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5 buoni motivi per utilizzare Google Tag Manager

Tra gli strumenti più utili per gestire correttamente e in modo personalizzato le proprie analisi di marketing, Google Tag Manager si configura come un tool essenziale per ottimizzare i processi di conversione all’interno di un sito web. In concreto, GTM è un sistema di gestione dei tag che consente di inserire porzioni di codice senza l’ausilio di uno sviluppatore del sito web: i tag creati si attivano al verificarsi di condizioni preimpostate.

Scopriamo quali sono le motivazioni per includere Google Tag Manager nella propria strategia di digital marketing.

1 – È gratuito

Il tool non richiede nessun pagamento per l’utilizzo: è solo necessario creare un contenitore e collegare il sito web d’interesse. Completata la procedura di configurazione e inserito il codice di tracciamento dove indicato, si avrà la libertà di creare nuove variabili e stabilire le regole di attivazione dei tag.

2 – Gestione autonoma

Il suo punto di forza è certamente la possibilità di non rivolgersi continuamente a un programmatore per implementare codici che consentano analisi avanzate e personalizzate. In questo modo si ha la possibilità di lavorare in totale autonomia.

3 – Tracciamento preciso per l’analisi

Con Google Tag Manager è possibile tracciare e trasmettere ai tool di analisi o di gestione del marketing digitale ogni genere di comportamento degli utenti, dalla visualizzazione di una pagina web al clic su una call to action, registrando gli eventi relativi a tutto il funnel di acquisto, nel caso di un ecommerce.

4 – Integrazione semplice con Facebook

GTM dispone di tag preconfigurati che facilitano il collegamento del Pixel di Facebook con il tool: basterà inserire qualche informazione e lo strumento potrà tracciare, attraverso altri tag più specifici, gli eventi di aggiunta al carrello, inizio checkout, acquisto o sottoscrizione di un form, in base alle proprie esigenze.

5 – Personalizzazione dei dati tracciati

Trattandosi di codice inserito manualmente, in caso di tracciamento di eventi, è possibile selezionare a proprio piacimento le variabili necessarie per le proprie analisi, escludendo quelle non ritenute fondamentali o includendone alcune non specificate nei modelli standard utilizzati.

Senza Google Tag Manager, sarebbe necessario accedere al sistema FTP, che si occupa della trasmissione di dati al server, installare manualmente il codice di configurazione di strumenti come Google Analytics, Google Ads, Pixel di Facebook e altri, integrare codici Javascript per indicare gli eventi da tracciare. Con il tool fornito da Google invece è possibile ovviare queste attività complesse e velocizzare i tempi.

Bonus

Google Tag Manager consente anche di creare, tramite codice HTML personalizzato e codice Javascript, dei banner per comunicare sul proprio sito web messaggi specifici, come promozioni in corso, particolari servizi di assistenza, spedizioni gratuite su dei prodotti e tutto ciò che si ritiene necessario, non dovendo intervenire sulla struttura delle schede prodotto o di altre pagine del sito.

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guida interfaccia utente

L’importanza di un’interfaccia intuitiva per migliorare l’esperienza di acquisto online

Guida definitiva per migliorare l’usabilità del tuo sito e-commerce

Quando si tratta di un negozio online di successo, l’usabilità del sito web svolge un ruolo fondamentale nell’esperienza complessiva dei clienti. Un’interfaccia utente intuitiva e facile da navigare può fare la differenza tra una transazione completata e un potenziale cliente che abbandona il carrello. In questo articolo, esploreremo diverse strategie che puoi implementare per migliorare l’usabilità del tuo sito e-commerce e garantire un’esperienza di acquisto senza problemi per i tuoi clienti.

Progettazione intuitiva dell’interfaccia: 

L’usabilità del tuo sito web inizia con una progettazione intuitiva dell’interfaccia. Assicurati che i pulsanti di navigazione siano chiari e facilmente identificabili. Utilizza un linguaggio semplice e diretto per le etichette dei menu e delle categorie di prodotti. Organizza i prodotti in modo logico e coerente, facilitando la ricerca e la navigazione per i visitatori. Mantieni l’interfaccia pulita e priva di elementi superflui che potrebbero distrarre l’attenzione del cliente.

Ottimizzazione per dispositivi mobili: 

Con sempre più persone che effettuano acquisti tramite smartphone e tablet, è essenziale che il tuo sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili. Assicurati che la versione mobile del tuo sito offra un’esperienza di navigazione fluida, con pulsanti e menu ben dimensionati per gli schermi più piccoli. Riduci al minimo lo scroll laterale e adatta il contenuto in modo che sia facilmente leggibile su schermi di diverse dimensioni. Un sito ottimizzato per dispositivi mobili non solo migliorerà l’esperienza dei clienti, ma avrà anche un impatto positivo sul posizionamento nei motori di ricerca.

Ricerca efficace dei prodotti: 

La funzione di ricerca è uno strumento fondamentale per aiutare i clienti a trovare rapidamente ciò che stanno cercando. Assicurati che la barra di ricerca sia ben visibile e facilmente accessibile su tutte le pagine del tuo sito. Implementa anche la funzionalità di ricerca predittiva, in modo che quando i clienti iniziano a digitare una parola chiave, vengano suggeriti prodotti pertinenti. Inoltre, considera l’implementazione di filtri di ricerca avanzati, come categorie, prezzo e marche, per consentire ai clienti di restringere rapidamente i risultati in base alle loro preferenze.

Caricamento veloce delle pagine: 

La velocità di caricamento delle pagine è fondamentale per mantenere i visitatori impegnati e ridurre il tasso di abbandono. Gli utenti sono diventati sempre più impazienti, quindi assicurati che le tue pagine si caricano rapidamente. Riduci al minimo le immagini di grandi dimensioni o ottimizzale per il web utilizzando compressione senza perdita di qualità. Riduci al minimo l’utilizzo di script o plugin che possono rallentare il caricamento delle pagine. Considera l’utilizzo della tecnologia di caching per archiviare temporaneamente i file statici del tuo sito e ridurre i tempi di risposta del server.

Checkout semplificato: 

Un checkout complicato è un fattore che spesso porta all’abbandono del carrello. Semplifica il processo di checkout riducendo al minimo il numero di passaggi necessari per completare l’acquisto. Chiedi solo le informazioni essenziali, come l’indirizzo di spedizione, l’opzione di pagamento e le informazioni di contatto. Offri anche l’opzione di checkout come ospite, in modo che i clienti non siano costretti a creare un account se non lo desiderano. Assicurati che il processo di pagamento sia chiaro e che i clienti ricevano conferme immediatamente dopo aver completato l’acquisto.

