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Google My Business per le aziende: opportunità e nuove funzionalità per vendere i prodotti

Local Marketing: guida all’uso strategico di Google My Business

My Business è un servizio per le aziende completamente gratuito offerto da Google. È davvero semplice da usare ma soprattutto incide notevolmente sulla visibilità dell’attività contribuendo ad attirare nuovi clienti ed incrementare le vendite. Google My Business è il punto di riferimento per qualsiasi azienda (ristorante, albergo, negozio di abbigliamento ecc ) che voglia gestire la propria presenza online su Google, compreso Google Maps, con una scheda contenente le principali informazioni dell’azienda: indirizzo, orari, sito web, foto dello store per contattarti e trovare la tua sede, aiutare i clienti a scoprire i prodotti e i servizi offerti dalla tua azienda, puoi intercettare le intenzioni di acquisto dei clienti che si trovano nei pressi della sede. È anche il luogo dove gli utenti possono trovare i feedback sull’azienda, lasciare le proprie recensioni. Vista questa premessa, è importante capire come fare un uso strategico di questo strumento in ottica di crescita e sviluppo del business aziendale.

Perché inserire la tua attività su Google My Business

Ti sei mai chiesto come comparire su Google Maps o avere visibilità sui motori di ricerca è opportuno lavorare anche attraveso questo strumento. Google domina incontrastato il mondo delle ricerche sul web ed è oggi il punto di riferimento per le scelte di acquisto online. In questa affollata piazza virtuale le attività appaiono in relazione alle ricerche dei clienti ma con evidenze diverse. Una scheda ottimizzata su Google My Business permette di intercettare gli intenti di ricerca e rispondere alle esigenze dei potenziali clienti che si trovano in prossimità della attività, senza considerare che le attività verificate su My Business hanno il doppio delle possibilità di essere considerate affidabili dai clienti. Curare la propria scheda Google My Business è dunque un’opportunità preziosa da cogliere per farsi trovare da potenziali clienti, un immediato luogo dove inserire informazioni dell’azienda, recensioni fino ad arrivare alla comunicazione di eventi e promozioni. Generalmente le ricerche locali effettuate dagli utenti includono il nome di una specifica località in combinazione con:
  • il nome dell’azienda
  • oppure una categoria di negozio
  • prodotto o servizio
e quando si parla di ricerca locale My Business è il punto di riferimento digitale per qualsiasi attività. Per incontrare le esigenze di chi cerca prodotti o servizi vicino alla sua posizione o informazioni riguardanti un luogo specifico, le attività locali hanno a disposizione uno strumento semplice ma potente che permette di scalare la classifica dei risultati ed apparire non solo nella fatidica prima pagina della ricerca, ma in evidenza superiore agli altri risultati, ossia nella Local Pack, “luogo” in cui i risultati godono di maggior evidenza rispetto agli altri. Curare ed aggiornare la scheda My Business ha quindi ricadute e benefici importanti per l’azienda, basti sapere che uno dei fattori utilizzati da Google per determinare il posizionamento delle attività nei risultati di una ricerca locale è il punteggio di pertinenza, ovvero la corrispondenza di una scheda locale con la ricerca di un utente. Inoltre, come evidenziato dal “2018 Local Search Ranking Factors” (studio effettuato da Moz) la scheda My Business influisce notevolmente nel posizionamento generale del sito web collegato.

Come ottimizzare la scheda Google My Business

Recensioni, Foto, Post della tua azienda in un unico luogo

Se la tua azienda non è già presente su Google Maps, puoi creare un account Google My Business per inserire tutte le informazioni pertinenti ed interessanti legati alla propria attività. Nella dashboard troverai tutto il necessario per farlo e dopo aver attivato la scheda, sarà necessario attuare una strategia di ottimizzazione e aggiornamento costante delle per apparire nelle prime posizioni e battere la concorrenza. Ecco le tab che troverai nella Dashboard: Informazioni: sede, orari di apertura, giorni di chiusura, numero di telefono, sito web, attributi e servizi (ed esempio accessibilità, modalità di pagamento accettate). Chi ti cerca deve sapere esattamente cosa fa l’azienda, dove ti trovi, se il tuo negozio o ristorante è aperto. È importante che le informazioni siano compilate nel modo più accurato possibile: nome, categoria, descrizione dell’azienda (sezione dove sarà opportuno evidenziare la storia e le caratteristiche principali e i vantaggi rispetto ad altri store). E ancora: indirizzo, contatti, orari di apertura, giornate di chiusura straordianaria (ad esempio festivi). Per alcune categorie particolari come hotel e ristoranti, negozi, è possibile mostrare informazioni aggiuntive o meglio degli attributi relativi ai servizi e ai prodotti offerti (tipologie di accesso, modalità di pagamento, wi-fi ecc). Maggiori saranno gli attributi, maggiore sarà la qualità della vostra scheda. In questa sezione sceglierai anche immagine di profilo e copertina: è consigliabile inserire il logo/marchio ufficiale dell’attività e un’immagine rappresentativa. Statistiche: ossia il rendimento dell’azienda: visualizzazioni, ricerche, attività; tutti dati che aiutano a comprendere in che modo i clienti cercano la tua azienda, dove i visualizzano la tua attività, quali sono le azioni eseguite dai tuoi clienti, quante telefonate siano state effettuate dopo la ricerca e quante foto sono state viste. Recensioni: vengono raccolte in un’unica interfaccia e da lì, puoi anche scegliere di rispondere a ciascuna di esse. Le recensioni incidono notevolmente sull’acquisto finale e di conseguenza più recensioni positive avrà la tua attività, maggiori saranno le probabilità di concludere attirare clienti. Messaggi: la chat, avviabile solo da mobile, è il modo per assicurare ai visitatori la migliore esperienza possibile. Rispondendo alle loro richieste specifiche prima, durante e dopo l’acquisto ti renderai disponibile, attento e professionale. Foto (e video) dell’azienda, inserite dal proprietario o caricate dai clienti. In questa tab è possibile inserire foto a 360°, video, immagini degli interni o esterni, e dei prodotti. È uno spazio per raccontare l’azienda, pertanto è utile inserire foto del team oltre che della sede, dei prodotti o degli eventi. Crea un Annuncio: Adwords Express, tramite un account di Google Adwords da la possibilità di pubblicare annunci pubblicitari “local”, legati alla posizione geografica dell’attività. Sono annunci visualizzati sui dispositivi mobili, rispondenti alle keywords scelte per gli annunci, entro un certo raggio dalla propria sede aziendale. Post: uno strumento per creare un post su Google: foto/video e testo saranno visibili per un massimo di 7 giorni e compariranno in corrispondenza del box di informazioni nei risultati di ricerca e su Google Maps. Con i post di My Business puoi stare al passo con le evoluzioni della tua azienda: nuovi prodotti e servizi, iniziative, nuovi prodotti, servizi, promozioni, eventi. I Post di My Business grazie alle informazioni aggiuntive, sono molto utili a mettere in risalto le tue attività. Nel dettaglio puoi creare un post specifico per:
  • prodotto
  • novità
  • evento
  • offerta
Per ogni formato è possibile inserire una call to action “Prenota”, “Ordina online”, “Acquista”, “Registrazione”, “Vai all’Offerta”, “Chiama Ora” collegati a link esterni.
È consigliabile mantenere attiva e aggiornata l’attività di posting e pubblicare all’incirca un contenuto a settimana.

La nuova funzionalità Google My Business Prodotti (Beta)

A gennaio 2018, dopo svariati mesi di test è stata inserita la possibilità di caricare i video mentre a fine 2018 è stata introdotta una nuova sezione nella dashboard di gestione Google My Business: parliamo della Tab Prodotti (attualmente in versione Beta). L’editor dei prodotti permette di creare una vetrina più curata e attualmente è rivolto a piccole e medie imprese individuali. Attenzione però, al momento, non è disponibile per tutti i commercianti al dettaglio.

Come creare una raccolta di prodotti su Google My Business

tab-prodotti-google-my-business Dalla dashboard Web desktop è possibile accedere all’editor dei prodotti. In seguito si devono inserire le informazioni relative alla raccolta:
  1. Il nome della collezione
  2. Il prodotto: si può inserire almeno un prodotto per collezione ed è possibile aggiungerne altri in un secondo momento. I prodotti devono avere un’immagine correlata.
  3. La descrizione della collezione
  4. Il prezzo del prodotto
  5. La descrizione del prodotto
  6. La call to action (pulsante)
  7. L’immagine del prodotto
Con l’Editor dei prodotti puoi aggiungere, modificare, eliminare i prodotti del tuo catalogo e puoi anche aggiungere prodotti in primo piano. Oltre a mostrare i prodotti nelle raccolte, puoi anche evidenziare i prodotti in primo piano che verranno visualizzati nel carosello “Dai post dei prodotti” in modo indipendente rispetto al catalogo dei prodotti. google-my business-raccolta Come hai visto Google My Business è lo strumento ideale per gestire le informazioni visualizzate dagli utenti di Google che cercano la tua attività o i prodotti e i servizi che offri. Se hai domande o necessiti di una consulenza sulla gestione del tuo profilo Google My Business contattaci!
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Google My Business per le aziende: opportunità e nuove funzionalità per vendere i prodotti

Local Marketing: guida all’uso strategico di Google My Business

My Business è un servizio per le aziende completamente gratuito offerto da Google. È davvero semplice da usare ma soprattutto incide notevolmente sulla visibilità dell’attività contribuendo ad attirare nuovi clienti ed incrementare le vendite. Google My Business è il punto di riferimento per qualsiasi azienda (ristorante, albergo, negozio di abbigliamento ecc ) che voglia gestire la propria presenza online su Google, compreso Google Maps, con una scheda contenente le principali informazioni dell’azienda: indirizzo, orari, sito web, foto dello store per contattarti e trovare la tua sede, aiutare i clienti a scoprire i prodotti e i servizi offerti dalla tua azienda, puoi intercettare le intenzioni di acquisto dei clienti che si trovano nei pressi della sede. È anche il luogo dove gli utenti possono trovare i feedback sull’azienda, lasciare le proprie recensioni.

Vista questa premessa, è importante capire come fare un uso strategico di questo strumento in ottica di crescita e sviluppo del business aziendale.

Perché inserire la tua attività su Google My Business

Ti sei mai chiesto come comparire su Google Maps o avere visibilità sui motori di ricerca è opportuno lavorare anche attraveso questo strumento. Google domina incontrastato il mondo delle ricerche sul web ed è oggi il punto di riferimento per le scelte di acquisto online. In questa affollata piazza virtuale le attività appaiono in relazione alle ricerche dei clienti ma con evidenze diverse. Una scheda ottimizzata su Google My Business permette di intercettare gli intenti di ricerca e rispondere alle esigenze dei potenziali clienti che si trovano in prossimità della attività, senza considerare che le attività verificate su My Business hanno il doppio delle possibilità di essere considerate affidabili dai clienti. Curare la propria scheda Google My Business è dunque un’opportunità preziosa da cogliere per farsi trovare da potenziali clienti, un immediato luogo dove inserire informazioni dell’azienda, recensioni fino ad arrivare alla comunicazione di eventi e promozioni.

Generalmente le ricerche locali effettuate dagli utenti includono il nome di una specifica località in combinazione con:

  • il nome dell’azienda
  • oppure una categoria di negozio
  • prodotto o servizio

e quando si parla di ricerca locale My Business è il punto di riferimento digitale per qualsiasi attività. Per incontrare le esigenze di chi cerca prodotti o servizi vicino alla sua posizione o informazioni riguardanti un luogo specifico, le attività locali hanno a disposizione uno strumento semplice ma potente che permette di scalare la classifica dei risultati ed apparire non solo nella fatidica prima pagina della ricerca, ma in evidenza superiore agli altri risultati, ossia nella Local Pack, “luogo” in cui i risultati godono di maggior evidenza rispetto agli altri.

