendibili. Ad esempio oggi mi sono imbattuto in un articolo di Search Engine Land che parla di alcune novità importanti annunciate da Matt Cutts che coinvolgeranno praticamente tutti i consulenti seo e di Web marketing.

1- Google Penguin

Si prevede che la nuova generazione Penguin 2.0 verrà lanciata fra qualche settimana, e avrà un impatto maggiore e più profondo rispetto alla prima. Molte attività Seo che oggi sono “border line” subiranno penalizzazioni da questo nuovo aggiornamento.

2- Advertorial

Google ha già iniziato a perseguire chi fa un utilizzo intenso di siti Advertorial cioè quei siti creati ad hoc per gonfiare artificialmente i link in ingresso. Se questa pratica poteva essere redditizia qualche anno fa, beh oggi ha perso ogni tipo di utilità. Matt Cutts ha detto che Google prenderà presto una posizione forte nei loro confronti, penalizzandoli e facendoli perdere visibilità sui motori di ricerca.

3- Query spam

Query che, per loro natura, tendono ad essere spam che non erano ancora nel mirino dello “spam team” di Google, lo saranno nel prossimo futuro. Finalmente Matt Cutts ha annunciato che anche chi fa ricorso alle spam query avrà vita molto dura.

4- Link spammer

Sarà intensificato ancor di più il controllo verso i link spammer e saranno colpiti duramente i network di link.

5- Link analysis

Google sta sviluppando un sofisticato software per l’analisi dei link. L’obiettivo è far si che vengano “premiati” quei siti che fanno un lavoro pulito e trasparente (che è la base di una corretta strategia Seo) e che ottengono vantaggi in termini di visibilità esclusivamente per la qualità dei contenuti e dei servizi che offrono.

6- Hacked sites

L’azienda di Mountain view è sempre stata molto attenta nel controllare i siti attaccati dall’esterno, avvisando sia gli utenti che vogliono accedere con  l’avviso di “Sito malevolo” sia i webmaster all’interno del Webmaster tool. Cutts ha affermato che Google sta lavorando per migliorare ulteriormente l’individuazione di questi siti, e la comunicazione con i webmaster.

7- La chiave è l’authority

Come naturale conseguenza di quanto detto nei precedenti punti Google ha affermato che darà ancor più rilevanza ai siti autorevoli in determinati settori. Quando all’inizio dell’articolo parlavo dell’importanza di informarsi e mantenersi aggiornati, mi riferivo a questo! Google premia quei siti che sono in grado di offrire agli utenti contenuti o servizi unici.

8- Google Panda

Google è alla ricerca di modi per “ammorbidire” le penalizzazioni derivanti da Google Panda che in passato hanno avuto un forte impatto sui siti colpiti. Si sta infatti lavorando per inserire nuove metriche qualitative che permettano di rimuovere la penalizzazione ai siti che fanno un’attività Seo impeccabile.

9- In prima pagina su Google

Matt Cutts ha annunciato che Google vuole rendere i risultati della prima pagina del motore di ricerca più vari, cercando di ridurre al minimo la presenza di risultati provenienti da un singolo dominio. La situazione dovrebbe invece rimanere invariata cliccando sulla seconda pagina.

10- Google webmaster tool

Sarà migliorata anche l’esperienza degli utenti su Google Webmaster tool. L’obiettivo di Google è comunicare in maniera più efficiente con i singoli webmaster attraverso lo strumento dedicato.
La lettura finale che possiamo dare leggendo tutte queste novità che ci sono nell’aria è che, ancora una volta, Google vuol rendere il motore di ricerca sempre più preciso, quasi umano. L’attività Seo intesa nel senso “tradizionale” non esiste più, e la figura delle agenzie o del consulente Seo deve necessariamente evolversi e seguire le direzioni che il buon Matt Cutts ci indica.
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Misurare-il-successo-di-una-strategia-Seo

Come misurare il successo della vostra strategia Seo

Il comportamento degli utenti del web è in costante evoluzione, e gli algoritmi di Google si adeguano rapidamente a questi cambiamenti. Di conseguenza, cambiano anche le metodologie e gli strumenti per misurare il successo dell’attività Seo di un sito web.
Basare una strategia SEO sul ranking e sul posizionamento delle vostre keyword è ormai desueto e rischioso in quanto potrebbe portarvi risultati non sempre realistici. Ecco qui di seguito alcune possibili soluzioni per una corretta misurazione dell’attività Seo e di Web marketing.