Testare e ottimizzare: 

Il testing è un aspetto fondamentale per migliorare costantemente l’usabilità del tuo sito web. Effettua test di usabilità con utenti reali per identificare eventuali punti deboli o difficoltà che i clienti potrebbero incontrare durante la navigazione o il processo di acquisto. Raccogli feedback dai tuoi clienti attraverso sondaggi o interazioni dirette per ottenere una visione chiara delle loro esperienze. Utilizza questi dati per apportare miglioramenti continui al tuo sito web, risolvendo eventuali problemi di usabilità e offrendo un’esperienza di acquisto sempre migliore.

Migliorare l’usabilità del tuo sito e-commerce è un processo continuo che richiede attenzione e impegno costante. Una progettazione intuitiva dell’interfaccia, l’ottimizzazione per dispositivi mobili, una ricerca efficace dei prodotti, un caricamento veloce delle pagine, un checkout semplificato e il testing regolare sono tutti elementi cruciali per fornire un’esperienza di acquisto senza problemi e soddisfare le aspettative dei clienti. Investire nella creazione di un’esperienza utente impeccabile ti aiuterà a guadagnare la fiducia dei clienti, a incrementare le conversioni e a costruire una base solida per il tuo successo nel mondo dell’e-commerce.

Per avere maggiori informazioni, potete contattarci cliccando sul pulsante

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Perché dovresti fare pubblicità su LinkedIn?

Non molto tempo fa, molti pensavano che LinkedIn fosse solo un altro sito di lavoro. Il modo in cui le persone usano LinkedIn oggi è molto diverso. Se accedi ora al tuo feed di LinkedIn, vedi a malapena gli altri che pubblicano annunci di lavoro. Molti utenti ora utilizzano LinkedIn come luogo per imparare da leader/esperti e migliorare la propria carriera.

Basta dare un’occhiata a questa statistica di LinkedIn:

  • Coinvolgimento 15 volte maggiore sui post di contenuto rispetto ai lavori,
  • 9 miliardi di impression di contenuto a settimana,
  • Aumento del 48% del tempo trascorso su LinkedIn.

LinkedIn si è trasformato da semplice “portale di lavoro” in una destinazione di notizie quotidiane. Anche la loro base di utenti è impressionante. Ecco una ripartizione delle dimensioni del pubblico in ciascuna nazione:

  • Dei 690 milioni di membri, il 70% degli utenti è al di fuori degli Stati Uniti.
  • Anche LinkedIn sta crescendo a più di 2 membri al secondo.

Sebbene la loro base di membri sia più piccola di Facebook, c’è un’enorme differenza nella mentalità degli utenti. Uno studio sugli utenti di LinkedIn ha dimostrato che gli utenti si rivolgono a questa piattaforma per fare rete, imparare dai leader, migliorare la propria carriera e cercare nuove opportunità. Questo è diverso rispetto a Facebook, Twitter o Instagram, dove la maggior parte delle persone va per divertirsi.

Uno studio di Millward Brown ha mostrato che gli utenti di LinkedIn sono 1,7 volte più ricettivi alla pubblicità. Questa non è una sorpresa perché il pubblico cerca di imparare e cerca consigli. Vale anche la pena ricordare che LinkedIn è ora la piattaforma più affidabile e sicura per il marchio. Con tutte le fake news e gli abusi su Facebook e Instagram, questo è sicuramente un fattore importante per le aziende B2B. Inoltre uno studio di Business insider ha mostrato che gli utenti credono che i contenuti e gli annunci di LinkedIn siano i meno fastidiosi.

Tuttavia, ci sono altri motivi convincenti per cui dovresti fare pubblicità su LinkedIn:

Pubblico altamente qualificato

LinkedIn è noto per essere una piattaforma orientata al mondo professionale, con utenti che si collegano per stabilire connessioni professionali, condividere esperienze lavorative e trovare opportunità di carriera. Questo significa che il pubblico su LinkedIn è composto principalmente da professionisti e decision-maker, rendendolo un ambiente ideale per promuovere i tuoi prodotti o servizi agli utenti più influenti e interessati.

Targeting preciso

Una delle caratteristiche più potenti della pubblicità su LinkedIn è la possibilità di effettuare un targeting preciso. Puoi definire il tuo pubblico in base a criteri come la posizione geografica, il settore, la funzione lavorativa, il titolo di lavoro e molto altro ancora. Questo ti consente di raggiungere esattamente le persone che sono più inclini a essere interessate alla tua offerta, aumentando le probabilità di ottenere risultati significativi dalle tue campagne pubblicitarie.

Ampia gamma di formati pubblicitari

Offre una vasta gamma di formati pubblicitari che ti consentono di presentare la tua offerta in modi diversi e coinvolgenti. Puoi utilizzare annunci testuali, annunci con immagini, annunci video, annunci sponsorizzati nel feed e molto altro ancora. Questa varietà di formati ti dà la flessibilità di scegliere l’approccio più adatto alla tua campagna pubblicitaria e al tuo pubblico target.

Opportunità di networking e generazione di lead

LinkedIn è un luogo dove le connessioni professionali sono al centro dell’esperienza degli utenti. Fare pubblicità su LinkedIn non solo ti consente di aumentare la visibilità della tua azienda, ma ti offre anche l’opportunità di creare connessioni con professionisti del tuo settore e di generare lead di qualità. Puoi utilizzare gli annunci per inviare gli utenti a una pagina di destinazione specifica, dove potranno fornire informazioni di contatto o effettuare un’azione desiderata, consentendoti di creare un elenco di potenziali clienti interessati al tuo business.

Analisi dettagliate delle prestazioni

Fornisce un’ampia gamma di strumenti di analisi che ti permettono di valutare le prestazioni delle tue campagne pubblicitarie. Puoi monitorare il numero di visualizzazioni, i clic, le conversioni e altre metriche chiave per comprendere l’efficacia dei tuoi annunci e apportare eventuali ottimizzazioni. Questi dati dettagliati ti consentono di prendere decisioni informate e di massimizzare il rendimento del tuo investimento pubblicitario su LinkedIn.

Quindi non perdere l’opportunità di metterti in contatto con un pubblico qualificato e influente su LinkedIn. Contatta Socialware oggi stesso per ricevere una consulenza personalizzata sulla pubblicità su LinkedIn e avvia una campagna di successo per far crescere il tuo business.

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Incentivo all’acquisto: come strutturarlo tramite automation marketing

Automatizzare processi e attività può essere la chiave più semplice per organizzare al meglio gli obiettivi del proprio sito web: nei diversi settori del marketing, munirsi di flussi basati sull’automation consente di pianificare, gestire e ottimizzare flussi di lavoro per un’ampia gamma di attività. In questo modo potenziali clienti potrebbero trasformarsi in utenti che generano una o più conversioni (nel caso di azioni di remarketing). Una delle branche del marketing per cui il concetto di automazione è maggiormente utilizzato è certamente l’email marketing.