Curare ed aggiornare la scheda My Business ha quindi ricadute e benefici importanti per l’azienda, basti sapere che uno dei fattori utilizzati da Google per determinare il posizionamento delle attività nei risultati di una ricerca locale è il punteggio di pertinenza, ovvero la corrispondenza di una scheda locale con la ricerca di un utente. Inoltre, come evidenziato dal “2018 Local Search Ranking Factors” (studio effettuato da Moz) la scheda My Business influisce notevolmente nel posizionamento generale del sito web collegato.

Come ottimizzare la scheda Google My Business

Recensioni, Foto, Post della tua azienda in un unico luogo

Se la tua azienda non è già presente su Google Maps, puoi creare un account Google My Business per inserire tutte le informazioni pertinenti ed interessanti legati alla propria attività. Nella dashboard troverai tutto il necessario per farlo e dopo aver attivato la scheda, sarà necessario attuare una strategia di ottimizzazione e aggiornamento costante delle per apparire nelle prime posizioni e battere la concorrenza. Ecco le tab che troverai nella Dashboard:

Informazioni: sede, orari di apertura, giorni di chiusura, numero di telefono, sito web, attributi e servizi (ed esempio accessibilità, modalità di pagamento accettate). Chi ti cerca deve sapere esattamente cosa fa l’azienda, dove ti trovi, se il tuo negozio o ristorante è aperto. È importante che le informazioni siano compilate nel modo più accurato possibile: nome, categoria, descrizione dell’azienda (sezione dove sarà opportuno evidenziare la storia e le caratteristiche principali e i vantaggi rispetto ad altri store). E ancora: indirizzo, contatti, orari di apertura, giornate di chiusura straordianaria (ad esempio festivi). Per alcune categorie particolari come hotel e ristoranti, negozi, è possibile mostrare informazioni aggiuntive o meglio degli attributi relativi ai servizi e ai prodotti offerti (tipologie di accesso, modalità di pagamento, wi-fi ecc). Maggiori saranno gli attributi, maggiore sarà la qualità della vostra scheda. In questa sezione sceglierai anche immagine di profilo e copertina: è consigliabile inserire il logo/marchio ufficiale dell’attività e un’immagine rappresentativa.

Statistiche: ossia il rendimento dell’azienda: visualizzazioni, ricerche, attività; tutti dati che aiutano a comprendere in che modo i clienti cercano la tua azienda, dove i visualizzano la tua attività, quali sono le azioni eseguite dai tuoi clienti, quante telefonate siano state effettuate dopo la ricerca e quante foto sono state viste.

Recensioni: vengono raccolte in un’unica interfaccia e da lì, puoi anche scegliere di rispondere a ciascuna di esse. Le recensioni incidono notevolmente sull’acquisto finale e di conseguenza più recensioni positive avrà la tua attività, maggiori saranno le probabilità di concludere attirare clienti.

Messaggi: la chat, avviabile solo da mobile, è il modo per assicurare ai visitatori la migliore esperienza possibile. Rispondendo alle loro richieste specifiche prima, durante e dopo l’acquisto ti renderai disponibile, attento e professionale.

Foto (e video) dell’azienda, inserite dal proprietario o caricate dai clienti. In questa tab è possibile inserire foto a 360°, video, immagini degli interni o esterni, e dei prodotti. È uno spazio per raccontare l’azienda, pertanto è utile inserire foto del team oltre che della sede, dei prodotti o degli eventi.

Crea un Annuncio: Adwords Express, tramite un account di Google Adwords da la possibilità di pubblicare annunci pubblicitari “local”, legati alla posizione geografica dell’attività. Sono annunci visualizzati sui dispositivi mobili, rispondenti alle keywords scelte per gli annunci, entro un certo raggio dalla propria sede aziendale.

Post: uno strumento per creare un post su Google: foto/video e testo saranno visibili per un massimo di 7 giorni e compariranno in corrispondenza del box di informazioni nei risultati di ricerca e su Google Maps. Con i post di My Business puoi stare al passo con le evoluzioni della tua azienda: nuovi prodotti e servizi, iniziative, nuovi prodotti, servizi, promozioni, eventi. I Post di My Business grazie alle informazioni aggiuntive, sono molto utili a mettere in risalto le tue attività. Nel dettaglio puoi creare un post specifico per:

  • prodotto
  • novità
  • evento
  • offerta

Per ogni formato è possibile inserire una call to action “Prenota”, “Ordina online”, “Acquista”, “Registrazione”, “Vai all’Offerta”, “Chiama Ora” collegati a link esterni.

È consigliabile mantenere attiva e aggiornata l’attività di posting e pubblicare all’incirca un contenuto a settimana.

La nuova funzionalità Google My Business Prodotti (Beta)

A gennaio 2018, dopo svariati mesi di test è stata inserita la possibilità di caricare i video mentre a fine 2018 è stata introdotta una nuova sezione nella dashboard di gestione Google My Business: parliamo della Tab Prodotti (attualmente in versione Beta). L’editor dei prodotti permette di creare una vetrina più curata e attualmente è rivolto a piccole e medie imprese individuali. Attenzione però, al momento, non è disponibile per tutti i commercianti al dettaglio.

Come creare una raccolta di prodotti su Google My Business

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Dalla dashboard Web desktop è possibile accedere all’editor dei prodotti. In seguito si devono inserire le informazioni relative alla raccolta:

  1. Il nome della collezione
  2. Il prodotto: si può inserire almeno un prodotto per collezione ed è possibile aggiungerne altri in un secondo momento. I prodotti devono avere un’immagine correlata.
  3. La descrizione della collezione
  4. Il prezzo del prodotto
  5. La descrizione del prodotto
  6. La call to action (pulsante)
  7. L’immagine del prodotto

Con l’Editor dei prodotti puoi aggiungere, modificare, eliminare i prodotti del tuo catalogo e puoi anche aggiungere prodotti in primo piano. Oltre a mostrare i prodotti nelle raccolte, puoi anche evidenziare i prodotti in primo piano che verranno visualizzati nel carosello “Dai post dei prodotti” in modo indipendente rispetto al catalogo dei prodotti.

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Come hai visto Google My Business è lo strumento ideale per gestire le informazioni visualizzate dagli utenti di Google che cercano la tua attività o i prodotti e i servizi che offri.

Se hai domande o necessiti di una consulenza sulla gestione del tuo profilo Google My Business contattaci!

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Local SEO: i fattori di ranking per scalare la SERP di Google

Quali strumenti ottimizzare per dare visibilità ad una azienda o attività locale?  I fattori determinanti per la Local Search secondo Moz.com

Parliamo di SEO, ma nello specifico di Local SEO quindi di ottimizzazione per i motori di ricerca a livello “locale”. Per analizzare gli elementi che oggi Google tiene in considerazione a proposito di local search marketing partiamo da un’interessante studio di Moz.com, nel quale ritroviamo una serie di spunti interessanti e soprattutto un elenco dei fattori di ranking che influiscono proprio sui risultati organici (SERP) locali

Lo studio, aggiornato al 2017, definisce questo gruppo di risultati organici con la dicitura “Local Pack”. Vediamo dunque quali tecniche e condizioni on e off page risultano deteminanti per il posizionamento di un’attività che ha un target localizzato in un’area geografica ben determinata.

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Premettendo che dal 2017 questi fattori hanno subito cambiamenti significativi rispetto al 2015, ecco quali sono i fattori di ranking da tenere in considerazione per una efficace Local SEO strategy:

Google My Business

Secondo il sondaggio di Moz le informazioni estratte dalla scheda Google My Business dell’attività sono fondamentali: nella classificazione di importanza rappresenta il 19% rispetto al 14.7% del 2015). Ma come ottimizzare la scheda di Google My Business? In primo luogo deve avere una categoria adeguata, delle keyword nel titolo dell’attività su GMB, delle foto di qualità ( anche dagli utenti/clienti) e, fondamentale (ma discutibile punto), deve essere nelle vicinanze dell’utente che esegue la ricerca.

Back link

Al secondo posto (17 %) troviamo i link che rimandano verso l’attività, sebbene abbia perso importanza, risulta ancora uno dei fattori principali per una local seo strategist efficace.

La qualità / autorità dei link rappresentano sempre di più un fattore di preminenza: link verso il nostro sito con anchor text consistenti, link da siti autorevoli locali ma anche il numero dei link stessi. In altre parole è importante un’attività di back link da siti autorevoli locali appartenenti (anche) alla categoria della nostra attività.

Fattori on page

Al terzo posto (14%) si trovano tutte quelle attività on page, finalizzate all’ottimizzazione, di cui Google valorizza in particolare

  • Il Nit (Nome, Indirizzo e Telefono)
  • Le keywords all’interno dei tag title
  • La Domain Authority (autorità del dominio) quindi link in entrata da parte di siti con un’alta autorità, link interni
  • Ottimizzazione Mobile del sito

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Citazioni da fonti autorevoli

Un fattore predominante in questa classifica di Moz (13%) è rappresentata dalla qualità e quantità di citazioni da fonti autorevoli. Pertanto è importante curare la presenza su altri siti e directory locali autorevoli (un esempio fra tanti può essere la presenza di un ristorante o albergo su Trip Advisor). In questo caso vanno considerati: la consistenza del NIT, cioè che sia scritto esattamente, fin nei minimi dettagli, sempre allo stesso modo del sito web, il numero di citazioni, cioè link verso il nostro sito, che devono essere comunque di qualità e da siti autorevoli.

Siti web di terze parti come Yelp, Foursquare sono sottoposti a scansione dai motori di ricerca, risulta utile avere il maggior numero di citazioni possibili in questi siti per far sì che trovino l’attività e i suoi dettagli.

Recensioni

Un valore destinato a crescere (in relazione al 2015 è passato dall’8 al 15%) quello delle recensioni / testimonianze; è un fattore di ranking considerato tra i principali soprattutto in termini di: quantità delle recensioni, velocità e autenticità di risposta, autorità del recensore, valore della piattaforma. Citando Miriam Ellis ( Solas Web Design) questo aspetto è così importante perchè in fondo “le recensioni vendono”.

Comportamento e coinvolgimento degli utenti

Google si interessa molto agli utenti e alla loro esperienza reale, al fine di poter fornire risultati ed esperienze sempre più rispondenti alle necessità e dunque “personalizzate” anche a livello local. Pertanto oltre alle recensioni (come abbiamo visto) prende in considerazione anche le azioni e i comportamenti degli utenti sul sito web ( 10%). Parliamo di percentuale di clic (CTR) rispetto alle visualizzazioni sulle serp, tasso di permanenza, metriche click-to-call ( tasto chiama), richiesta di indicazioni stradali, i check in ( registrazione degli utenti nel locale) e simili.

Personalizzazioni

Sulla falsariga di quello che si è detto pocanzi, Google considera importante anche l’esperienza di personalizzazione dell’utente ( 10%) nel momento in cui visita il sito web, fra cui anche la facilità di navigazione, l’utilizzo del menù, ecc.

Social network

Qui Google prende in considerazione l’engagement che riusciamo a generare sui principali social Google+, Facebook, Twitter, Instagram. Da un punto di vista SEO guadagnano “solo” il 4% ma in una strategia di local marketing rappresentano un canale di comunicazione fondamentale per promuovere la propria attività / evento / promozione e simili.

Non dimenticare i fattori di ranking negativi

Di riflesso, in una strategia di Local Seo è importante prestare attenzione ai fattori di ranking negativi se vogliamo ben posizionarci su Google a livello locale: NIT e categoria errati su Google My Business, presenza di Malware, numeri di telefono diversi nelle directory (dovrebbe essere lo stesso su tutte le piattaforme dove la nostra attività è presente). E inoltre mai duplicare la presenza su più schede, quindi eliminare schede GMB doppie o vecchie dell’attività, evitare la presenza di più imprese nella stessa categoria e indirizzo.