1- Concentratevi sulla vostra strategia di keyword, non sul ranking

Gli utenti google stanno diventando sempre più intelligenti e le query di ricerca che digitano sempre più specifiche. Oggi, oltre il 70 per cento delle ricerche on-line contengono tre o più parole nella query (ecco che ritorna l’importanza della long tail). Inoltre, Google ha riferito che oltre il 20 per cento delle query di ricerca sono query completamente nuove, mai digitate prima! Ecco quindi il nostro primo consiglio: la partita della visibilità online e sui motori di ricerca si gioca sulla coda lunga! E’ lì dove si hanno i maggiori margini di crescita, e la vostra strategia ha bisogno di essere costruito attorno a questa crescita.
Concentrare una strategia di Web marketing sulla visibilità di poche Keyword è una strategia sbilanciata e con rendimenti potenziali limitati. Gli esperti Seo dovrebbero concentrarsi sull’aumento del numero di parole chiave che inviano traffico di ricerca invece di migliorare il posizionamento di una specifica parola chiave.

2- Create contenuti unici

Come detto più volte una delle basi per una corretta strategia di comunicazione online, è la creazione di contenuti unici e di qualità. Non tutti i settori possiedono un appeal tale da rendere virale ogni contenuto, spesso quindi è necessario mettere in moto la creatività, per rendere eccitanti anche i settori più noiosi. Ad esempio potreste scrivere dei piccoli report su alcune case history dei vostri clienti, la creazione di mini ebook o ancora fare ricorso alle ormai famose infografiche.

3- Stabilite relazioni con siti web di qualità

In seguito agli aggiornamenti portati agli algoritmi Google da  Penguin tantissimi siti web considerati poco attendibili (per scarsa qualità, basso page rank…) sono stati declassati, e con essi, anche i contenuti esterni postati al loro interno. Ecco quindi il nostro consiglio: concentratevi nella ricerca di siti di alta qualità e cercate di stabilire relazioni virtuose e durature. Google vi premierà.

4- Promuovete i contenuti sui i Social Media

Il Social media marketing ormai è una parte fondamentale di ogni strategia di web marketing e di comunicazione online. I social media sono un canale molto efficiente per la distribuzione e la promozione dei contenuti perché consentono di raggiungere migliaia di persone in poco tempo. Google e Bing hanno ammesso di considerare i risultati e il lavoro fatto sui social media nei loro algoritmi di ranking, perchè non approfittarne?!
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@thesocialware su twitter Attività Seo e il rischio di penalizzazioni di Google @Franceant su twitter Attività Seo e il rischio di penalizzazioni di Google
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5 consigli per ottenere visibilità ai tempi di Google Penguin

L’evoluzione dei canali di comunicazione online ha portato radicali cambiamenti nel modo di approcciarsi al web da parte delle aziende. Il web marketing e il social media marketing oggi sono 2 strade tortuose e difficili da percorrere, ma al tempo stesso necessarie per ogni azienda che voglia aumentare la propria visibilità in rete.

Se per una grande azienda il problema è risolvibile investendo del budget in risorse umane, per il 98% delle piccole e medie imprese è sempre più difficile fare attività Seo e di social media marketing al proprio interno.

Questo problema sta venendo sempre più a galla nell’ultimo periodo, a causa dell’ormai famoso zoo di Google e gli aggiornamenti Penguin e Panda. Incappare in penalizzazioni, soprattutto per siti come gli ecommerce, il cui core business è il web e per i quali la visibilità è tutto, può significare perdere nel giro di poche ore, dal 50 al 70% del traffico sul proprio sito. Una catastrofe!