Come funziona l’automation marketing per l’invio di mail

Tramite software predisposti, si ha la possibilità di generare, monitorare utenti “di passaggio” e convertirli in clienti con almeno una conversione: le pratiche utilizzabili sono molteplici, a partire da semplici flussi di carrello abbandonato sino a mail di cross selling in base ad acquisti precedenti. L’obiettivo è puntare a utenti che hanno già dimostrato un interesse per i prodotti venduti dal proprio ecommerce e spingerli a interagire nuovamente con il contenuto o consigliare l’acquisto di prodotti correlati: è comune offrire coupon per ottenere sconti, servizi abbinati agli ordini, o solo ricordando che quell’articolo su cui si erano soffermati in precedenza potrebbe fare al loro caso.

Incentivare l’utente al primo acquisto

Grazie al tracciamento delle visualizzazioni di pagine web e all’identificazione della categoria di appartenenza del contenuto, è possibile strutturare mail ad hoc da inviare agli utenti che non hanno ancora convertito dopo la prima interazione. I vari software di automation marketing offrono strutture di flussi per l’invio di mail anche in questi casi: si mira direttamente a un interesse già manifestato dal potenziale acquirente, che necessita di un promemoria ed essere spinto verso il completamento dell’acquisto.

Creazione di un flusso

Individuata la categoria o il prodotto di riferimento, il flusso ha inizio con l’impostazione di un target come “trigger”: si tratta di una serie di fattori che se rispettati danno il via al percorso dell’utente (presupposto fondamentale è che quest’ultimo abbia effettuato il log in all’ecommerce). Il target del trigger può consistere nella visualizzazione di una categoria, di un brand o di una parte specifica di url o titolo prodotto: verificata questa condizione il potenziale acquirente si avvia al passo successivo.

È raccomandabile inserire un periodo di attesa dopo l’ingresso nel flusso: nel caso di mail dedicate al carrello abbandonato, qualche ora è sufficiente, mentre se si tratta di utenti che hanno visualizzato una pagina web, è il caso di attendere più tempo per non risultare troppo invadenti. L’invio della mail avverrà dopo il decorso di questo lasso di tempo. Una volta ricevuta la mail, il contatto potrà aprirla subito o successivamente: dopo l’invio è necessario attendere nuovamente, affinché il contatto abbia il giusto tempo per poter aprire la comunicazione: impostata anche questa attesa, si può procedere con la verifica della conversione. Se l’utente ha effettuato un acquisto dopo la ricezione della mail, l’obiettivo della conversione risulterà raggiunto e il contatto potrà uscire dal flusso. Nel caso in cui questo non si verifichi, è possibile impostare l’automazione in modo tale che l’utente, se visualizzerà nuovamente il contenuto impostato per il trigger, potrà ricevere nuovamente la mail impostata.

PrestaShop: Quali sono i moduli migliori e gratuiti

Quali sono i moduli gratuiti migliori per PrestaShop

Grazie a questi moduli, hai la possibilità di implementare funzionalità avanzate che possono migliorare la tua posizione sui motori di ricerca, aumentare il traffico al tuo sito, offrirti statistiche dettagliate sui visitatori e sulle vendite, semplificare il processo di checkout e migliorare la soddisfazione del cliente. In questo articolo, vedremo i 10 moduli fondamentali per il tuo e-commerce in Prestashop.

PrestaShop, gestisci con semplicità il tuo e-commerce

Abbiamo selezionato per ogni Obiettivo un modulo gratuito perfetto per il tuo ecommerce, direttamente dal marketplace di Prestashop Addons:

Aumenta il Traffico attraverso il marketplace Google Shopping con il Modulo PrestaShop Marketing with Google e collega tutti i tuoi prodotti ad Amazon ed Ebay con il modulo Magnalister

Facilita il percorso di navigazione con il Motore di ricerca interno di Doofinder, con questo modulo puoi offrire risultati di ricerca interna dinamici e predittivi. I tuoi clienti troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno in pochi secondi.

Eleva il tasso di Conversione con i metodi di pagamento più apprezzati dal tuo pubblico:

Il modulo di pagamento è essenziale per il tuo e-commerce. Senza di esso, non potrai accettare pagamenti online. Prestashop ha integrato diversi moduli di pagamento, tra cui Paypal, Stripe e molti altri. Assicurati di scegliere un modulo di pagamento che sia sicuro e affidabile.

Ottimizza l’intero processo di spedizione con SendCloud e diminuisci i costi di gestione delle spedizioni con iSendu

Se dai tuoi report noti un alto tasso di abbandono del carrello allora questo modulo di PrestaShop è l’ideale per recuperare i carrelli abbandonati e aumentare il tasso di conversione: Banner Carrello. I clienti riceveranno una notifica nel carrello e riceveranno uno sconto dedicato per completare l’ordine, attraverso numerosi format come promemoria pop-up, promemoria barra highlight o notifica push web.

Fidelizza i tuoi clienti con i moduli dedicati all’email marketing, con l’addon di MailChimp o SendinBlue puoi gestire dal tuo negozio PrestaShop i software di newsletter ed email marketing, inviare newsletter e recuperare i carrelli abbandonati, consigliare nuovi prodotti o correlati all’ultimo acquisto e importare nuovi clienti facendo campagne di Social Media Marketing e attraverso Google Ads.

Sei ancora indeciso se aprire il tuo nuovo e-commerce con Prestashop? Contattaci per una consulenza gratuita e ti aiuteremo a trovare il CMS (Content Management System) perfetto per le tue esigenze.

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Utilizzare il chatbot per il proprio ecommerce: automazione e vantaggi

Fornire una linea guida che aiuti l’utente a ottenere le risposte che sta cercando può essere una valida soluzione per chi possiede un Ecommerce. Ciò consente sia di organizzare i concetti principali in modo innovativo, sia di facilitare il customer journey e l’esperienza di navigazione. L’automazione viene in soccorso di chi possiede un sito web e necessita una gestione fluida del servizio clienti.

Chatbot: di cosa si tratta

Il chatbot è un software basato su intelligenza artificiale che, tramite impostazioni personalizzate, aiuta l’utente a orientarsi all’interno degli Ecommerce, suggerendo domande frequenti a cui ha subito pronta la risposta (le cosiddette FAQ). Appare come una finestra di dialogo, collocabile in tutte le pagine del proprio sito web o su alcune categorie o schede prodotto specifiche. Può essere personalizzato, a seconda dello strumento di riferimento, con icone e colori del proprio sito web.