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Cambiamenti in corso e ottimizzazione di strumenti e social di Google

Ora sappiamo quali sono i fattori principali di cui tenere conto nella nostra local marketing strategy, ossia se vogliamo migliorare la visibilità locale di un’azienda.

Una nota di conclusione: da questo studio emerge un dato da non sottovalutare per il futuro e per alcuni versi prevedibile: Google tende a privilegiare alcuni “strumenti” e/o social propri, quindi tende a dare sempre più importanza e rlevanza alla scheda Google My Business, a Google +,  e dare meno peso a social terzi e siti web. Di qui l’importanza di ottimizzare Google My Business per la propria attività; al contrario, fattori come back link e ottimizzazione on page, in relazione all’ultimo studio del 2015 dei fattori di ranking per la local Seo, hanno “perso” importanza.

Se hai domande riguardo la tua strategia di Local SEO o vuoi sapere di più su come ottimizzare la tua attività locale, contattaci!

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SEO strategy: arte o scienza? La scrittura dei contenuti tra ottimizzazione e storytelling

La strategia SEO: come scegliere le parole chiave? Il compromesso tra volumi di ricerca, query e strategia

Scrivere un articolo di successo, che sia per il tuo blog personale o per quello della tua azienda, è impresa ardua  che persegue (o dovrebbe perseguire) sempre due obiettivi parimenti fondamentali: utilizzare una strategia SEO che consenta l’ottimizzazione del contenuto per il posizionamento sui motori di ricerca e impiegare un linguaggio coinvolgente e attrattivo per i lettori. Abbiamo già parlato dei consigli utili per affrontare la nuova era della SEO e dei 6 strumenti imprescindibili per  ottimizzare al meglio le pagine del nostro sito web, ponendo un particolare focus sulla modalità di ricerca delle giuste parole chiave, partendo dall’ analisi delle keyword attraverso i tools più indicati. Ricordiamo che l’analisi e la scelta delle parole chiave pertinenti ai contenuti del sito è un processo indispensabile per migliorare il nostro posizionamento in SERP e quindi per incrementare il tasso di conversione.

Preme sottolineare che nell’utilizzo ad esempio del Keyword Planner, lo strumento gratuito di Google Adwords, ci ritroviamo di fronte a keywords con un alto volume di ricerca e di fronte a keywords più specifiche, con volumi di ricerca molto più bassi. Ed è qui che entra in gioco la capacità del SEO specialist di riuscire ad inseguire i numeri senza perdere di vista la strategia generale. Se ad esempio abbiamo delle keywords molto competitive e stiamo lavorando su di un sito con un basso traffico e ancora poco posizionato sulla maggior parte di esse, si potrebbe decidere di utilizzare assieme alle keyword generiche, keywords più specifiche (negli H1 ad esempio). Infatti, nonostante le keywords più specifiche generino meno traffico (ossia risultino nell’analisi volumi di ricerca minori) rispetto a quelle con alti volumi di ricerca e più competitive, si può giungere a eguagliare il traffico generato da keywords più generiche, in quanto gli utenti potrebbero essere maggiormente in target e pertanto il tasso di conversione maggiore (Massimazione del ROI). Un altro elemento da tenere SEMPRE in considerazione nella stesura di contenuti da ottimizzare è l’importanza di incrociare i dati emersi dall’analisi dei volumi di ricerca con le query (le query sono delle frasi che possono contenere anche più parole chiave e che corrispondono alle “espressioni” utilizzate dagli utenti nella ricerca su Google). Per una buona individuazione delle query è lo stesso Google a darci dei suggerimenti. Quando infatti ricerchiamo una parola chiave, ad esempio “Digital marketing”, scorrendo in fondo alla pagina troviamo la voce “ricerche correlate a digital marketing”, che sono esattamente il suggerimento che Google ci dà rispetto alle query.

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Un altro ottimo strumento utile per la ricerca delle query è Answer The Public utilizzabile in più lingue, sul quale è possibile inserire una parole chiave o un argomento, avendo una panoramica delle query sotto forma di preposizioni, domande e comparazioni

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Cosa vuol dire scrivere un contenuto vincente, oltre la SEO?

Come premesso all’inizio di questo articolo, nella stesura di un contenuto vincente se da un lato è importante utilizzare una strategia SEO che consenta l’ottimizzazione del contenuto stesso per il posizionamento sui motori di ricerca, dall’altro è fondamentale impiegare un linguaggio coinvolgente e attrattivo.

Come scrivere un contenuto coinvolgente e attrattivo?

Per risultare vincente un articolo deve quanto meno possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:
  1. Informativo
  2. Emozionale
  3. Identitario
Un articolo risulta essere informativo quando è attinente rispetto al tema affrontato, fornisce delle informazioni  precise e semplici riguardo ad esso, offrendo un valore aggiunto, ossia un elemento in più rispetto allo status dell’arte sull’argomento. Per riuscire quindi a scrivere un contenuto informativo è necessario essere aggiornati sullo stesso, non allontanarsi troppo dal focus del tema e guidare il lettore attraverso una struttura semplice: premesse, sviluppo, conclusioni. Un articolo informativo è pertanto un articolo che induce nel lettore la sensazione di aver appreso qualcosa di nuovo, fosse anche un punto di vista su un determinato argomento. Il punto di vista che, però, non deve essere un’opinione, ma una “visuale” dello stesso punto da un’altra angolazione. Se può sembrare più o meno semplice redigere un contenuto informativo, che si avvicina sicuramente ad un approccio metodologico più scientifico, più complicato, soprattutto per la sua struttura “anacronistica” risulta essere il contenuto “emozionale”.

Cosa vuol dire scrivere un “contenuto emozionale?”

Pubblicità emozionale”, “Scrittura emozionale”, “Storytelling”: queste espressioni vengono costantemente affiancate ed, erroneamente, spesso confuse tra di loro. È necessario subito specificare che non necessariamente un contenuto emozionale fa parte di uno “storytelling”, e viceversa, non sempre in uno “storytelling” troviamo contenuti emozionali. scrittura emozionale Il contenuto emozionale è un contenuto che fa leva appunto sulle emozioni, come la gioia, il dolore, la tristezza, la paura, e così via, basandosi sul meccanismo fondamentale dell’empatia: mettersi nei panni del lettore e concedere al lettore la possibilità di mettersi  nei panni di ciò che è scritto. Il contenuto emozionale è un contenuto persuasivo, che punta sulla dimensione emozionale del nostro destinatario, ma che non necessariamente fa parte di una storia, o meglio, di una strategia volta a raccontare una storia.

Cos’è lo storytelling? Il viaggio tra racconto e fidelizzazione

Cos’è lo storytelling? Forse avremmo dovuto chiamare questo paragrafo: “Cosa non è uno storytelling”. Nel linguaggio comune si pensa infatti che lo storytelling corrisponda, come suggerito dalla stessa etimologia, alla sola arte del narrare. Si possono narrare mille cose e in mille modi diversi, ma non è raccontando una storia qualsiasi che fa di noi, noi professionisti o noi azienda, degli storytellers. Lo storytelling ha certamente a che fare con il racconto di una storia, ma di quale storia? Ritornando alla terza caratteristica che deve possedere un articolo per essere accattivante, l’ho definita “arbitrariamente”:  l’essere identitario.

Cosa vuol dire scrivere un articolo identitario?

Significa scrivere un contenuto che si vada ad inserire nella narrazione di una storia, che può essere più o meno emozionale, ma che che racconti qualcosa dell’identità dell’azienda o del brand per i quali stiamo scrivendo. Fare stoytelling non significa improvvisare semplicemente la foto di un’alba o di un tramonto. Fare stoytelling significa  capire a pieno la storia e l’identità di quel brand e riuscire a veicolarla nei migliori dei modi, all’interno di una strategia che prenda in considerazione il “mood” e il linguaggio dell’azienda, la sua vision, la sua mission, e soprattutto il linguaggio della community o del target di riferimento. In una parola: fidelizzare.

Storytelling: la case history di Granoro

“Ogni azienda ha una storia da raccontare” è quello che si legge nell’homepage del sito di uno degli storyteller più noti in questo momento nel panorama italiano: Cristiano Carriero.   Carriero, che ha lavorato per diverse aziende di portata nazionale, proprio riguardo ad una delle sue ultime collaborazioni afferma: “La Seo è una botta e via; lo Storytelling è una storia d’amore di quelle che non si dimenticano”, e lo fa parlando della collaborazione con Granoro, un progetto vero e proprio di storytelling che si è sviluppato su più fronti. Da una parte la narrazione in diretta sui social, con il coinvolgimento di Instagramer e Snapchatter durante la raccolta del grano, entrando così nel cuore pulsante dell’azienda attraverso gli strumenti digitali più utilizzati nella nostra quotidianità.crisitiano-carriero Dall’altra una strategia di content che parte direttamente sul blog di Granoro e che vede la collaborazione di diversi blogger e professionisti italiani come ManuelaVitulli e Alessandro Piemontese. Il nome che è stato dato al blog è  “granostalgia” e si inserisce nel più ampio progetto di Granoro volto a promuovere il grano pugliese e la Filiera 100% Puglia. E che apre così: Di Puglia non si parla. Di Puglia si vive. E per vivere bisogna raccontare la nostalgia di chi qui c’è stato, anche solo una volta. Di chi qui è cresciuto ed è andato via, o di chi non se ne andrà mai.  Granoro presenta GraNostalgia di Puglia. Di Puglia si vive.”
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Link building: 3 consigli per un’ottimizzazione SEO offsite di successo

Non solo SEO on site per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca

Strumenti, buone pratiche e chiarimenti su alcune tecniche di link building per guadagnare posizioni nella SERP

Raggiungere l’Olimpo della prima pagina dei motori di ricerca è di certo l’obiettivo principale per chi è alle prese con l’ottimizzazione SEO di un sito. Per scegliere quale strategia adottare e come metterla in pratica è necessario fare ogni valutazione tenendo ben presente quell’insieme di “indicazioni” che sono alla base di quasi tutta la letteratura SEO: i fattori di ranking sui motori di ricerca.

La complessità di questo argomento, impossibile da esaurire in un solo articolo, induce spesso a privilegiare alcuni ambiti trascurandone altri. Uno fra tutti riguarda il rapporto tra attività on site e off site. L’ottimizzazione SEO on site e gli accorgimenti technical SEO spesso lasciano in ombra tutti quegli aspetti off site che sono altrettanto fondamentali per un migliore posizionamento del sito sui motori di ricerca.

Parlare di SEO off site vuol dire fare riferimento alla link building e alle buone pratiche per la costruzione di backlink, ovvero di link in entrata verso le pagine del proprio sito. Si tratta di un’attività molto importante che incide in modo significativo sulla domain autority del sito. Occorre precisare però che l’impatto della link building sul posizionamento non è sempre positivo. Se condotta in modo approssimativo e non organizzato, rischia di rivelarsi un intervento non solo negativo ma anche nocivo da un punto di vista SEO.

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Per essere efficace e vincente, una strategia di link building deve essere costruita su pilastri ben saldi e definiti. Qualunque sia il metodo o la tecnica che si decide di mettere in pratica, ci sono dei concetti senza i quali ogni intervento risulterà parziale e poco incisivo. In particolare sono tre le colonne portanti sulle quali costruire backlink di qualità che possano accrescere l’autorità del sito e sono:

  • naturalezza
  • credibilità
  • valutazione

Questi tre aspetti sono il punto di partenza per una strategia di link building vincente. Ma andiamo a capire il perché.

Link earning: cosa c’è di meglio di un backlink gratuito, sincero e naturale?

“Content is king” scrisse qualcuno alla fine del secolo scorso riferendosi all’importanza del contenuto nello sviluppo dei guadagni su internet. Ma come se la passa oggi il Re a distanza di più di vent’anni e nell’era di Penguin 4.0? Decisamente bene, anzi meglio. Se nel 1996 il contenuto era già il Re, oggi potremmo affermare che la “relazione” è la Regina. Una relazione che è conseguenza necessaria di un contenuto di qualità, efficace e coerente.