Prima di lanciarvi in pericolose avventure per ottenere visibilità chiedete consigli agli esperti.

Da parte nostra proviamo ad aiutarvi con alcuni piccoli accorgimenti da seguire per evitare di incorrere in pericolosissime penalizzazioni.

Il link building tradizionale non esiste più

Fino a qualche tempo fa una delle pratiche più (ab)usate per aumentare la popolarità di un sito era quella dell’acquisto massivo di link in entrata con le keyword principali nell’anchor text. Io personalmente non ho mai creduto ai vantaggi di lungo termine derivanti da attività Seo di questo genere perché sono sempre state al limite della regolarità. Oggi quel limite della regolarità si è trasformato in irregolarità e Google ha iniziato a penalizzare tantissimi siti che hanno fatto ricorso a queste tecniche, generando il panico nel mondo Seo.

Meglio l’article marketing

certo, acquistare un link è cosa facile perché non è necessario nessuno sforzo mentale o creativo per farlo, basta avere budget. Guadagnarsi un link è diverso, e ingegnarsi e offrire valore a volte può non bastare, soprattutto per siti di recente costruzione. Il consiglio allora è quello di ricorrere alla pratica dell’article marketing, attività seo molto più pulita rispetto alla precedente. Lo sforzo creativo che bisogna fare è quello di creare contenuti originali (anche con qualche keyword nell’anchor text) e proporli a siti affidabili di article marketing. Il risultato si vedrà più a lungo termine ma, durerà nel tempo.

Freshness e aggiornamento dei contenuti

una delle cose che Google apprezza e sta premiando è l’aggiornamento costante dei contenuti di un sito. Questo è un fattore determinante che può davvero fare la differenza. Qualunque sia il vostro settore cercate il modo di “specializzarvi” su alcuni argomenti, e pubblicate notizie che possano catturare l’attenzione della vostra nicchia di riferimento. Anche in questo caso i risultati probabilmente tarderanno ad arrivare ma creeranno una base solida su cui lavorare e investire in futuro.

La visibilità online non dipende dal numero di visite, ma dalla qualità

C’è solo una cosa che vi può aiutare, la web analytics! Per capire in che direzione va la vostra strategia di web marketing è fondamentale conoscere almeno le principali funzioni di Google analytics. Capire come arrivano gli utenti sul vostro sito, quanto si fermano e quante pagine visitano è la base per la costruzione di una solida strategia. Puntate a catturare l’attenzione di una nicchia e cercate di guadagnare la fedeltà dei vostri utenti.

Social media marketing, si o no?

Non è detto che facebook o twitter siano fondamentali per la vostra strategia e per i vostri obiettivi. Dimenticate la frase “ormai sui social media ci devi essere”! Una corretta attività di social media marketing o di facebook marketing richiede tempo e risorse e non sempre porta i frutti sperati né a livello di conversioni, né tanto meno a livello di miglioramento della propria immagine e web reputation. Prima di lanciarvi   completamente ed investire risorse (umane ed economiche) nel mondo dei Social media fate dei test, e prendetevi il vostro tempo, senza avere fretta. Un periodo di prova di 5-6 mesi vi aiuterà a capire se l’impegno di essere presente su Twitter e Facebook vi porta benefici. Altrimenti sondate altri canali, il web ne è pieno!

Il mio consiglio

Non abbiate fretta, ma procedete per step e non considerate una campagna di visibilità e web marketing un fallimento se i risultati tardano ad arrivare. Crearsi un nome e un’immagine sul web in maniera pulita, e raggiungere i propri obiettivi, richiede tempo. Ricordate inoltre che fare web marketing in casa oggi è (quasi) impossibile. Le variabili da calcolare sono infinite, lo studio e l’aggiornamento devono essere all’ordine del giorno. Affidatevi ad esperti di web marketing, è questo l’investimento più intelligente che potete fare.

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