Oltre a fornire risposte alle domande più comuni, il chatbot può essere impiegato anche come guida all’acquisto: attraverso una serie di regole e percorsi stabiliti, l’IA consiglia un certo numero di prodotti, in base alle ultime vendite, alla popolarità o secondo l’algoritmo stesso. La sua struttura, secondo il proprio core business, si articola in scelte di prodotti per categoria, fascia di prezzo o brand. In questo modo l’utente è indirizzato all’acquisto del prodotto migliore e più pertinente, interagendo con una IA dal linguaggio informale e familiare.

I vantaggi del chatbot

Questo strumento fornisce una serie di vantaggi da non sottovalutare:

  1. Efficienza operativa: grazie a una semplice organizzazione del flusso, è possibile fornire assistenza agli utenti per le query di ricerca più elementari, risparmiando tempo e riducendo le interazioni non necessarie. Inoltre, non essendo necessario l’intervento di risorse dedicate, il chatbot può “servire” più utenti contemporaneamente: la Customer Experience in questi casi ne trae enorme profitto.
  2. Originalità: i chatbot consentono di creare vere e proprie conversazioni con IA, personalizzabili per ogni aspetto, a partire dalle domande e risposte, sino alla visualizzazione di prodotti consigliati. Ciò rende lo strumento unico e sempre diverso per ciascun ecommerce.
  3. Assistenza all’acquisto: attraverso impostazioni e regole impostate, lo strumento può essere impiegato come personal shopper dell’utente che cerca online uno specifico prodotto. Nel caso di potenziali clienti una guida che li indirizzi all’acquisto in base alle proprie esigenze può sortire effetti molto positivi sulle conversioni.

Sei interessato all’utilizzo del chatbot per il tuo Ecommerce? Vuoi scoprire altri strumenti di automation marketing che potrebbero esserti utili? Contattaci e saremo felici di offrirti una consulenza per il tuo sito web.

il tuo sito non vende cause

Il tuo sito e-commerce non vende? Le cause e i consigli per aumentare le vendite e il fatturato del tuo negozio

Se hai un sito ecommerce e le tue vendite non sono abbastanza elevate come vorresti, può essere molto frustrante. Ma non preoccuparti, ci sono molte ragioni per cui questo potrebbe accadere e ci sono anche molte soluzioni che puoi provare. In questo articolo, esploreremo alcune delle ragioni più comuni per cui un sito ecommerce potrebbe non vendere abbastanza e ti sveleremo cosa puoi fare per migliorare la situazione.

Il tuo sito non è user-friendly

Il primo ma non banale motivo per cui il tuo shop online potrebbe non vendere come desideri, potrebbe essere che non è facile da usare per i visitatori. Assicurati che il tuo sito sia ben strutturato per garantire che i visitatori possano trovare facilmente ciò che cercano. Un sito con un’alberatura semplice e con prodotti facilmente accessibili potrebbe aumentare le probabilità di vendita e migliorare l’esperienza del cliente.

Consiglio degli esperti:

Pensa al tuo sito web preferito, dove la navigazione ti è così semplice che ti senti “a casa”.

Ora replica la stessa struttura all’interno del tuo negozio online e assicurarti di creare un percorso fluido anche per gli utenti che verranno a visitarti.

I tuoi prezzi sono troppo alti

Un altro motivo per cui il tuo sito ecommerce potrebbe non vendere abbastanza potrebbe essere che i tuoi prezzi sono troppo alti. Fai un’analisi di mercato e scopri cosa stanno offrendo i tuoi concorrenti. Se i tuoi prezzi sono significativamente più alti, potrebbe essere il momento di rivedere le tue politiche di prezzi, o contattare i tuoi fornitori per rivedere alcuni accordi.

Consiglio degli esperti:

Esistono differenti tool e software in grado di attuare il repricing dinamico, in base ai prezzi selezionati dai concorrenti. Grazie all’algoritmo avanzato Priceflow ti garantisce il prezzo giusto al momento giusto, senza l’intervento manuale. Non perdere altro tempo e scopri con il nostro servizio può aiutare il tuo business.

Non stai offrendo abbastanza opzioni di pagamento

La proposta limitata delle modalità di pagamento in un ecommerce spesso influenza negativamente i consumatori nella fase in cui scelgono di acquistare un prodotto. Questa rappresenta la fase più delicata per i potenziali clienti poiché hanno bisogno di fidarsi del venditore nel lasciare alcuni dati sensibili. Per questo è consigliabile appoggiarsi a piattaforme terze come Paypal, nonostante le provvigioni siano abbastanza alte. 

Consiglio degli esperti:

Assicurati di offrire una vasta gamma di opzioni di pagamento oltre a PayPal e la carta di credito. Ad esempio negli ultimi trend vediamo una continua crescita dei pagamenti online tramite i wallet digitali, come Amazon Pay, GooglePay ma soprattutto Apple Pay.

Le tue immagini non sono di alta qualità

I tuoi clienti online non possono vedere né toccare i prodotti fisicamente, quindi devono affidarsi alle immagini che pubblichi sul tuo sito. Assicurati che le tue immagini siano di alta qualità e che mostrino il prodotto sotto diversi punti di vista.

Consiglio degli esperti:

Le immagini oltre ad avere un peso in fase di decisione di acquisto hanno anche un peso reale e questo incide sulla velocità del sito. In sintesi assicurati che tutte le foto presenti all’interno del tuo ecommerce non abbiano dimensioni oltre i 100Kb. 

Non stai facendo abbastanza social marketing

Se tutti gli step elencati sino ad ora pensi che non siano le cause che penalizzano il tuo ecommerce allora non stai facendo abbastanza marketing, e questo non ti permette di raggiungere il tuo target di riferimento. 

I consumatori, oggigiorno, utilizzano tutti i social disponibili per apprendere quante più informazioni possibili in merito al prodotto e alla marca, cercano recensioni, video tutorial e influencer che li abbiano testati e solo quando avranno trovato tutti i dettagli necessari saranno pronti ad effettuare l’acquisto.

Consiglio degli esperti:

La strategia perfetta in questo caso non esiste. Bisogna studiare attentamente il proprio mercato e il proprio target e capire quali sono le piattaforme più utilizzate da loro, quali sono gli influencer più seguiti e quale storytelling adottare. I social network più comuni sono Facebook per le persone con un’età che varia dai 35 ai 65 anni, Instagram dai 25 ai 35 anni e Tik Tok per le fasce più giovani, ma questo ovviamente è un indice statistico relativo e da prendere in considerazione solo dopo alcuni test.

Ricordati di Google e lui si ricorderà di te

La visibilità sui motori di ricerca è diventata fondamentale per raggiungere il proprio pubblico di riferimento e incrementare la propria presenza online. In questo contesto, le due strategie principali per ottenere visibilità sui motori di ricerca sono SEO (Search Engine Optimization) e SEM (Search Engine Marketing).