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Abbiamo già parlato dell’analisi dei Backlink ai tempi di Google Penguin 4.0 ma è sempre bene ripetere quanto sia importante il controllo sulla qualità dei link in relazione ai contenuti prodotti. Quella che sembrava una minaccia, oggi si rivela una vera e propria occasione per creare contenuti interessanti e unici che attirino link spontanei, accrescendo l’autorità del sito.

La “tecnica” del link earning è dunque la pratica per la costruzione di backlink più efficace, sicura e consigliata. Per un sito di e-commerce potrebbe trattarsi di descrizioni e schede prodotto complete e ricche di dettagli o di articoli di blog con informazioni approfondite e uniche su determinati prodotti che possano attirare l’interesse spontaneo di utenti disposti a menzionare il sito.

Quindi non c’è dubbio, la qualità e l’unicità del contenuto è il primo obiettivo da raggiungere per puntare alla generazione di link spontanei, primo fattore premiante per migliorare l’ottimizzazione offsite.

Comment marketing: essere attivi nella community per comunicare le proprie competenze acquisendo credibilità

Un altro metodo molto utile è sicuramente quello di partecipare alle discussioni nelle community attinenti al genere di prodotti del sito e-commerce o ad argomenti affini. Si tratta di un’attività lunga che richiede pazienza e costanza ma con risultati importanti se ben strutturata. Prendere parte a discussioni con gruppi di utenti interessati agli stessi argomenti è un’occasione da non perdere per sviluppare relazioni utili alla creazione di possibili link in entrata di valore.

Trattandosi di un’attività con un impatto non proprio immediato, è necessario intervenire nelle discussioni più vicine alle proprie competenze garantendo contributi di qualità che accrescano la tua autorevolezza e incuriosiscano gli utenti. Per fare ciò è importante rintracciare blog e portali in target attraverso la ricerca di keywords pertinenti o con tools specifici dei quali parleremo nel paragrafo successivo.

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Per i siti e-commerce questa tecnica è indicata soprattutto in determinati settori merceologici come il design, l’arredamento, l’agro-alimentare ma è adatta anche nella vendita di servizi in ambito tecnologico, legale e in tutte quelle nicchie nelle quali è necessario un confronto prima di giungere ad una decisione di acquisto. Essere parte attiva di discussioni di questo genere è molto importante per comunicare le proprie competenze, accrescere credibilità e trasferire autorevolezza al sito.

Link building sì ma dove? Gli strumenti consigliati per valutare al meglio i siti con i quali costruire backlink di qualità

Ultimo dei tre pilastri sui quali costruire una strategia di link building di qualità e di local link building (leggi anche Local link building: cos’è e 8 consigli praticiriguarda la valutazione dei siti su cui inserire backlink. Prima di effettuare delle attività di link building su un sito occorre:

  • valutare la domain autority, considerando i siti con un valore sicuramente maggiore del proprio sito;
  • il rapporto tra i link in uscita e quelli in entrata, confermando che sia equilibrato e senza sproporzioni anomale;
  • considerare siti di argomenti affini.

Per fare queste importanti valutazioni ci sono strumenti che facilitano la ricerca raggiungendo un livello di precisione molto alto e sicuro. Grazie all’ormai noto MozBar, il toolbar di Moz, è possibile visualizzare page autority, domain autority e spam score, valori imprescindibili per una corretta valutazione.

Schermata 2017-10-31 alle 07.56.55Inoltre, ci teniamo a segnalare il tool Link Building del Report Progetti davvero molto utile proposto da SemRush. Incrociando 10 keywords e 10 competitors è possibile visualizzare una lista di blog, forum, news, review e wiki organizzati attraverso pratici filtri e attinenti alla ricerca quindi agli argomenti nei quali si intende mettere in pratica un’attività di link building qualitativa. Lo strumento di SemRush va a migliorare notevolmente il processo di ricerca, spesso lungo e difficile da organizzare che può spaventare chiunque decida di iniziare un’attività di link building che porti risultati significativi.

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Una strategia di link building basata su naturalezza, credibilità e valutazione è di certo una buona pratica che incrementerà l’autorità del sito e migliorerà il posizionamento sui motori di ricerca. Di sicuro non si tratta di un’attività con risultati immediati ma a lunga distanza può rivelare sorprese positive e gratificanti.

Hai altri dubbi sulla strategia di link building da mettere in pratica? Scrivici le tue domande.

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Google My Business: cos’è e come funziona

Google My Business: cos’è?

Uno strumento utile per richiamare utenti nella tua attività Local e per aiutare la tua azienda a posizionarsi al meglio sui motori di ricerca

Google My Business è una dashboard in cui i proprietari di attività Local possono gestire le proprie informazioni e fornirle all’enorme database di Google. Per prima cosa Google My Business è gratuito e può essere inteso come un sito attraverso cui informare e mantenere aggiornato Google circa tutto ciò che riguarda il nostro negozio/attività.

Dunque, la scheda Google My Business offre tante informazioni utili sulla attività offerta agli utenti che vi ricercano sia in modo diretto che indiretto, e che vogliono ottenere informazioni riguardanti:

  • dove siete situati fisicamente
  • quali servizi/prodotti vendete
  • come contattarvi
  • come siete giudicati dagli utenti che hanno già avuto esperienze con voi.

Piú si è bravi a fornire informazioni utili agli utenti online, piú aumenteranno le probabilità di attrarre nuovi potenziali clienti nei vostri punti vendita. Per queste ragioni, Google My Business è, senza dubbio, da considerare come uno strumento molto potente. La sua rilevanza aumenta esponenzialmente se a questo aggiungiamo anche l’aspetto SEO. I motori di ricerca infatti raccolgono e indicizzano da questo canale le informazioni di base come i NAP 3 (nome, indirizzo e numero di telefono) e gli orari di apertura, ma anche le keyword riguardanti i servizi e prodotti offerti. Ecco perché imparare a conoscere Google My Business e, di conseguenza, ad utilizzarlo è un passo cruciale all’interno di una strategia di Local Marketing di successo.

 

Cosa troverai all’interno di questo articolo:

  1. Google My Business: cos’è?
  2. Google My Business: come funziona?
  3. Contenuti da inserire sull’account di Google My Business
  4. Le statistiche di Google My Business: insight da non sottovalutare


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Google My Business: come funziona?

I diversi step per procedere alla creazione e all’ottimizzazione del vostro account su Google My Business

Il punto di partenza per capire come funziona Google My Business e procedere con l’iscrizione, è creare (o rivendicare) un account Google. Poiché la vostra è una azienda-negozio, è altamente consigliato l’utilizzo di una proprietà dell’account legata alla società e non alla persona. Per intenderci meglio pizzeriailsogno@gmail.com piuttosto che mariorossi@gmail.com. Il motivo è molto semplice: succede molto spesso che una stessa azienda abbia già una o piú schede, create ad esempio, per prova o per errore da vecchi proprietari o dipendenti, o peggio ancora da utenti/clienti. Schede aziendali duplicate, possono rendere il processo di nuova iscrizione molto complicato. Piuttosto che rinunciare all’iscrizione, vi consigliamo di contattare il team di assistenza Google My Business per richiedere supporto nell’eliminazione o nell’unione delle diverse schede. In ogni caso, per verificare se la scheda è già stata creata o se è possibile procedere a crearne una ex novo basta semplicemente digitare il nome della propria attività e l’indirizzo. Qualora la scheda non risulti già inserita, potrete procedere all’iscrizione fornendo a Google le seguenti informazioni:

  • Nome dell’attività
  • Paese/Regione
  • Indirizzo
  • Codice postale
  • Città
  • Provincia
  • Telefono Principale dell’attività
  • Categoria
  • Servizio di domicilio

In questa prima fase, bisogna prestare particolare attenzione al numero di telefono principale dell’attività a alle categorie. Il numero telefonico principale dell’attività potrebbe essere utilizzato da Google per verificare la proprietà dell’attività stessa; mentre la scelta di categoria sarà elaborata e valutata dall’algoritmo di Google, sulla base di una lista di categorie già esistenti e con rilevanza diversa a seconda del settore.

Una volta completata questa procedura, sarà necessario confermare la proprietà dell’account prima che Google possa mostrare i nostri risultati nel proprio motore di ricerca.

Possiamo verificare l’account Google My Business in due maniere:

  • invio di un coupon con un codice
  • chiamata telefonica (opzione non sempre disponibile).

Attivato l’account, lo step successivo sarà quello di aggiungere contenuti che possano attirare gli utenti e far si che l’associazione tra la query di ricerca e i risultati visualizzati sia immediata.

Contenuti da inserire sull’account di Google My Business

Guida alle immagini e ai contenuti per ottimizzare la tua scheda

 Per un utilizzo impeccabile di Google My Business, la prima regola è quella di prestare particolare attenzione alla scelta delle immagini (vi raccomandiamo di usare solo foto professionali scattate da esperti). È molto importante inserire:

  • Un’immagine di profilo in linea con la vostra attività e che possa caratterizzarla al meglio. Oppure un logo (possibilmente quadrato). La dimensione migliore è 250×250 pixel;
  • Un’immagine di copertina che possa aiutare gli utenti a identificarvi nell’immediato. Un’idea potrebbe essere quella di utilizzare una foto ad alta definizione dell’esterno del vostro locale. In questo caso la dimensione consigliata è 2120×1192 pixel;
  • Altre immagini relative alla vostra attività/negozio: foto di interni e di esterni, foto di dipendenti o del team/staff al lavoro o anche dei vostri migliori prodotti. Le dimensioni consigliate sono 497×373 pixel o 150×150 pixel.

Dopo aver scelto e caricato con cura tutte le immagini che più rispecchiano l’attività da voi svolta o il vostro negozio, potrete passare alle altre informazioni fondamentali. Anche in questo caso, prestate particolare attenzione e cercate di offrire:

  • una descrizione esaustiva dell’azienda, formattata correttamente, che includa le vostre keyword e abbia all’interno dei link verso pagine strategiche del sito;
  • gli orari di apertura e chiusura;
  • le informazioni di contatto;
  • le categorie secondarie.

Recensioni su Google My Business

Linfa vitale per la Local SEO della tua attività!

Fornire le informazioni di base appena descritte è fondamentale. Ma altrettanto fondamentale è investire risorse ed elaborare strategie per ottenere recensioni verificate da parte di utenti e clienti. Le recensioni sono importantissime per tanti motivi: il branding, la reputation, l’indicizzazione e, con Google My Business, anche la possibilità di vedere le stelline e la media dei voti degli utenti sulla rete di ricerca.

Quest’ultimo aspetto può risultare decisivo ai fini del CTR. Ricerche dimostrano che il 97% dei consumatori sostiene di leggere recensioni online sui local business 6 e il 90% di essi si lascia influenzare sia dalle opinioni positive che da quelle negative ai fini della propria decisione di acquisto. A questo proposito, una mossa molto intelligente potrebbe essere quella di impostare nell’account Google My Business una notifica sulla mail ogni qualvolta un utente rilascia una recensione, così da poter monitorare in tempo reale l’opinione da parte degli utenti sulla vostra attività/negozio.

Local Marketing e recensioni sui Social Media

Per le recensioni e per la vostra strategia di local marketing, un altro step cruciale su cui lavorare sarà quello di curare l’aspetto “social”. Non ci sono ancora correlazioni specifiche e comprovate fra l’influenza dei social e il local ranking, ma con ogni probabilità, è possibile affermare che i nuovi media (Facebook e Instagram su tutti, a seguire Google Plus e Google My Business, Twitter, Pinterest e LinkedIn) hanno una grande rilevanza anche sul posizionamento locale.