Consiglio degli esperti:

Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, e per questo motivo è importante seguire le sue linee guida per ottenere un buon posizionamento nei risultati di ricerca. Google predilige i siti web con contenuti di alta qualità, una buona esperienza utente e un’architettura tecnica solida. Pertanto, la creazione di contenuti di alta qualità e l’ottimizzazione tecnica del sito web devono essere la base di qualsiasi strategia.

Solo in questo modo Google si ricorderà di voi, garantendo una maggiore visibilità sui motori di ricerca e, di conseguenza, un maggiore successo per il vostro business online.

Attiva una live chat per migliorare la Customer Care sull’ecommerce

In un mercato privo di barriere e sempre più competitivo, la soddisfazione del cliente è diventata una priorità per qualsiasi business online. Tra le varie strategie per migliorare il customer care su un e-commerce, l’attivazione di una live chat può rappresentare una soluzione efficace e innovativa, per acquisire e fidelizzare i nuovi clienti.

Consiglio degli esperti:

Le due live chat più apprezzate sono Messenger e Whatsapp di proprietà Meta. Questi due strumenti hanno diversi vantaggi: consentono di offrire un servizio di assistenza personalizzato e immediato ai clienti; grazie alla possibilità di inviare messaggi con allegati, i clienti possono inviare foto e documenti utili per concludere l’acquisto; e infine l’azienda ha dei dati importanti dell’utente, come nome e/o cognome, e numero di telefono, per fare azioni di remarketing.

Email Marketing e Automation 

Assicurati di offrire abbastanza valore aggiunto ai tuoi clienti. Come? Inviando offerte speciali, sconti dedicati, spedizione gratuita e altro ancora. Offrire valore aggiunto può aiutarti a differenziarti dai tuoi concorrenti e a incentivare i tuoi clienti a preferire il tuo sito web.

Consiglio degli esperti:

Le piattaforme di email marketing che noi consigliamo sono essenzialmente due: Mailchimp e Sendinblue. Entrambe permettono di creare messaggi di marketing personalizzati basati sui dati dei clienti, come il loro comportamento di acquisto, le loro preferenze e gli interessi. Ciò aumenta l’efficacia del marketing e migliora l’esperienza del cliente.

Con l’aiuto delle nostre strategie di marketing personalizzate potrai migliorare la visibilità del tuo e-commerce e aumentare le vendite. Non sai da dove partire per attuare questi consigli? Allora, contattaci per ottenere una consulenza gratuita e scoprire come possiamo aiutarti e far crescere il tuo business online!

Consiglio Bonus per la lettura di tutto l’articolo

Posizionati sui comparatori di Prezzi

Ecco 5 motivi per cui dovresti considerare l’utilizzo di Trova Prezzi: motore di ricerca di prodotti, che consente ai consumatori di confrontare i prezzi di diversi venditori online. 

  1. Incrementare la visibilità: Aggiungere i propri prodotti a Trovaprezzi.it può aumentare la visibilità del brand dell’ecommerce e portare un maggior traffico sul sito.
  2. Confrontare i prezzi: Trovaprezzi.it consente di confrontare i prezzi dei propri prodotti con quelli dei concorrenti in modo rapido e facile. Ciò può aiutare l’ecommerce a mantenere i propri prezzi competitivi e a prendere decisioni di pricing più performanti.
  3. Aumentare le vendite: I clienti che cercano su Trovaprezzi.it sono più intenzionati ad acquistare il prodotto, il che significa che l’e-commerce ha maggiori probabilità di convertire questi visitatori in clienti effettivi. 
  4. Sfruttare il remarketing: Il comparatore utilizza la tecnologia del remarketing per mostrare ai clienti gli annunci pubblicitari dei prodotti che hanno visualizzato. Ciò significa che i visitatori di Trovaprezzi, possono essere invogliati a tornare sul sito per completare l’acquisto.
  5. Migliorare la reputazione dell’azienda: Avere i propri prodotti presenti su Trovaprezzi.it può aumentare la fiducia dei clienti nell’ecommerce, poiché indica che l’azienda è disposta a confrontarsi con i propri concorrenti e a mostrare trasparenza riguardo ai propri prezzi. Ciò può migliorare la reputazione dell’azienda e la fedeltà dei clienti.

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Black Friday 2021: potenziali strategie vincenti e difficoltà in vista

Questo non è sicuramente un Black Friday come tutti gli altri perché anticipa un Natale tra i più costosi di sempre per i consumatori. Ciò è confermato da Codacons che afferma la probabilità di un aumento di circa 1,4 miliardi di euro. Secondo una ricerca effettuata da Oracle Retail, il 39% dei connazionali ha già iniziato la corsa ai regali da mettere sotto l’albero. Un dato sicuramente importante riguarda il 13% degli stessi, che si dice disposto a pagare qualcosa in più per assicurarsi una consegna garantita.
Le piattaforme di vendita online di ogni settore, dalla più gettonata tecnologia al make up e homedecor, hanno attivato strategie di web marketing volte a rispondere a questa domanda natalizia in anticipo.
Il Black Friday diventa la prima opportunità utile per dare inizio all’acquisto dei regali natalizi risparmiando notevolmente.

Giocare d’anticipo

In questo periodo molto frenetico è essenziale per gli ecommerce costruire una strategia efficace e ben organizzata. La mossa vincente, e quasi scontata ormai, è un inizio anticipato del Black Friday, ormai conosciuto come Black Week. È frequente sentir parlare anche di Early Black Friday. A battere tutti gli ecommerce sul tempo è stato Amazon, che già dall’8 novembre ha avviato una politica di sconti anticipati.
Oltre alle offerte su tutte le categorie presenti sulla piattaforma, anche la sezione Warehouse è inclusa in questo Black Friday: Amazon ha scelto un 20% di ribasso per questa particolare tipologia di prodotti, usati, di seconda mano o con confezione aperta, che prevedono già prezzi più bassi rispetto alla media. Un mercato ancora poco conosciuto e sfruttato in Italia, ma con del grande potenziale, soprattutto per il fattore sostenibilità.
Ogni ecommerce che mira a raggiungere picchi di conversioni si organizza: la veste grafica del sito si adatta ai colori della settimana nera, con elementi aggiuntivi che mirano a spingere gli utenti verso la conclusione dei loro acquisti. Un esempio sono i banner di persuasione, che visualizzano messaggi come “il prodotto è in esaurimento” o “solo -numero articoli- disponibili, affrettati!”, o countdown per lo scadere della scontistica applicata al prodotto. Anche l’utilizzo di codici sconto a scadenza può aiutare l’ecommerce a convincere l’utente, soprattutto se la percentuale stabilita è molto alta.
Le strategie per il Black Friday, però, non si basano solo sulla costruzione del sito web per l’evento, ma anche su altre attività satelliti, con la stessa importanza. Tra le varie citabili spiccano le newsletter e le promozioni sui social network, i contatti più immediati con gli utenti.

Newsletter a tema

La newsletter spesso si adatta all’assetto grafico del sito web. Si opta per colori scuri, a richiamo del titolo Black Friday, scegliendo i prodotti su cui puntare per quella settimana. Le iniziative proposte sull’ecommerce si riflettono nei messaggi creati per gli utenti: vengono illustrate promozioni e scontistiche speciali in modo semplice, dedicate a categorie o singoli prodotti, rimandando a landing page più esplicative. L’obiettivo è il click sull’immagine o il messaggio di testo, che porterà il potenziale cliente sul sito, dove sono disposte una serie di azioni mirate a incentivare una sua conversione.

Il lavoro sui social

Facebook, Instagram, Tiktok e Pinterest, giocano un ruolo decisivo nella strategia commerciale attuata per il Black Friday. Sono piattaforme che, grazie all’attività di advertising mirata e di remarketing, riescono a raggiungere un bacino di utenti ampio garantendo molto spesso un numero notevole di conversioni e quindi un ritorno della spesa investita (ROI).
Escluderli dalla comunicazione è impensabile, sceglierli per il settore e soprattutto in base al target è un dovere che spetta ai social media manager, sempre pronti a guidare il cliente in un mercato saturo e inflazionato. Per tutti i settori, dalla tecnologia al food, arrivando al magico mondo della moda o dell’arredamento e design, le regole da seguire sono semplici:

  • immagini accattivanti;
  • poche parole (copy e grafiche intuitive);
  • scontistica chiara e definita;
  • codici sconto promozionali esclusivi per l’occasione;
  • scelta accurata delle CTA (call to action) dal “ricevi l’offerta” al “guarda di più”.

A fare da tres d’union un’unica parola Black Friday o Black Week. La stessa dicitura grafica deve condurre per mano l’utente che, cliccando sull’inserzione social viene dirottato nella landing del prodotto o pacchetto in promozione. Qui dovrà ritrovare banner o indicazioni stilisticamente in linea con quelle visualizzate sui social, e continuare così il suo processo d’acquisto.

La difficoltà nelle consegne

Una parte di coloro che sceglie di fare acquisti in questo periodo anticipa i regali di Natale, in modo tale da arrivare preparati. Si predilige l’acquisto di più regali in un’unica soluzione, o di carte regalo per ovviare ogni tipo di problema. Tutto ciò nasce dall’esigenza da parte dei consumatori di non doversi preoccupare per le tempistiche di consegna ed eventuali ritardi.
Dal Black Friday in poi diventa sempre più difficile riuscire a ricevere i propri acquisti per tempo. Ciò è dato da un sovraccarico di ordini da consegnare in primis, ma sicuramente anche dai vari scioperi nel settore logistico. Per i dipendenti delle aziende associate ai vari ecommerce, piccoli o grandi che siano, è un periodo che comporta una mole di lavoro enorme.
Proprio per questo le manifestazioni in momenti strategici, come quella del 26 novembre (giorno ufficiale del Black Friday) organizzata dai dipendenti delle aziende associate ad Assoespressi, colpiscono in modo significativo tutto il processo di consegna degli ordini effettuati negli ultimi giorni.
Anche la scarsità dei prodotti influisce molto sui vari ritardi, soprattutto per il settore tech che sta risentendo molto della mancanza di chip per i dispositivi e per il settore dell’editoria con la crisi della carta che peggiora di giorno in giorno.
Tutti gli utenti quindi puntano al Black Friday come opportunità per iniziare, se non concludere, la corsa ai regali natalizi, sfruttando le scontistiche eccezionali proposte. In questo modo, si spera di riuscire a giocare d’anticipo sui possibili ritardi. Diventa di vitale importanza la consegna puntuale, pagando anche più del prezzo standard, cercando di ovviare ogni tipo di problema.

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iPhone 11 è morto, evviva iPhone 12: la strategia multicanale di Socialware

I numeri sono il faro della nostra strategia. I numeri dicono che negli ultimi 12 mesi non c’è stato smartphone più venduto di iPhone 11. Arrivato sul mercato a settembre 2019, non ha avuto rivali in grado di impensierirlo. Apple ne ha consegnati 37,7 milioni solo nella prima parte del 2020 e oggi il prezzo medio si è anche nettamente abbassato. Lo scenario peggiore per il lancio di iPhone 12.
Gli smartphone Apple si vendono praticamente da soli. L’azienda di Cupertino ha creato una sorta di credo religioso spinto da campagne di comunicazione al limite della perfezione. Ci sono state delle eccezioni però. Celebre il caso dei modelli presentati nel 2018: iPhone XS e XS Max hanno messo a segno numeri molto bassi.
Questo è storicamente accaduto quando la generazione precedente ha realizzato un exploit. I modelli del 2018 sono stati preceduti da iPhone X, lo smartphone del decennale Apple. Il primo caratterizzato dal design senza cornici diventato oggi un’icona. Ecco perché il successo di iPhone 12 è tutt’altro che scontato, perché è stato preceduto da un prodotto che ha messo d’accordo tutti, dagli utenti meno esperti agli addetti ai lavori.

L’abbraccio alla piazza digitale

Ci piace pensare al mercato on-line come a una piazza digitale. L’obiettivo è quello di stringere in un abbraccio questa piazza. Nel caso di iPhone 12 il gol lo si raggiunge con un approccio multicanale, cucito addosso ai nostri clienti. Nei prossimi mesi vivranno la sfida di dover vendere uno smartphone tra i più costosi in un contesto di evidente crisi economica. Poca liquidità nelle mani di privati e imprese, che dovranno essere spinti all’acquisto con modalità differenti.

Le campagne Facebook

Uno dei canali da sfruttare è certamente Facebook. Le campagne attraverso il social network di Zuckerberg mettono a disposizione diversi strumenti. Considerando il contesto in cui iPhone 12 si trova a dover esprimere il proprio potenziale commerciale, abbiamo individuato quattro strade differenti:

  • le campagne conversione, realizzate per ottenere una vendita diretta del prodotto. Creiamo grafiche personalizzate, le accompagniamo a copy studiati per l’occasione e scegliamo platee diverse. Intercettiamo il pubblico generalista, essendo gli smartphone Apple popolari in praticamente qualsiasi segmento. Ma è interessante colpire anche gli appassionati del settore, che conoscono ogni minimo dettaglio di iPhone 12, che potrebbero essere i primi a non acquistarlo, ma tra i quali è possibile pescare soggetti disposti ad accaparrarsi le versioni più costose;
  • le campagne interazione, mirate a ottenere la più classica delle dinamiche win-win. Sfruttiamo articoli che trattano appositamente i temi caldi legati ad iPhone 12 e li pubblichiamo sui blog aziendali dei nostri clienti. In questa maniera intercettiamo il volume di traffico lato SEO, animiamo le pagine Facebook con sane discussioni tra utenti e spingiamo questi ultimi a transitare sugli e-commerce in questione;
  • le campagne brand like, pensate per aumentare la community. In questo caso sfruttiamo soprattutto le prime settimane di vendita di iPhone 12, durante le quali sono pochi gli e-commerce che lo hanno già a catalogo. La disponibilità immediata di un prodotto del genere aumenta notevolmente la brand reputation di un e-commerce ed è importante comunicarlo.