La pagina Facebook, ad esempio, è forse lo strumento più utilizzato per rappresentare la propria azienda sul web. Come uno specchio della vostra autorevolezza e della vostra popolarità e del vostro awareness agli occhi degli utenti, si potrebbe anche definire la riprova che il vostro brand meriti o meno di posizionarsi bene anche su Google. Ecco perché non bisogna in nessun modo trascurare la cura dei canali social. Chiaramente la scelta del canale migliore dipenderà dal tipo di attività svolta, dal settore e dai prodotti o servizi offerti. Per cui, non fatevi prendere dalla smania di utilizzarli tutti, ma scegliete attentamente i canali più idonei e curatene attentamente i dettagli.

• Scopri qui 6 trucchi per la tua strategia di local marketing da mettere subito in pratica!

Le statistiche di Google My Business

Insight e metriche da non sottovalutare

Google My Business mette a disposizione una sezione sugli insight idonea a fornire dei dati che, se ben interpretati, possono offrire spunti molto utili per ottimizzare la propria strategia di local marketing. Il primo dato utile che Google My Business fornisce riguarda le modalità con cui gli utenti hanno ricercato la vostra attività, se direttamente oppure a partire da una ricerca su un prodotto/servizio. Ovviamente, percentuali importanti sul tipo di ricerca diretta indicheranno che state facendo un buon lavoro di branding e penetrazione nel mercato locale. Anche se questo non sarà sicuramente sufficiente. Infatti, per potenziare l’attività di awarness sul web e per accrescere la web reputation del proprio negozio o della propria azienda, è altrettanto importante lavorare su un buon posizionamento, senza nulla trascurare l’attività di local SEO.

Molto interessante è, inoltre, comprendere anche quale prodotto utilizzano gli utenti per cercarci, se la scheda di ricerca Google oppure le mappe. Casi in cui gli utenti arrivano solo in modo diretto o solo da Google Maps potrebbero indicare che avete fatto un buon lavoro sul branding, ma non abbastanza sulla local SEO. Al contrario, se gli utenti arrivassero solo tramite “scoperta” e da scheda di ricerca su Google, potrebbe stare a significare che è necessario, come accennato in precedenza, potenziare l’attività di awareness.

I dati relativi alle azioni che compiono gli utenti che entrano in contatto con la vostra scheda azienda, invece, vi potranno dare molte informazioni utili circa:

  • il numero di persone che hanno visitato il vostro sito web
  • quante hanno richiesto informazioni stradali per raggiungere la vostra attività/negozio
  • quante vi hanno chiamato
  • quante hanno visualizzato le vostre foto.

Ricordatevi, perciò, che per una strategia di local marketing vincente (e qui puoi scaricare gratis il primo capitolo del mio libro “Local Marketing“), un buon imprenditore deve necessariamente avere delle doti analitiche di spessore, per poter interpretare nella maniera  più corretta il comportamento degli utenti e agire di conseguenza.

Verificare, ottimizzare e gestire le informazioni aziendali su Google My Business può sembrare un processo lungo e dispendioso ma, se curato nei minimi particolari, può costituire un ottimo investimento per la vostra attività local. Senza informazioni precise sul web risulterà difficile (se non impossibile) essere trovati attraverso delle ricerche locali.

Inoltre non utilizzare Google My Business costituirà sicuramente un vantaggio competitivo a favore dei vostri concorrenti (che invece lo utilizzano), a discapito della vostra azienda che perderà un’importante opportunità di crescita.

TUTTI I SEGRETI DELLA LOCAL SEO NEL LIBRO LOCAL MARKETING DI FRANCESCO ANTONACCI E CRISTIANO CARRIERO. ORDINALO SUBITO!

Hai qualche domanda? Scrivici nei commenti!

Se hai ancora qualche dubbio su come utilizzare Google My Business al meglio e come renderlo uno strumento potente per la tua strategia di marketing locale, scrivici nei commenti. Siamo qui a disposizione per chiarimenti e spunti!

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Google My Business: cos'è e come funziona

Google My Business: cos’è?

Uno strumento utile per richiamare utenti nella tua attività Local e per aiutare la tua azienda a posizionarsi al meglio sui motori di ricerca

Google My Business è una dashboard in cui i proprietari di attività Local possono gestire le proprie informazioni e fornirle all’enorme database di Google. Per prima cosa Google My Business è gratuito e può essere inteso come un sito attraverso cui informare e mantenere aggiornato Google circa tutto ciò che riguarda il nostro negozio/attività. Dunque, la scheda Google My Business offre tante informazioni utili sulla attività offerta agli utenti che vi ricercano sia in modo diretto che indiretto, e che vogliono ottenere informazioni riguardanti:
  • dove siete situati fisicamente
  • quali servizi/prodotti vendete
  • come contattarvi
  • come siete giudicati dagli utenti che hanno già avuto esperienze con voi.
Piú si è bravi a fornire informazioni utili agli utenti online, piú aumenteranno le probabilità di attrarre nuovi potenziali clienti nei vostri punti vendita. Per queste ragioni, Google My Business è, senza dubbio, da considerare come uno strumento molto potente. La sua rilevanza aumenta esponenzialmente se a questo aggiungiamo anche l’aspetto SEO. I motori di ricerca infatti raccolgono e indicizzano da questo canale le informazioni di base come i NAP 3 (nome, indirizzo e numero di telefono) e gli orari di apertura, ma anche le keyword riguardanti i servizi e prodotti offerti. Ecco perché imparare a conoscere Google My Business e, di conseguenza, ad utilizzarlo è un passo cruciale all’interno di una strategia di Local Marketing di successo.

Cosa troverai all’interno di questo articolo:

  1. Google My Business: cos’è?
  2. Google My Business: come funziona?
  3. Contenuti da inserire sull’account di Google My Business
  4. Le statistiche di Google My Business: insight da non sottovalutare
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Google My Business: come funziona?

I diversi step per procedere alla creazione e all’ottimizzazione del vostro account su Google My Business

Il punto di partenza per capire come funziona Google My Business e procedere con l’iscrizione, è creare (o rivendicare) un account Google. Poiché la vostra è una azienda-negozio, è altamente consigliato l’utilizzo di una proprietà dell’account legata alla società e non alla persona. Per intenderci meglio pizzeriailsogno@gmail.com piuttosto che mariorossi@gmail.com. Il motivo è molto semplice: succede molto spesso che una stessa azienda abbia già una o piú schede, create ad esempio, per prova o per errore da vecchi proprietari o dipendenti, o peggio ancora da utenti/clienti. Schede aziendali duplicate, possono rendere il processo di nuova iscrizione molto complicato. Piuttosto che rinunciare all’iscrizione, vi consigliamo di contattare il team di assistenza Google My Business per richiedere supporto nell’eliminazione o nell’unione delle diverse schede. In ogni caso, per verificare se la scheda è già stata creata o se è possibile procedere a crearne una ex novo basta semplicemente digitare il nome della propria attività e l’indirizzo. Qualora la scheda non risulti già inserita, potrete procedere all’iscrizione fornendo a Google le seguenti informazioni:
  • Nome dell’attività
  • Paese/Regione
  • Indirizzo
  • Codice postale
  • Città
  • Provincia
  • Telefono Principale dell’attività
  • Categoria
  • Servizio di domicilio
In questa prima fase, bisogna prestare particolare attenzione al numero di telefono principale dell’attività a alle categorie. Il numero telefonico principale dell’attività potrebbe essere utilizzato da Google per verificare la proprietà dell’attività stessa; mentre la scelta di categoria sarà elaborata e valutata dall’algoritmo di Google, sulla base di una lista di categorie già esistenti e con rilevanza diversa a seconda del settore. Una volta completata questa procedura, sarà necessario confermare la proprietà dell’account prima che Google possa mostrare i nostri risultati nel proprio motore di ricerca.

Possiamo verificare l’account Google My Business in due maniere:

  • invio di un coupon con un codice
  • chiamata telefonica (opzione non sempre disponibile).
Attivato l’account, lo step successivo sarà quello di aggiungere contenuti che possano attirare gli utenti e far si che l’associazione tra la query di ricerca e i risultati visualizzati sia immediata.

Contenuti da inserire sull’account di Google My Business

Guida alle immagini e ai contenuti per ottimizzare la tua scheda

 Per un utilizzo impeccabile di Google My Business, la prima regola è quella di prestare particolare attenzione alla scelta delle immagini (vi raccomandiamo di usare solo foto professionali scattate da esperti). È molto importante inserire:
  • Un’immagine di profilo in linea con la vostra attività e che possa caratterizzarla al meglio. Oppure un logo (possibilmente quadrato). La dimensione migliore è 250×250 pixel;
  • Un’immagine di copertina che possa aiutare gli utenti a identificarvi nell’immediato. Un’idea potrebbe essere quella di utilizzare una foto ad alta definizione dell’esterno del vostro locale. In questo caso la dimensione consigliata è 2120×1192 pixel;
  • Altre immagini relative alla vostra attività/negozio: foto di interni e di esterni, foto di dipendenti o del team/staff al lavoro o anche dei vostri migliori prodotti. Le dimensioni consigliate sono 497×373 pixel o 150×150 pixel.
Dopo aver scelto e caricato con cura tutte le immagini che più rispecchiano l’attività da voi svolta o il vostro negozio, potrete passare alle altre informazioni fondamentali. Anche in questo caso, prestate particolare attenzione e cercate di offrire:
  • una descrizione esaustiva dell’azienda, formattata correttamente, che includa le vostre keyword e abbia all’interno dei link verso pagine strategiche del sito;
  • gli orari di apertura e chiusura;
  • le informazioni di contatto;
  • le categorie secondarie.

Recensioni su Google My Business

Linfa vitale per la Local SEO della tua attività!

Fornire le informazioni di base appena descritte è fondamentale. Ma altrettanto fondamentale è investire risorse ed elaborare strategie per ottenere recensioni verificate da parte di utenti e clienti. Le recensioni sono importantissime per tanti motivi: il branding, la reputation, l’indicizzazione e, con Google My Business, anche la possibilità di vedere le stelline e la media dei voti degli utenti sulla rete di ricerca. Quest’ultimo aspetto può risultare decisivo ai fini del CTR. Ricerche dimostrano che il 97% dei consumatori sostiene di leggere recensioni online sui local business 6 e il 90% di essi si lascia influenzare sia dalle opinioni positive che da quelle negative ai fini della propria decisione di acquisto. A questo proposito, una mossa molto intelligente potrebbe essere quella di impostare nell’account Google My Business una notifica sulla mail ogni qualvolta un utente rilascia una recensione, così da poter monitorare in tempo reale l’opinione da parte degli utenti sulla vostra attività/negozio.

Local Marketing e recensioni sui Social Media

Per le recensioni e per la vostra strategia di local marketing, un altro step cruciale su cui lavorare sarà quello di curare l’aspetto “social”. Non ci sono ancora correlazioni specifiche e comprovate fra l’influenza dei social e il local ranking, ma con ogni probabilità, è possibile affermare che i nuovi media (Facebook e Instagram su tutti, a seguire Google Plus e Google My Business, Twitter, Pinterest e LinkedIn) hanno una grande rilevanza anche sul posizionamento locale. La pagina Facebook, ad esempio, è forse lo strumento più utilizzato per rappresentare la propria azienda sul web. Come uno specchio della vostra autorevolezza e della vostra popolarità e del vostro awareness agli occhi degli utenti, si potrebbe anche definire la riprova che il vostro brand meriti o meno di posizionarsi bene anche su Google. Ecco perché non bisogna in nessun modo trascurare la cura dei canali social. Chiaramente la scelta del canale migliore dipenderà dal tipo di attività svolta, dal settore e dai prodotti o servizi offerti. Per cui, non fatevi prendere dalla smania di utilizzarli tutti, ma scegliete attentamente i canali più idonei e curatene attentamente i dettagli.

• Scopri qui 6 trucchi per la tua strategia di local marketing da mettere subito in pratica!

Le statistiche di Google My Business

Insight e metriche da non sottovalutare

Google My Business mette a disposizione una sezione sugli insight idonea a fornire dei dati che, se ben interpretati, possono offrire spunti molto utili per ottimizzare la propria strategia di local marketing. Il primo dato utile che Google My Business fornisce riguarda le modalità con cui gli utenti hanno ricercato la vostra attività, se direttamente oppure a partire da una ricerca su un prodotto/servizio. Ovviamente, percentuali importanti sul tipo di ricerca diretta indicheranno che state facendo un buon lavoro di branding e penetrazione nel mercato locale. Anche se questo non sarà sicuramente sufficiente. Infatti, per potenziare l’attività di awarness sul web e per accrescere la web reputation del proprio negozio o della propria azienda, è altrettanto importante lavorare su un buon posizionamento, senza nulla trascurare l’attività di local SEO. Molto interessante è, inoltre, comprendere anche quale prodotto utilizzano gli utenti per cercarci, se la scheda di ricerca Google oppure le mappe. Casi in cui gli utenti arrivano solo in modo diretto o solo da Google Maps potrebbero indicare che avete fatto un buon lavoro sul branding, ma non abbastanza sulla local SEO. Al contrario, se gli utenti arrivassero solo tramite “scoperta” e da scheda di ricerca su Google, potrebbe stare a significare che è necessario, come accennato in precedenza, potenziare l’attività di awareness. I dati relativi alle azioni che compiono gli utenti che entrano in contatto con la vostra scheda azienda, invece, vi potranno dare molte informazioni utili circa:
  • il numero di persone che hanno visitato il vostro sito web
  • quante hanno richiesto informazioni stradali per raggiungere la vostra attività/negozio
  • quante vi hanno chiamato
  • quante hanno visualizzato le vostre foto.
Ricordatevi, perciò, che per una strategia di local marketing vincente (e qui puoi scaricare gratis il primo capitolo del mio libro “Local Marketing“), un buon imprenditore deve necessariamente avere delle doti analitiche di spessore, per poter interpretare nella maniera  più corretta il comportamento degli utenti e agire di conseguenza. Verificare, ottimizzare e gestire le informazioni aziendali su Google My Business può sembrare un processo lungo e dispendioso ma, se curato nei minimi particolari, può costituire un ottimo investimento per la vostra attività local. Senza informazioni precise sul web risulterà difficile (se non impossibile) essere trovati attraverso delle ricerche locali. Inoltre non utilizzare Google My Business costituirà sicuramente un vantaggio competitivo a favore dei vostri concorrenti (che invece lo utilizzano), a discapito della vostra azienda che perderà un’importante opportunità di crescita.

TUTTI I SEGRETI DELLA LOCAL SEO NEL LIBRO LOCAL MARKETING DI FRANCESCO ANTONACCI E CRISTIANO CARRIERO. ORDINALO SUBITO!

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Hai qualche domanda? Scrivici nei commenti!

Se hai ancora qualche dubbio su come utilizzare Google My Business al meglio e come renderlo uno strumento potente per la tua strategia di marketing locale, scrivici nei commenti. Siamo qui a disposizione per chiarimenti e spunti!
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Local Marketing: cos’è e 6 consigli pratici per te

Cos’è il Local Marketing?

Il Local Marketing è quell’insieme di attività di comunicazione e marketing che la tua attività o impresa deve mettere in pratica con l’obiettivo di portare più clienti nel tuo negozio – o qualsiasi altra sede dove verrà completata la transazione – e accrescere la notorietà del tuo brand.

In questo post ti sveliamo 6 consigli facili da mettere in pratica per la tua strategia di marketing a livello locale e per creare una forte sinergia tra le tue attività online e in shop e viceversa.

Cosa troverai in questo articolo:

Cos’è il Local Marketing?
Local marketing: tanti cambiamenti per il tuo local business
Il Mobile al servizio del marketing a livello locale

6 trucchi per la tua strategia di local Marketing:
1- Newsletter su misura per i tuoi clienti
2 – Come ottenere più recensioni: linfa vitale per la Local SEO
3 – Calcolare il ROI delle proprie campagne di advertising per il proprio local business
4 – Prodotti dedicati e anteprime per fan e follower
5 – Valorizza i tuoi contenuti online nel tuo shop
6 – Go live! Storia e valori del tuo local business in diretta

Local Marketing e Local SEO. Hai qualche domanda?

Local marketing: tanti cambiamenti per il tuo local business

Negli ultimi anni quella che sembrava essere la tendenza del futuro, in cui i negozi del centro chiudevano a favore di una sempre crescente quantità di e-commerce, è stata ridimensionata da un fenomeno quasi inatteso, ma per certi versi naturale.

È riemersa con forza la necessità di stringere relazioni a livello locale e di fare acquisti dal piccolo negozio sotto casa dove creare una relazione di fiducia e più umana.
Il web è così diventato sempre più uno strumento per conoscere e approfondire il contesto che ci circonda e che viviamo quotidianamente. Vi sarà certo capitato di cercare su google informazioni su le attività locali della vostra città o di finire in un negozio dopo aver apprezzato la pagina facebook dello stesso. Da questo mutamento radicale, da queste necessità nasce il Local Marketing.

Il Mobile al servizio del marketing a livello locale

I dispositivi mobile che ogni giorno utilizziamo stanno sempre più diventando influenti nei comportamenti d’acquisto dei nostri clienti e questa è cosa ben nota. Google ha da poco rilasciato una serie di dati che evidenziano sempre più questa tendenza. Big G afferma infatti che il 64% degli utenti mobile consulta il proprio dispositivo prima di entrare in uno shop per acquistare un prodotto e il 76% dei consumatori che effettua queste ricerche visita lo shop fisico entro 24 ore. Si, avete letto bene, il 76%. Di questi il 28% procede poi con l’acquisto finale.

I dati di cui sopra sono notevoli e ci devono far capire quanta importanza dobbiamo sempre più dare alle nostre strategie di marketing tradizionale e digitale. La giovane local marketing è un argomento che sta acquistando sempre maggiore valore, giorno dopo giorno, all’interno delle nostre strategie di marketing a livello locale e che crescerà esponenzialmente. Statene certi.

Nei nostri uffici i termini Local Marketing e Local SEO sono ormai diventati di uso comune in riunioni e pause caffè e girono dopo giorno stiamo approfondendo questo affascinante nuovo mondo del marketing discutendo, studiando, confrontandoci e sperimentando strategie di marketing digitale per i nostri clienti a livello locale. Uno degli aspetti che più riteniamo importanti in questo senso è legato alle sinergie che si creano tra attività online e attività in shop. Coordinare questi due mondi, creare una struttura appunto sinergica è di estrema importanza per ottenere risultati misurabili e degni di nota che trasmettano i valori e le iniziative del nostro brand da online a in shop e viceversa.

• Scopri cos’è la Local SEO e come iniziare una local search strategy nel post di Francesco Antonacci

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Nei prossimi paragrafi di questo articolo esamineremo 6 semplici azioni di Local Marketing e Local SEO che possono implementare la relazione tra attività di marketing online e attività in shop.

1- Newsletter su misura per i clienti del tuo shop

Una delle attività più banali e semplici da poter subito iniziare è chiedere ai clienti la propria mail – e fino a qui niente di nuovo. Una buona abitudine sarebbe quella di raggruppare poi queste mail per categoria così da inviare ad ogni cliente la mail più adatta ai propri interessi.

Prendiamo ad esempio un nostro cliente che vende tè, tisane e spezie di eccellete qualità sia online che nel proprio negozietto. Se ad esempio Peter è un affezionato cliente che compra sempre spezie, ma non ha mai acquistato ne’ tè ne’ tisane, inserirò la sua mail nella lista di coloro che sono maggiormente interessati alle spezie, per inviargli non solo le offerte e i nuovi arrivi, ma anche articoli del blog riguardanti le spezie, interessanti post trovati online e magari dedicargli un’offerta speciale per quella categoria. O magari un piccolo cadeau per la prossima volta che passa dal negozio.

2 – Come ottenere più recensioni: linfa vitale per la Local SEO

Le recensioni per un local business sono di estrema importanza per la propria strategia di Local SEO, come afferma Local Vox:

“Research shows that 88% of people trust online reviews as much as personal recommendations” (2)

Ottenere recensioni non è difficile quando si offre un servizio o un prodotto di grande qualità, che appassiona i propri clienti che, con piacere, recensiranno in maniera naturale il vostro local business. Ma come è possibile ottenere più recensioni su Trip Advisor, facebook, Google My Business e sul proprio sito oltre quelle “naturali”? Una pratica semplice e che potrete mettere in atto sin da subito è offrire qualcosa in cambio ai vostri clienti in cambio di una recensione. Si può trattare di un piccolo sconto, di un pacchettino regalo, di un prodotto in assaggio o anche di un semplice caffè offerto a fine pasto. In questa maniera non solo otterrete quindi una recensione online che probabilmente non avreste ricevuto, ma vi dimostrerete disponibili e attenti con la vostra clientela che di certo apprezzerà.

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3 – Calcolare il ROI delle proprie campagne di advertising per il proprio local business

Se fino a qualche tempo fa l’advertising sui social era quasi totalmente ad appannaggio di grandi brand o di chi si poteva permettere di essere seguito da un team di professionisti del digital marketing, oggi gli strumenti pubblicitari offerti dalle varie piattaforme (vedi facebook e adwords express) sono stati semplificati in modo tale che chiunque in pochi click possa creare un’inserzione a pagamento per promuovere la propria attività online. Ma come possiamo monitorare le conversioni che avvengono in shop partendo da una campagna pubblicitaria online?

Uno dei metodi più semplici è quello di offrire un coupon dedicato a chi arriva in negozio perchè ha visto la nostra inserzione sui social. Ad esempio immaginiamo di aver creato un post sponsorizzato su facebook con questo messaggio “Da oggi presso il nostro punto vendita troverai la nuova linea di prodotti Pronti da Mangiare, vieni subito a scoprirla! 20% di sconto per te su tutta la nuova linea Pronti da Mangiare con la parola segreta PANCIAMIAFATTICAPANNA! “.

Con questa semplice accortezza potremo misurare il ROI della nostra campagna e scoprire se è stata effettivamente efficace o meno: basterà dividere il totale speso in post sponsorizzati di facebook per il numero di persone che hanno adottato il nostro coupon sconto dedicato, per scoprire quanto effettivamente ci è costata ogni conversione e se effettivamente queste conversioni hanno portato un guadagno maggiore della spesa effettuata in advertising.

4 – Prodotti dedicati e anteprime per fan e follower

Vi piacerebbe aumentare l’attenzione su un nuovo prodotto da parte dei vostri clienti? Cercate una maniera per “coccolare” la vostra community di fan e follower dei social? Vorreste creare un’iniziativa simpatica e inusuale per portare più persone nel vostro loca business? Allora il prossimo suggerimento vi piacerà!

Prendiamo il caso di un negozio di abbigliamento del centro che è pronto a lanciare la sua nuova linea di sneakers per la collezione primaverile e che lo voglia fare lunedì primo Aprile. Un’iniziativa simpatica e che catalizzi l’attenzione sulla nuova linea potrebbe essere quella di far provare in anteprima e permettere l’acquisto delle nuove scarpe ai fan e follower già l’ultima settimana di Marzo, facendo una call specifica sui propri social. La creazione di un prodotto dedicato – anche se temporaneamente in questo caso – solo ed esclusivamente ai propri fan non solo gratificherà chi ormai vi segue da tempo sui social, ma farà in modo che chi ancora non lo fa sia spinto a farlo per accedere alle iniziative e promozioni in esclusiva per fan e follower.

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5 – Valorizza i tuoi contenuti online nel tuo shop

I contenuti informativi e di approfondimento attinenti al vostro prodotto/servizio e ai valori che incarnate sono di grande importanza per coloro che hanno capito quanto la narrazione sia un aspetto fondamentale in una strategia di marketing. Tutti voi avrete sentito parlare di content marketing e storytelling e quindi saprete come nella maggior parte dei casi non sia il prodotto a vendere, ma la narrazione del prodotto.