I blog aziendali

Parole d’ordine “piano editoriale”. Non è importante quanto si pubblica ma ciò che si pubblica. La nostra strategia di marketing per spingere iPhone 12 attraverso gli e-commerce dei nostri clienti è iniziata settimane prima della stessa presentazione. Successivamente siamo stati tempestivi nel realizzare un contenuto che ne spiegasse le novità, la sera stessa della conferenza d’annuncio di Apple. In questa maniera abbiamo intercettato il volume di traffico delle prime ore.
L’obiettivo per le prossime settimane è quello di accompagnare l’utente nella scelta attraverso dei focus. Ci concentreremo su specifiche funzionalità dello smartphone, sulle nuove colorazioni disponibili, sul netto cambio di design rispetto ai modelli precedenti. Argomenti che saranno oggetti di articoli sui blog aziendali e che vengono accuratamente selezionati attraverso un attento lavoro su keyword, query di ricerca e analisi dei risultati su Google Analytics.
Tutti questi articoli alimentano poi le campagne Facebook. Se da una parte il social network penalizza la reach organica del link esterni, dall’altra questa dinamica viene in buona parte bypassata dall’investimento economico. In questa maniera proponiamo al pubblico contenuti originali, informativi, che contribuiscono a migliorare la brand identity degli e-commerce.

Le grafiche personalizzate

È importante che tutto ciò che produciamo per ogni singolo cliente sia caratterizzato da una propria identità. I nostri grafici, social media manager e copywriter lavorano spalla a spalla al fine di perseguire una precisa coerenza visiva. Ogni singolo contenuto è accompagnato da immagini studiate per garantire all’e-commerce di turno la coerenza grafica necessaria a guadagnare autorevolezza agli occhi dei clienti e dei motori di ricerca.
È il prodotto però a fare la differenza. Nel caso di iPhone 12 il nostro obiettivo è quello di uniformare la parte grafica a quella pensata appositamente da Apple. Ombre, tonalità, accostamenti cromatici, elementi dell’azienda di Cupertino ormai entrati nell’immaginario collettivo. Intervenire in questa combinazione significherebbe snaturare l’immagine di un prodotto talmente mainstream da essere ormai identificato con il concetto stesso di smartphone.

Le campagne Google

Il percorso si chiude con i numeri, esattamente com’è iniziato. L’obiettivo finale è macinare vendite e dunque non si può prescindere dalle campagne Google. Il vantaggio, con questi strumenti, è di poter intercettare interessi oggettivi degli utenti sulla base delle loro ricerche. Le campagne ads vengono dunque costruite attorno ai singoli prodotti e, attraverso un’analisi SEO, ne abbiamo realizzate diverse nelle quali spingere iPhone 12:

  • le campagne shopping, in cui è cruciale essere sul pezzo in relazione alle nuove uscite sul mercato. Nelle settimane precedenti al lancio di iPhone 12, ci siamo concentrati soprattutto su iPhone 11, nella logica di spingere il più possibile le vendite delle unità a magazzino. Nel giorno stesso di disponibilità del nuovo modello, abbiamo orientato la strategia su di lui di concerto con il cliente, modulando i prezzi rispetto all’andamento generale del mercato e dei concorrenti;
  • le campagne remarketing, note anche come annunci di retargeting. L’obiettivo è raggiungere gli utenti che hanno già visitato gli e-commerce dei nostri clienti senza tuttavia aver completato una conversione, ovvero un’azione che può essere la compilazione di un modulo di contatto, il download di un file o, come nel caso di iPhone 12, l’acquisto di un prodotto. La logica è invitare all’acquisto i clienti che sono già fermi davanti alla nostra vetrina, incerti sul comprare o meno nel nostro negozio. Una comunicazione assolutamente sartoriale.

Lavoriamo infine a stretto contatto con i comparatori, strumenti che possono essere plasmati sulle specifiche esigenze dei clienti. Rimane fermo un punto: iPhone 12 è “veloce che è una meraviglia”, come recita l’Apple Store, ma occorre essere più veloci per intercettare le esigenze dei potenziali acquirenti.

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Social Media Marketing per il settore turistico

Come i social media possono migliorare le strategie di marketing del tuo Hotel

Analizzando i social network da un punto di vista strettamente merceologico ci sono settori per i quali questi potenti mezzi di comunicazione possono rappresentare un’ opportunità di marketing significativa. Fra questi il settore turistico, dove i canali social trovano una profonda e interessante corrispondenza. Scopriamo il perchè.

Partiamo dal punto di forza del settore, il cosiddetto “Travel Mood”. Il viaggio è uno degli argomenti più condivisi sui social network ed in particolare su Facebook, Instagram, Snapchat. Tutti noi amiamo condividere nuove esperienze e il viaggio è uno di quei momenti della vita che induce alla spontanea condivisione di foto, immagini, contenuti. Ci piace comunicare e condividere i nostri prossimi piani di viaggio e ricordarci di loro dopo che siamo tornati a casa. Ma la domanda è: come possono le aziende impegnate nel settore ricettivo sfruttare al massimo questi mezzi? Come intercettare il pubblico di viaggiatori, diventare interessanti ai loro occhi, distinguersi dalle mille aziende ed infine sfruttare al massimo le proprie potenzialità? Sicuramente con la massima cura dei propri canali, ottimizzando al massimo la propria strategia di social media.

Essere presenti sulle piattaforme social ( quelle giuste ) è fondamentale per intercettare il proprio target; inoltre va considerato un altro aspetto: oggi l’utente oggi è più consapevole, tende cioè ad avere una sfiducia generale nei confronti degli annunci “promozionali”. I social media, invece, rappresentano il canale che permette di bypassare quella sensazione e, al contrario permettono alle aziende di presentarsi e raccontarsi, diventando un luogo riconoscibile e familiare, o addirittura una risorsa affidabile per un viaggio di avventura, relax, magia.

In altre parole i social media non devono sembrare marketing, al contrario devono consentire alle persone di entrare nell’universo di quel “luogo” attraverso un racconto e, nel migliore dei casi, devono permettere ai clienti di diventare i propri brand ambassador. Come? Condividendo testimonianze, immagini, video delle loro esperienze di soggiorno. Soprattutto devono quindi catturare il cuore e l’immaginazione della community, raccontandosi attraverso esperienze, racconti quotidiani, a differenza di qualsiasi annuncio pubblicitario. Naturalmente è utile presentare la struttura e i servizi offerti: tipologie di camere, servizi di ristorazione, pacchetti promozionali ecc. ma non bisogna mai rendersi spudoratamente freddi e commerciali.

Gli strumenti per rendere più efficace il marketing dei social media

Per qualunque azienda del settore turistico è importante prima di tutto scegliere le piattaforme social più adatte e curare ogni aspetto delle proprie pagine o profili. Ad esempio sarò molto utile iniziare a creare un piano editoriale con obiettivi e rubriche tematiche, seguito dalla costruzione di un calendario editoriale. Allo stesso modo sarà necessario prestare attenzione ad alcuni dettagli: per la pagina Facebook, ad esempio, sarà importante curare periodicamente l’immagine di copertina ( o cover), scegliere tab personalizzate, aggiungere una breve storia o presentazione dell’azienda. Questi solo alcuni degli aspetti tecnici per ottimizzare l’esperienza dell’utente sulla piattaforma.

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Social media e turismo con Facebook: condividere per emozionare e raccontare


Passiamo alla pubblicazione dei contenuti. Cosa condividere? Come abbiamo detto per questo settore, i post possono e anzi devono fare appello anche al racconto e alle emozioni.

La Masseria Il Frantoio, per esempio, è un Hotel di Charme e azienda agricola in Valle d’Itria che, tramite i canali social, condivide contenuti legati ai valori aziendali, oltre ai servizi ricettivi offerti: condivide la raccolta dei prodotti, racconta la cultura e la tradizione attraverso piatti e ricette culinarie, descrive la nascita e la storia delle sue camere.

Per una struttura ricettiva è importante che i contenuti siano emozionali e rappresentativi della propria filosofia. Come farlo? Sicuramente sfruttando il potere delle immagini e dei video: le immagini sono il miglior strumento per veicolare racconto, emozioni, informazioni e contenuti in maniera rapida e veloce. La componente visual è fondamentale per canali come Facebook ed Istagram, per questo paesaggi, animali, cucina, diventano quegli elementi distintivi abbinati per comunicare un’emozione.

Creare una community intorno al brand

Abbiamo già detto che il modo in cui i viaggiatori conducono le ricerche per selezionare la meta o il posto in cui dormire è cambiata. La pianificazione nasce online, ma spesso fanno anche riferimento ai social media trovare risposte alle loro domande, curiosità del posto. TripAdvisor, per esempio, è la piattaforma di social media ottimale, e i suoi 390 milioni di utenti / visitatori unici ne sono testimonianza. Dal un lato sempre più persone utilizzano i social network per chiedere supporto durante la pianificazione della loro prossima avventura, dall’altro le foto e i video di viaggi sono tra i tipi di contenuti più popolari condivisi online e naturalmente i più modo più semplice per condividerli è il social network. Semplicemente queste ultime diventano un’ottima risorsa per raccogliere informazioni su destinazioni, alloggi, attività, ristoranti ed altro ancora.

In quest’ottica è importante lavorare sui feedback degli utenti, giudicati molto più attendibili, semplicemente perchè rappresentano raccomandazioni tra pari, quindi utilizzano fonti secondarie per colmare le lacune informative. La maggior parte degli hotel dipende dal passaparola e dalle buone recensioni degli ospiti, ma anche dai commenti degli ospiti fedeli: tutto questo rende le nostre piattaforme social, uno strumento di marketing e di branding naturale.

Facilitare questa relazione con la community ed incentivare la condivisione di immagini e luoghi può essere molto semplice: ad esempio puà essere utile creare un hashtag personalizzato da utilizzare per la propria community e metterlo in mostra negli spazi personali o comuni: camere, ristoranti, cartoline di benvenuto, oltre che nelle newsletter.

In altre parole, in un settore come quello turistico è importante creare una relazione con la community di utenti che condividono il valore dell’azienda, diventandone anche i brand ambassador. Queste azioni avvengono molto spontaneamente, grazie ai commenti, ai feedback positivi, che incrementano al contempo l’autorità del brand.

Una perfetta piattaforma del servizio clienti

I social media hanno cambiato il marketing turistico anche perché permettono di fornire un servizio clienti di qualità superiore ed immediato. Consentono ai brand di mettere in campo domande, richieste, commenti in un unico luogo, mostrando pubblicamente la propria professionalità. Tramite i social le aziende turistiche hanno l’opportunità di fornire un supporto immediato rispondendo a messaggi pubblici o privati, un aspetto vantaggioso perché permette di sviluppare in poco tempo una reputazione, un servizio di qualità e professionalità con clienti attuali e potenziali.

Come gestire i feedback negativi?

Soddisfare ogni singolo cliente è praticamente impossibile. Ci saranno sempre imprevisti, clienti che incontrano problemi. Invece di ignorarli, il nostro consiglio è quello di essere preparati a rispondere nel miglior modo possibile, ossia con professionalità.

Condividere i contenuti del blog

Un’ottima soluzione per coinvolgere ed attrarre la community nella pagina Facebook del proprio hotel, è condividere i contenuti del blog: attraverso gli articoli è possibile promuovere una relazione con i potenziali clienti, costruire una fiducia e preparare l’utente alla sua esperienza in hotel, masseria o qualsivoglia struttura ricettiva.

Ad esempio, un hotel che si rivolge a coppie potrebbe mettere insieme un itinerario per il perfetto weekend romantico che include i migliori posti per godersi una serata in coppia, o i luoghi perfetti per guardare un tramonto.

Instagram: una marcia in più per il settore turistico

Un hotel o qualsiasi struttura ricettiva dovrebbe intercettare il proprio target mediante Instagram. Adatto ai viaggiatori più giovani ma non solo, Instagram è il social network in più rapida crescita al momento, quello che vale la pena integrare nella propria strategia di social marketing; pensiamo all’utilizzo delle Stories, attraverso le quali è possibile condividere contenuti istantanei e comunicare una visione più autentica di ciò che accade dietro le quinte, o in occasione di un evento.

Questi sono alcuni degli step per impostare una comunicazione efficace attraverso i social. Abbiamo visto alcuni vantaggi, sappiamo che essi rappresentano un’opportunità per aumentare la propria brand positioning.

Se vuoi ottimizzare al meglio i social per la tua struttura, contattaci. Troveremo la migliore strategia di comunicazione per il tuo Hotel!