Assunto che questo concetto sia già ben consolidato nella mente di ognuno di voi e che quindi produciate già dei bellissimi contenuti online che raccontano i vostri prodotti e servizi, il vostro brand e tematiche affini, potreste pensare di fornire questi contenuti anche offline, nel vostro negozio per i vostri clienti che ancora non seguono la vostra comunicazione online. Creare un magazine cartacea mensile che raccolga i post del vostro blog e che possiate regalare ai vostri clienti o realizzare delle infografiche/poster che riassumano i concetti cardine dei vostri contenuti online arricchiranno di valore i vostri prodotti e servizi e spingeranno chi ancora non segue il vostro blog e social a volerli conoscere per accedere a tutti gli altri contenuti che avete prodotto e che pubblicherete in futuro.

6 – Go live! Storia e valori del tuo local business in diretta

Il 2016 ha visto l’esplosione del fenomeno delle dirette online. I live di facebook fanno numeri sempre più elevati sia in termini di produzione che di fruizione e così altre piattaforme come Periscope. Questi strumenti sono utilissimi per raccontare in maniera trasparente i propri prodotti e servizi in una forma che gli utenti sempre maggiormente apprezzano. Sono semplici da realizzare – non c’è bisogno di una regia o di alcuna post produzione – e saranno contenuti video – nel caso di Facebook – che vi rimarranno per sempre e che potrete riutilizzare in qualsiasi momento futuro.

Prendiamo l’esempio di una piccola azienda che produce borse con materiali di riciclo, dalle vecchie camere d’aria delle bici agli striscioni in PVC riciclati dalle fiere e che vende sia online mediante il proprio ecommerce che attraverso il proprio shop fisico. Questo local business potrebbe avvalersi dei Live di facebook per mostrare la realizzazione del proprio prodotto, illustrare i passaggi che portano alla creazione dello stesso e raccontare la provenienza dei materiali riciclati. Altrattanto i nostri giovani artigiani potrebbero utilizzare Periscope in una maniera davvero molto creativa che ci ha suggerito la nostra Micol. Una volta che il prodotto viene acquistato online, nella mail di ringraziamenti potremmo inserire un link del live Periscope della realizzazione della borsa acquistata. Il link potremmo altrettanto condividerlo su twitter dove, per 24H, sarebbe fruibile non solo dal cliente, ma anche dai nostri follower e se siamo fortunati da chi non ci conosce ancora.

L’utilizzo dei video live fornirà quindi un contenuto aggiuntivo al cliente, accrescendo il valore del prodotto e la reputazione del nostro brand, ma ci servirà anche per farci conoscere meglio da chi già ci segue e da chi ancora invece non ci conosce che sarà così stimolato a visitare il nostro ecommerce o il punto vendita.

TUTTI I SEGRETI DELLA LOCAL SEO NEL LIBRO LOCAL MARKETING DI FRANCESCO ANTONACCI E CRISTIANO CARRIERO. ORDINALO SUBITO!

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Local Marketing e Local SEO. Hai qualche domanda?

Giunge qui al termine il nostro viaggio attraverso le semplici attività atte a implementare la relazione tra online e in shop. Nel tempo sicuramente continueremo ad affrontare il tema del Local Marketing che tanto ci piace all’interno del nostro blog. Vi invitiamo quindi a continuare a seguirci.

Le attività per creare una sinergia tra online e in shop sono tante e noi ne abbiamo elencate solo sei oggi, ci piacerebbe sapere quali sono quelle che voi realizzate, quelle che credete valide e quelle in cui invece non ha senso investire. Saremo felici di leggere i vostri commenti e discutere assieme di questo appassionante tema.

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Local Marketing: cos'è e 6 consigli pratici per te

Cos’è il Local Marketing?

Il Local Marketing è quell’insieme di attività di comunicazione e marketing che la tua attività o impresa deve mettere in pratica con l’obiettivo di portare più clienti nel tuo negozio – o qualsiasi altra sede dove verrà completata la transazione – e accrescere la notorietà del tuo brand. In questo post ti sveliamo 6 consigli facili da mettere in pratica per la tua strategia di marketing a livello locale e per creare una forte sinergia tra le tue attività online e in shop e viceversa.

Cosa troverai in questo articolo:

Cos’è il Local Marketing? Local marketing: tanti cambiamenti per il tuo local business Il Mobile al servizio del marketing a livello locale 6 trucchi per la tua strategia di local Marketing: 1- Newsletter su misura per i tuoi clienti 2 – Come ottenere più recensioni: linfa vitale per la Local SEO 3 – Calcolare il ROI delle proprie campagne di advertising per il proprio local business 4 – Prodotti dedicati e anteprime per fan e follower 5 – Valorizza i tuoi contenuti online nel tuo shop 6 – Go live! Storia e valori del tuo local business in diretta Local Marketing e Local SEO. Hai qualche domanda?

Local marketing: tanti cambiamenti per il tuo local business

Negli ultimi anni quella che sembrava essere la tendenza del futuro, in cui i negozi del centro chiudevano a favore di una sempre crescente quantità di e-commerce, è stata ridimensionata da un fenomeno quasi inatteso, ma per certi versi naturale. È riemersa con forza la necessità di stringere relazioni a livello locale e di fare acquisti dal piccolo negozio sotto casa dove creare una relazione di fiducia e più umana. Il web è così diventato sempre più uno strumento per conoscere e approfondire il contesto che ci circonda e che viviamo quotidianamente. Vi sarà certo capitato di cercare su google informazioni su le attività locali della vostra città o di finire in un negozio dopo aver apprezzato la pagina facebook dello stesso. Da questo mutamento radicale, da queste necessità nasce il Local Marketing.

Il Mobile al servizio del marketing a livello locale

I dispositivi mobile che ogni giorno utilizziamo stanno sempre più diventando influenti nei comportamenti d’acquisto dei nostri clienti e questa è cosa ben nota. Google ha da poco rilasciato una serie di dati che evidenziano sempre più questa tendenza. Big G afferma infatti che il 64% degli utenti mobile consulta il proprio dispositivo prima di entrare in uno shop per acquistare un prodotto e il 76% dei consumatori che effettua queste ricerche visita lo shop fisico entro 24 ore. Si, avete letto bene, il 76%. Di questi il 28% procede poi con l’acquisto finale.

I dati di cui sopra sono notevoli e ci devono far capire quanta importanza dobbiamo sempre più dare alle nostre strategie di marketing tradizionale e digitale. La giovane local marketing è un argomento che sta acquistando sempre maggiore valore, giorno dopo giorno, all’interno delle nostre strategie di marketing a livello locale e che crescerà esponenzialmente. Statene certi.

Nei nostri uffici i termini Local Marketing e Local SEO sono ormai diventati di uso comune in riunioni e pause caffè e girono dopo giorno stiamo approfondendo questo affascinante nuovo mondo del marketing discutendo, studiando, confrontandoci e sperimentando strategie di marketing digitale per i nostri clienti a livello locale. Uno degli aspetti che più riteniamo importanti in questo senso è legato alle sinergie che si creano tra attività online e attività in shop. Coordinare questi due mondi, creare una struttura appunto sinergica è di estrema importanza per ottenere risultati misurabili e degni di nota che trasmettano i valori e le iniziative del nostro brand da online a in shop e viceversa.

• Scopri cos’è la Local SEO e come iniziare una local search strategy nel post di Francesco Antonacci

local-marketing-local-seo-6-trucchi-1 Nei prossimi paragrafi di questo articolo esamineremo 6 semplici azioni di Local Marketing e Local SEO che possono implementare la relazione tra attività di marketing online e attività in shop.

1- Newsletter su misura per i clienti del tuo shop

Una delle attività più banali e semplici da poter subito iniziare è chiedere ai clienti la propria mail – e fino a qui niente di nuovo. Una buona abitudine sarebbe quella di raggruppare poi queste mail per categoria così da inviare ad ogni cliente la mail più adatta ai propri interessi. Prendiamo ad esempio un nostro cliente che vende tè, tisane e spezie di eccellete qualità sia online che nel proprio negozietto. Se ad esempio Peter è un affezionato cliente che compra sempre spezie, ma non ha mai acquistato ne’ tè ne’ tisane, inserirò la sua mail nella lista di coloro che sono maggiormente interessati alle spezie, per inviargli non solo le offerte e i nuovi arrivi, ma anche articoli del blog riguardanti le spezie, interessanti post trovati online e magari dedicargli un’offerta speciale per quella categoria. O magari un piccolo cadeau per la prossima volta che passa dal negozio.

2 – Come ottenere più recensioni: linfa vitale per la Local SEO

Le recensioni per un local business sono di estrema importanza per la propria strategia di Local SEO, come afferma Local Vox:
“Research shows that 88% of people trust online reviews as much as personal recommendations” (2)
Ottenere recensioni non è difficile quando si offre un servizio o un prodotto di grande qualità, che appassiona i propri clienti che, con piacere, recensiranno in maniera naturale il vostro local business. Ma come è possibile ottenere più recensioni su Trip Advisor, facebook, Google My Business e sul proprio sito oltre quelle “naturali”? Una pratica semplice e che potrete mettere in atto sin da subito è offrire qualcosa in cambio ai vostri clienti in cambio di una recensione. Si può trattare di un piccolo sconto, di un pacchettino regalo, di un prodotto in assaggio o anche di un semplice caffè offerto a fine pasto. In questa maniera non solo otterrete quindi una recensione online che probabilmente non avreste ricevuto, ma vi dimostrerete disponibili e attenti con la vostra clientela che di certo apprezzerà. online-marketing-local-business

3 – Calcolare il ROI delle proprie campagne di advertising per il proprio local business

Se fino a qualche tempo fa l’advertising sui social era quasi totalmente ad appannaggio di grandi brand o di chi si poteva permettere di essere seguito da un team di professionisti del digital marketing, oggi gli strumenti pubblicitari offerti dalle varie piattaforme (vedi facebook e adwords express) sono stati semplificati in modo tale che chiunque in pochi click possa creare un’inserzione a pagamento per promuovere la propria attività online. Ma come possiamo monitorare le conversioni che avvengono in shop partendo da una campagna pubblicitaria online? Uno dei metodi più semplici è quello di offrire un coupon dedicato a chi arriva in negozio perchè ha visto la nostra inserzione sui social. Ad esempio immaginiamo di aver creato un post sponsorizzato su facebook con questo messaggio “Da oggi presso il nostro punto vendita troverai la nuova linea di prodotti Pronti da Mangiare, vieni subito a scoprirla! 20% di sconto per te su tutta la nuova linea Pronti da Mangiare con la parola segreta PANCIAMIAFATTICAPANNA! “. Con questa semplice accortezza potremo misurare il ROI della nostra campagna e scoprire se è stata effettivamente efficace o meno: basterà dividere il totale speso in post sponsorizzati di facebook per il numero di persone che hanno adottato il nostro coupon sconto dedicato, per scoprire quanto effettivamente ci è costata ogni conversione e se effettivamente queste conversioni hanno portato un guadagno maggiore della spesa effettuata in advertising.

4 – Prodotti dedicati e anteprime per fan e follower

Vi piacerebbe aumentare l’attenzione su un nuovo prodotto da parte dei vostri clienti? Cercate una maniera per “coccolare” la vostra community di fan e follower dei social? Vorreste creare un’iniziativa simpatica e inusuale per portare più persone nel vostro loca business? Allora il prossimo suggerimento vi piacerà! Prendiamo il caso di un negozio di abbigliamento del centro che è pronto a lanciare la sua nuova linea di sneakers per la collezione primaverile e che lo voglia fare lunedì primo Aprile. Un’iniziativa simpatica e che catalizzi l’attenzione sulla nuova linea potrebbe essere quella di far provare in anteprima e permettere l’acquisto delle nuove scarpe ai fan e follower già l’ultima settimana di Marzo, facendo una call specifica sui propri social. La creazione di un prodotto dedicato – anche se temporaneamente in questo caso – solo ed esclusivamente ai propri fan non solo gratificherà chi ormai vi segue da tempo sui social, ma farà in modo che chi ancora non lo fa sia spinto a farlo per accedere alle iniziative e promozioni in esclusiva per fan e follower. idee-per-marketing-a-livello-locale

5 – Valorizza i tuoi contenuti online nel tuo shop

I contenuti informativi e di approfondimento attinenti al vostro prodotto/servizio e ai valori che incarnate sono di grande importanza per coloro che hanno capito quanto la narrazione sia un aspetto fondamentale in una strategia di marketing. Tutti voi avrete sentito parlare di content marketing e storytelling e quindi saprete come nella maggior parte dei casi non sia il prodotto a vendere, ma la narrazione del prodotto. Assunto che questo concetto sia già ben consolidato nella mente di ognuno di voi e che quindi produciate già dei bellissimi contenuti online che raccontano i vostri prodotti e servizi, il vostro brand e tematiche affini, potreste pensare di fornire questi contenuti anche offline, nel vostro negozio per i vostri clienti che ancora non seguono la vostra comunicazione online. Creare un magazine cartacea mensile che raccolga i post del vostro blog e che possiate regalare ai vostri clienti o realizzare delle infografiche/poster che riassumano i concetti cardine dei vostri contenuti online arricchiranno di valore i vostri prodotti e servizi e spingeranno chi ancora non segue il vostro blog e social a volerli conoscere per accedere a tutti gli altri contenuti che avete prodotto e che pubblicherete in futuro.

6 – Go live! Storia e valori del tuo local business in diretta

Il 2016 ha visto l’esplosione del fenomeno delle dirette online. I live di facebook fanno numeri sempre più elevati sia in termini di produzione che di fruizione e così altre piattaforme come Periscope. Questi strumenti sono utilissimi per raccontare in maniera trasparente i propri prodotti e servizi in una forma che gli utenti sempre maggiormente apprezzano. Sono semplici da realizzare – non c’è bisogno di una regia o di alcuna post produzione – e saranno contenuti video – nel caso di Facebook – che vi rimarranno per sempre e che potrete riutilizzare in qualsiasi momento futuro. Prendiamo l’esempio di una piccola azienda che produce borse con materiali di riciclo, dalle vecchie camere d’aria delle bici agli striscioni in PVC riciclati dalle fiere e che vende sia online mediante il proprio ecommerce che attraverso il proprio shop fisico. Questo local business potrebbe avvalersi dei Live di facebook per mostrare la realizzazione del proprio prodotto, illustrare i passaggi che portano alla creazione dello stesso e raccontare la provenienza dei materiali riciclati. Altrattanto i nostri giovani artigiani potrebbero utilizzare Periscope in una maniera davvero molto creativa che ci ha suggerito la nostra Micol. Una volta che il prodotto viene acquistato online, nella mail di ringraziamenti potremmo inserire un link del live Periscope della realizzazione della borsa acquistata. Il link potremmo altrettanto condividerlo su twitter dove, per 24H, sarebbe fruibile non solo dal cliente, ma anche dai nostri follower e se siamo fortunati da chi non ci conosce ancora. L’utilizzo dei video live fornirà quindi un contenuto aggiuntivo al cliente, accrescendo il valore del prodotto e la reputazione del nostro brand, ma ci servirà anche per farci conoscere meglio da chi già ci segue e da chi ancora invece non ci conosce che sarà così stimolato a visitare il nostro ecommerce o il punto vendita.

TUTTI I SEGRETI DELLA LOCAL SEO NEL LIBRO LOCAL MARKETING DI FRANCESCO ANTONACCI E CRISTIANO CARRIERO. ORDINALO SUBITO!

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Local Marketing e Local SEO. Hai qualche domanda?

Giunge qui al termine il nostro viaggio attraverso le semplici attività atte a implementare la relazione tra online e in shop. Nel tempo sicuramente continueremo ad affrontare il tema del Local Marketing che tanto ci piace all’interno del nostro blog. Vi invitiamo quindi a continuare a seguirci. Le attività per creare una sinergia tra online e in shop sono tante e noi ne abbiamo elencate solo sei oggi, ci piacerebbe sapere quali sono quelle che voi realizzate, quelle che credete valide e quelle in cui invece non ha senso investire. Saremo felici di leggere i vostri commenti e discutere assieme di questo appassionante tema.

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Local Marketing: da dove iniziare?

È esistito un tempo in cui imprenditori e proprietari di negozi e rivendite cittadine facevano a gara a chi chiudeva prima la propria attività per reinventarsi nel mondo dell’Ecommerce, con la convinzione che fosse un canale più economico e (molto) più redditizio. Mai più ingenti spese di affitto dei locali commerciali, esose bollette delle utenze, investimenti per il personale, ma solo l’immagine di una sdraio sullo sfondo di una spiaggia tropicale, cocktail in mano, relax, e come unico strumento di lavoro uno smartphone per gestire gli ordini online degli utenti. Le vie del centro si riempivano sempre più di cartelli “affittasi” sulle saracinesche chiuse, gli storici cinema Odeon e Royal facevano posto a nuovi punti vendita Zara e Stradivarius e allo scenario spettrale delle storiche vie cittadine deserte faceva da contraltare il l’esplosione degli ipermercati dove si riversava la totalità della popolazione. Era il 2010, ma oggi è cambiato di nuovo tutto. Gli ipermercati sono visti dai più come un esperimento sociale mal riuscito, le vie del centro si sono ripopolate e sempre più persone sono tornate ad apprezzare il rapporto umano con il salumiere del quartiere, convinti che la qualità faccia ancora la differenza. È questo uno dei paradossi più grandi dell’Internet economy: nonostante abbiamo la possibilità di entrare in contatto istantaneamente con persone e aziende dell’altra parte del pianeta, tutto improvvisamente sta diventando più piccolo e il web uno strumento per imparare a conoscere meglio tutto ciò che è intorno a noi.

L’era del Local Marketing è iniziata

Nel libro Ecommerce, Marketing e vendite edito da Hoepli (qui potete scaricare gratuitamente una guida SEO estratta dal testo) ho già parlato di Local SEO, degli strumenti e strategie per posizionarsi sulle mappe di Google, le ricerche geolocalizzate, da desktop e soprattutto da Mobile. Proprio il Local Marketing sarà l’oggetto del mio prossimo libro, sempre edito da Hoepli. Ma la Local SEO è soltanto una parte di qualcosa molto più grande che possiamo definire Local Marketing, proprio come la SEO è solo una parte di una strategia di Digital marketing. Non a caso l’attenzione di addetti ai lavori e non si sta sempre più spostando su questo mondo, un po’ meno competitivo e, soprattutto, alla portata delle aziende più piccole. E si, perché nella vita di quartiere o nello shopping cittadino il rapporto con il titolare di un negozio può far ancora la differenza e questo rapporto diventa una leva di marketing molto più forte rispetto ai milioni di euro spesi da Amazon o da Yoox in pubblicità. Con la crescita delle ricerche da mobile, il potenziale che hanno le imprese di attrarre nuovi clienti grazie alla ricerca locale è enorme, ma l’elemento preoccupante è che sono molto poche le imprese pronte a raccogliere questa sfida. Un’analisi condotta lo scorso anno ha rivelato che soltanto il 6% delle attività di tipo local ha un sito ottimizzato per i dispositivi mobile, meno del 4% permette di effettuare transazioni online e addirittura il 46% delle aziende local non ha un sito web. Il risultato è che il 95% delle persone che effettuano ricerche locali trovano risultati errati e sono costrette a interrogare il motore di ricerca più e più volte per trovare effettivamente ciò di cui hanno bisogno: ci riferiamo al numero di telefono non attivo o non funzionante, all’indirizzo obsoleto o errato o addirittura al nome stesso dell’azienda. Mediamente le piccole e medie imprese local stanno perdendo circa 60.000$ ogni anno a causa di questo gap. Non bisogna essere esperti di marketing per comprendere che esiste un mondo di opportunità che aspettano solo di essere esplorate. Per i brand locali può essere difficile, soprattutto all’inizio, colmare il divario tra il marketing tradizionale e quello online perché riconoscono maggior valore a un cartellone pubblicitario o un volantino piuttosto che un’azione di digital PR. La soluzione molto spesso è a portata di mano: è sufficiente infatti digitalizzare i metodi di marketing tradizionali o meglio far collimare online e offline in un’unica grande strategia che possiamo definire di “Marketing mix”. Con questo termine infatti ci riferiamo a tutte quelle attività che sfruttano entrambi i canali, web e tradizionale per ottenere vantaggi competitivi e ottimizzare le risorse.

Local Marketing: da dove iniziare?

C’è poi un’altra questione di non poco conto: ok gli imprenditori locali stanno poco alla volta affacciandosi a questo nuovo ramo del web marketing ma da dove iniziare? Ecco alcuni piccoli consigli:
    1. Google My Business: creare un profilo Google My Business (oppure ottimizzarlo nel caso in cui già ce l’abbiate) è un aspetto da cui non si può prescindere. Non è necessario avere un sito internet e non è necessario essere grandi esperti. In questo articolo dove parliamo di Local SEO ci sono gli elementi principali da inserire o ottimizzare.
    2. Esperti di Local Marketing: trovare professionisti e consulenti di Local Marketing è davvero un’impresa ardua soprattutto se non siete a Roma o a Milano. Ancora una volta il mio consiglio è investire del tempo in un po’ di formazione personale e non commettere l’errore di affidarsi alla Web agency che nel 2003 ha realizzato il vostro sito.
    3. Recensioni, recensioni e ancora recensioni: è molto importante investire risorse ed elaborare strategie per ottenere recensioni verificate da parte di utenti e clienti. Le recensioni sono fondamentali per tanti motivi: il branding, la web reputation, l’indicizzazione e, con Google My business anche la possibilità di vedere le stelline e la media voto degli utenti sulla rete di ricerca. Quest’ultimo aspetto può risultare decisivo ai fini del CTR. Ricerche dimostrano che il 97% dei consumatori sostiene di leggere recensioni online sui local business e il 90% di essi si lasciano influenzare sia dalle opinioni positive che da quelle negative ai fini della loro decisione di acquisto
    4. NAP: in inglese è l’acronimo di Name, Address, Phone (Nome, Indirizzo, Numero di telefono). Per chi fa local marketing sono dettagli strategici per indicare ai motori di ricerca la localizzazione dell’attività e agli utenti sono il contatto telefonico o la posizione su una mappa. Per prima cosa assicuratevi che siano corretti e precisi. Un nome scritto in modo erroneo, un indirizzo non aggiornato o un numero di telefono non inserito, possono sembrare errori grossolani, eppure secondo alcune ricerche, circa il 50% dei business local commette errori di questo tipo. La coerenza è un altro aspetto importante perché i NAP non vanno inseriti soltanto nel sito (pagina dei contatti in primis) e sui nostri canali ufficiali (social media, Google My Business, ecc) ma occorre fare un’attività di seeding e inserimento sulle varie directory o altri siti terzi. A questo proposito consigliamo sempre di tenere traccia dei siti dove inseriamo queste informazioni in modo tale da poterle aggiornare nel momento in cui cambiamo indirizzo o numero di telefono.
    5. Mobile friendly: quando si parla di Local Marketing il riferimento è quasi sempre al mobile. Quando cerchiamo un ristorante, una pizzeria, un negozio di abbigliamento, un gommista, uno spazio di coworking, un taxi, lo facciamo quasi sempre da Mobile. Assicuratevi quindi che il vostro sito sia perfettamente ottimizzato per i principali device: iPhone, iPad, Samsung Galaxy.

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